Lo studio ATIproject ha recentemente dato avvio alla realizzazione della Nuova Scuola Elementare di Via Brocchi, nel quartiere Gallaratese a Milano: un grande intervento che mette insieme bioedilizia, tecnologie a basso impatto, risparmio energetico e spazi che favoriscono le relazioni e l'apprendimento dei bambini. Il progetto è stato pensato e realizzato interamente in BIM, rendendo in questo modo possibile sviluppare il concept fino al progetto esecutivo in meno di un mese, integrando tutti gli aspetti della progettazione, dall’architettonico alle strutture, dagli impianti elettrici e meccanici all’ottimizzazione energetica, in tempi rapidissimi.
La nuova scuola rientra nel piano di riqualificazione previsto dal Comune insieme al Miur che prevedeva il recupero di tre scuole (di cui due vinte dallo studio) secondo le line guida della sostenibilità ambientale. Il progetto è improntato sulla creazione di spazi comuni che favoriscano l'aggregazione e le relazioni mentre moduli-aula flessibili soddisfano la necessità degli insegnanti di avere molteplici soluzioni didattiche. La progettazione di spazi poliedrici e flessibili, riorganizzabili nel tempo, è stata condotta ispirandosi alle nuove linee guida per l'edilizia scolastica varate dal MIUR e da INDIRE, abbracciando a pieno in qualità di progettisti i principi del manifesto delle Avanguardie Educative, come l’ingresso e l’impiego delle nuove tecnologie nel percorso educativo, l’innovazione, la trasversalità dell’educazione e il suo ritorno alla sperimentazione attiva. Questo ha portato dunque a ripensare e quindi a riconfigurare la architetture interne, proponendo una concezione dello spazio differente da un modello di organizzazione della didattica rimasto ancorato alla centralità della lezione frontale. Questo si traduce in termini architettonici in classi aperte dove, grazie al supporto di arredi e tecnologie mobili, sia possibile alternare i diversi momenti didattici attraverso altrettante possibili configurazioni degli ambienti. Nascono quindi nuove definizioni dello spazio che affiancano l'aula e sono luoghi dove è possibile la ricerca individuale da parte dello studente, la suddivisione e gestione del lavoro per gruppi ed infine la presentazione dei contenuti.
Secondo le direttive del Piano Nazionale del MIUR in merito alla Scuola Digitale inoltre, sono stati studiati spazi in grado di mettere in pratica nuove modalità didattiche improntate all'utilizzo di sistemi tecnologici avanzati come lo «Spaced learning» e il «TEAL» (Technology Enhanced Active Learning) che prevedono l'adozione di contenuti digitali, condivisi e informatizzati.
Tutte le risposte a queste nuove differenti esigenze si uniscono a creare un nuovo modello di edificio scolastico che si fonda intimamente sulla compartecipazione di tutti gli attori che stanno dietro ai processi di elaborazione, costruzione ed utilizzo di una struttura dove gli spazi non siano connotati a priori ma che siano realizzati a servizio di precisi obiettivi didattici. Aprire i processi di ideazione e definizione di una struttura alle persone che fruiranno di quegli ambienti porta con sé il valore aggiunto dell'offerta di un senso di appartenenza ai luoghi che si tramuterà in senso di responsabilità nella gestione futura da parte degli utenti.
La pianta si sviluppa intorno ad una struttura a corte su più livelli che mette in stretta relazione la scuola al suo contesto: l’integrazione nel progetto di un parco urbano che sale organicamente fino ad un giardino-piazza in quota all’interno della scuola infatti, integra il verde e l’arredo urbano con aree dedicate ad attività ludiche e ricreative grazie alla presenza di orti didattici, di un giardino d'inverno e di un parco musicale a supporto delle attività scolastiche ed interdisciplinari. Il complesso accoglierà inoltre un auditorium, una palestra ed una biblioteca aperti anche in orario extrascolastico per servire la cittadinanza: l’obiettivo infatti è quello di rendere la struttura un vero e proprio centro civico, stabilendo una forte connessione con il quartiere e la città.
L’attenzione alla sostenibilità nello sviluppo della nuova scuola si è tradotta in una particolare cura nella scelta di materiali di qualità, certificati e tracciabili. La decisione di impiegare un sistema costruttivo in legno Xlam e l’acciaio infatti è data dal loro processo di produzione, che risponde a criteri di eco-compatibilità sia per la natura intrinseca dei materiali che per il loro processo produttivo e di realizzazione. In particolare, l’edificio è stato pensato e progettato in linea con i criteri di qualità e sostenibilità, raggiungendo prestazioni energetiche estremanete elevate anche grazie alle strategie passive messe in atto durante la fase di sviluppo del progetto architettonico. Il fronte longitudinale dell’edificio scolastico infatti è protetto dall’irraggiamento solare eccessivo grazie a un sistema fisso di frangisole che diventano allo stesso tempo il motivo decorativo caratterizzante la facciata. Lo sbalzo sull’ingresso invece agisce in modo diverso a seconda della stagione: d’estate protegge la hall d’ingresso dal surriscaldamento, mentre d’inverno lascia esposta l’ampia vetrata basso emissive retrostante, trasformando la hall in una serra solare e riducendo così la richiesta e I consumi energetici in termini di fabbisogno termico. Sul tetto piano “cool roof” sono previsti un impianto solare termico e uno fotovoltaico per la produzione di energia rinnovabile, mentre i cosiddetti “vortici di luce” e cioè i patii vetrati circolari di diametro variabile che dal tetto-giardino attraversano l’edificio in verticale caratterizzandone l’aspetto, sono stati sviluppati per assicurare il maggior sfruttamento possibile della ventilazione e dell’illuminazione naturali fungendo allo stesso tempo da “camini termici” e da patii interni.
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Relazione con il contesto / Fotoinserimento
ATIproject
Planimetria generale
ATIproject
Il verde pensile sale dal vicino parco urbano per entrare fin dentro all'edificio
ATIproject
L'ingresso alla scuola
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Vista complessiva / Volo d'uccello
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L'ingresso con il sistema di schermature fisse
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La facciata a brise-soleil
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L'area delle pensiline ospita i parcheggi per biciclette
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Il sistema dei "vortici di luce" che portano l'illuminazione naturale e scorci di esterno negli ambienti della scuola
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L'auditorium
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La biblioteca
ATIproject
La mensa
ATIproject
Concept architettonico
ATIproject
Concept funzionale-distributivo
ATIproject
Planimetria generale
ATIproject
Strategie energetiche per una scuola passiva / I dispositivi tecnologici
ATIproject
Strategie energetiche per una scuola passiva / I "vortici di luce" e la ventilazione naturale
Milano
Italia
Comune di Milano
12/2018
6400 m2
ATIproject
ATIproject
AR.CO. Lavori, R.D.F. Srl, Fenini Srl, Idrotermica COOP Soc.Coop.
Studio Masiello Strutture
Curriculum
ATIproject nasce dall’incontro dell’Ing. Luca Serri e dell’Ing. Arch. Branko Zrnic. Forti delle loro competenze all’avanguardia nei due settori chiave dell’edilizia a basso consumo, rispettivamente nel campo della termotecnica civile e produzione di energia rinnovabile e nel campo dell’architettura bioclimatica, fondano lo studio in risposta alla necessità di integrare tutte le fasi progettuali in un processo creativo armonico mediante una squadra interna dalle molteplici competenze. Con un team di oltre 90 tecnici, ATIproject spazia dalla progettazione architettonica, strutturale, impiantistica, meccanica fino alla direzione lavori e gestione del cantiere, ottenendo una progettazione integrata BIM attenta al consumo di risorse, ai costi di gestione e convenienza economica. L’attività e la presenza dello studio sono in forte crescita in Italia e all’estero, concentrate nella progettazione di edifici pubblici e ospedali, in una costante ricerca di soluzioni innovative e sostenibili.