Il progetto di CASA ALLA SCOGLIERA riguarda la ristrutturazione di un antico deposito che viene riconvertito in residenza. Esso si trova sulle colline di Acicastello, in provincia di Catania, area altamente panoramica sui fronti nord e sud, rispettivamente con la vista del vulcano Etna e della costa Ionica. E’ quindi un luogo che si apre sul mare, caratterizzato dal colore grigio della pietra lavica, ricco di vegetazione selvatica tipica delle colline ai piedi dell’Etna.
Il concept architettonico riprende le forme del vecchio edificio e le compone in due blocchi sovrapposti, quasi come fossero tra loro semplicemente poggiati, uno totalmente aperto verso l’ambiente esterno e meno privato ed il secondo, quello superiore, più protetto, il primo contenitore della zona living, della zona notte il secondo.
Il nuovo edificio reinterpreta i colori dell’intorno: la pietra lavica di colore scuro è riproposta nelle sue cromie attraverso l’uso in facciata di listelli in legno carbonizzato, antica tecnica giapponese che preserva il legno nel tempo e che in questo caso permette alla composizione di accostarsi in modo armonico alle tonalità del luogo.
All’interno lo stesso legno si ripropone conservando la sua espressione naturale, con i suoi colori chiari e caldi, creando, al contempo, una voluta contrapposizione con l’involucro esterno.
La forma a doppia falda delle coperture dei due blocchi è leggibile anche dentro l’edificio, e se per il piano superiore può apparire quasi scontato, al piano terra dona la sensazione che non ci sia un continuo superiore, regalando maggiore ampiezza interna.
Il piano superiore si sporge e si manifesta come un binocolo proiettato verso il mare, che si allunga quasi ad andare contro le leggi della gravità.
La struttura sarà realizzata in acciaio, con gli elementi portanti verticali arretrati rispetto alla facciata, così da permettere la realizzazione degli sbalzi che caratterizzano i volumi; la struttura sarà inoltre inglobata all’arredo, diventando contenitore, senza andare a compromettere la sensazione di pianta libera e di estensione degli ambienti.
Le grandi vetrate sono studiate per amplificare la superficie interna, rendendola continua all’esterno, e conferendo evidenza all’infinito intorno; così come un ruolo di rilievo assume lo specchio d’acqua pensato come il naturale prosieguo dello spazio interno, inteso come superficie sulla quale l’architettura si rispecchia.
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foto del deposito esistente
Arch. Salvatore Terranova
foto del deposito con il rudere retrostante e la vista del mare a sud
Arch. Salvatore Terranova
vista sud
Arch. Salvatore Terranova
vista nord-ovest
Arch. Salvatore Terranova
vista sud-ovest
Arch. Salvatore Terranova
vista nord con vista sul mare in profondità
Arch. Salvatore Terranova
lato nord, vista zona pranzo interna
Arch. Salvatore Terranova
prospetto ovest
Arch. Salvatore Terranova
vista della zona living - piano terra
Arch. Salvatore Terranova
zona pranzo con vista piscina
Arch. Salvatore Terranova
pianta piano terra
Arch. Salvatore Terranova - Ing. Arch. Giorgia Testa
pianta piano primo
Arch. Salvatore Terranova - Ing. Arch. Giorgia Testa
living con vista piscina - continuità visiva e materica tra interno ed esterno
Arch. Salvatore Terranova - Ing. Arch. Giorgia Testa
living-pranzo con vista della zona camino (rivestimento in listelli di legno di rovere)
Arch. Salvatore Terranova - Ing. Arch. Giorgia Testa
zona pranzo-living, veduta libera del panorama
Arch. Salvatore Terranova - Ing. Arch. Giorgia Testa
zona cucina-pavimentazione in battuto di cemento, arredo in legno laccato
Arch. Salvatore Terranova - Ing. Arch. Giorgia Testa
camera da letto padronale, sguardo al panorama, materiali: listelli di legno di rovere, arredo in legno laccato e pavimentazione in battuto di cemento
Arch. Salvatore Terranova - Ing. Arch. Giorgia Testa
bagno in camera padronale, piano d'appoggio continuo tra i due ambienti
Arch. Salvatore Terranova - Ing. Arch. Giorgia Testa
living - soffitto a doppia falda
Arch. Salvatore Terranova - Ing. Arch. Giorgia Testa
zona pranzo con vista piscina
Arch. Salvatore Terranova - Ing. Arch. Giorgia Testa
Salvatore Terranova si laurea allo IUAV di Venezia nel 2011. Giorgia Testa si laurea a Catania in Ingegneria Edile-Architettura nel 2010, si specializza nel 2012 con il Master di II livello in Ingegneria Sismica a Messina. Intanto lavora presso la School of Environment and Technology, University of Brighton.
Nel 2015 fondano lo studio LineaT in provincia di Catania, con la volontà di scommettere, attraverso l’architettura, sullo sviluppo di un territorio non ancora fertile e con tante problematiche tanto conosciute.
Lo studio ha realizzato progetti in ambito residenziale e commerciale, su piccola e larga scala, fino ad arrivare al progetto di elementi di design, con attenzione alla ricerca di materiali e tecniche costruttive di tipo innovativo.
Promotore di un’architettura che si integri al territorio e che sia prima di tutto veicolo di rigenerazione sociale: opera con l’obiettivo di innescare un effetto domino che porti ad uno sviluppo qualitativo del territorio su larga scala.