Alessandro Cascone & Christos Koukis - blur
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Alessandro Cascone & Christos Koukis

A Pavilion for Porsche  /  Completed
Alessandro Cascone & Christos Koukis
CONCEPT “Il tempo narrativo può essere anche ritardante, o ciclico, o immobile. […] il racconto è un’operazione sulla durata, un incantesimo che agisce sullo scorrere del tempo, contraendolo o dilatandolo.” Italo Calvino, Lezioni Americane [Rapidità] Il design Porsche è un’immagine netta, un insieme di curve e tratti che rimangono nella memoria dell’osservatore come simbolo di eleganza e dinamicità. Blur Pavilion racconta la storia del design Porsche, cristallizzando il tempo passato. Creando un contrasto tra l’ambiente sfocato e poco definito e la storia netta, esatta e nitida della Porsche, le curve e i tratti delle auto d’epoca vengono esaltate senza che l’osservatore subisca distrazioni. Lo stile icastico ed eterno del design Porsche è il vero protagonista dell’esposizione. FUNZIONI Le pedane espositive sono state posizionate in modo tale da poter creare diversi percorsi nelle diverse direzioni del sito di progetto. Attorno alle postazioni si è creato quindi un sistema di pannelli in tessuto in fibra di vetro, quindi semi trasparente in modo da creare un “palcoscenico” per le automobili esposte. Lo stesso processo fatto con le pedane è stato applicato per le altre funzioni: lounge area, deposito, desks, simulatori. Per quanto riguarda le aree espositive dei pezzi di ricambio si è voluto diffonderle nello spazio del padiglione senza concentrarle in un area specifica rendendo quest’ultime anch’esse soggetto d’esposizione al pari delle vetture. Le aperture nel sistema di pannelli rappresentano i diversi percorsi possibili all’interno dello spazio espositivo. Si vengono così a creare viste prospettiche interne capaci di esaltare in primo piano una vettura e allo stesso tempo lasciando intravedere altri spazi espositivi. Si vuole in questo modo da un lato esaltare la vettura in primo piano dall’altro incuriosire l’utente ad esplorare lo spazio del padiglione. DETTAGLI TECNICI Il Blur Pavilion si basa sulla giustapposizione di 4 livelli: - Struttura Principale - Struttura Secondaria - Supporti - Pannelli in tessuto in fibra di vetro Il sistema strutturale principale si basa su elementi di acciaio che formano una maglia regolare rettangolare di 1,8m x 2,4 m. Gli elementi della maglia hanno una sezione scatolare di 80 x 50 mm. Il tutto è ancorato al terreno tramite colonne di stesso profilo. All’orditura principale viene ancorata la secondaria tramite dei giunti meccanici a “L” lì dove necessario. La struttura secondaria invece è realizzata tramite travi di acciaio piegate con sezione scatolare di dimensione 50 mmx50 mm. I sistemi strutturali, principale e secondario, sono verniciati con colore bianco. Successivamente alla struttura secondaria sono collegati i supporti lignei tramite un sistema di viti interne. Ad incastro, infine, viene posizionato il pannello in fibra di vetro. Il magazzino viene realizzato in cartongesso in situ. L’intero padiglione è appoggiato su un pavimento sopraelevato al di sotto del quale si ricaverà lo spazio per gli impianti necessari. I pannelli in fibra di vetro hanno tre larghezze diverse mentre la lunghezza rimane uguali per tutti. Le tipologie di pannello saranno così suddivise: - Pannello 20 cm: 1321 unità - Pannello 15 cm: 862 unità - Pannello 10 cm: 361 unità Si otterrà quindi un totale di 2544 pannelli. Saranno necessari, considerando l’altezza del pannello di 4 m, quindi circa 2500 metri quadri di tessuto in fibra di vetro. MATERIALI E COSTI La struttura principale e quella secondaria saranno realizzate in acciaio verniciato in bianco. (A) Struttura principale (tenendo conto di 13 euro al metro per tubolare rettangolare di 80 x 50 mm): - Elemento orizzontale (lunghezza: 1.8 m) x 116 unità. Sezione 80 x 50 mm. Costo: 2,500 euro. - Elemento orizzontale (lunghezza: 2.4 m) x 116 unità. Sezione 80 x 50 mm. Costo: 3,500 euro. - Elemento verticale (lunghezza: 4.5 m) x 18 unità. Sezione 80 x 50 mm. Costo: 1,100 euro. Costo lavorazione stimato: 500 euro. Costo totale Struttura Principale: 7,600 euro. (B) Struttura secondaria (tenendo conto di 11 euro al metro per tubolare quadrato di 50 x 50 mm): - Elementi Curvi (lunghezza totale 800 m). Sezione 50 x 50 mm. Costo: 8,800 euro. Costo lavorazione stimato: 1,200 euro. Costo totale Struttura Secondaria: 10,000 euro. (C) Supporti lignei (tenendo conto di 1,5 euro al metro per legno di abete piallato): - Supporti 2544 unità. Lunghezza totale 510 metri. Costo: 800 euro. Costo lavorazione stimato: 300 euro. Costo totale Supporti: 1,100 euro. (D) Pannelli in tessuto in fibra di vetro. (tenendo conto di 4,5 euro al metro quadro): - Pannello 0,2 x 4 m per 1321 unità. Costo 4760 euro - Pannello 0,15 x 4 m per 862 unità. Costo 2300 euro - Pannello 0,1 x 4 m per 361 unità. Costo700 euro Costo lavorazione stimato 300 euro. Costo totale pannelli: 8360 euro. (E) Cartongesso per deposito. (tenendo conto di 30 euro al metro quadro): - Cartongesso 28 metri quadri. Costo 840 euro. Costo lavorazione stimato 200 euro. Costo totale Cartongesso: 1040 euro. Sommando le voci (A), (B) ,(C) ,(D) ,(E) si stima che il costo totale dell’opera ammonti a: 30,000 euro circa.

Credits

 
 Confidential
 Giovanni Checchia

Curriculum

Christos e Alessandro sono due architetti - ingegneri che operano al momento in Grecia e in Italia. Christos Koukis è un architetto Greco. Ha conseguito un Master of Science Urban Strategies presso l'Universität für angewandte Kunst Wien, dopo essersi laureato con lode, e un Diploma in Ingegneria dell'Architettura presso l'Università di Patrasso, Dipartimento di Architettura in Grecia. Attualmente lavora come design architect presso lo studio FUKSAS di Roma. Alessandro Cascone è un ingegnere italiano. Ha conseguito la laurea specialistica in Ingegneria Edile Architettura presso l’università di Bologna. Ha studiato anche presso la Utrecht Universiteit, la University of the West of England e la University of Technology Sydney. La sua ricerca è basata sull’architettura computazionale. Ha esperienze lavorative in studi internazionali a Sydney, lavorando su progetti come stadi e aeroporti. Attualmente lavora come computational designer presso lo Studio FUKSAS di Roma.

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