Westway Architects - BGI
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Westway Architects

Office&Business  /  Future
Westway Architects
Il Gruppo Castel è stato fondato a Bordeaux nel 1949 da una famiglia numerosa. Per oltre 60 anni hanno dedicato le loro energie e capacità a far conoscere il vino francese in tutto il mondo e sviluppare il mercato della birra e soft drinks in Africa.
Ad Addis Ababa l’azienda francese, che è uno dei maggiori produttori di birra, BGI Etiopia, affida allo studio di architettura Westway Architects il progetto dei nuovi Headquarters nel cuore della città a ridosso dei loro stabilimenti.
L’azienda aveva bisogno di un fronte su strada che fosse rappresentativo ed il progetto realizza un edificio che segna l’intero lotto affacciato su una delle principali arterie cittadine e si relaziona in modo molto potente con la città. Punto fondamentale del progetto è che l’edificio riuscisse ad esprimere l’identità dell’azienda che, in Etiopia, produce birra. Quest’ultimo il tema centrale del concept della facciata che ricorda un grande boccale di birra che con il suo movimento racconta la dinamicità di un’azienda importante che lavora in un contesto impegnativo come può essere l’Etiopia.
L’impresa che realizza l’opera è una ditta italiana presente in Etiopia da tre generazioni e che ha coinvolto lo studio con l’obiettivo di creare un team, compreso il committente stesso, che affrontasse il progetto con un carattere europeo ma rispettando le tradizioni e i riferimenti del contesto e della città.
L’edificio di 8 piani, può essere sinteticamente scomposto in un cuore centrale e due ali laterali. Il suo interno presenta varie funzioni a servizio dei lavoratori dell’azienda. Nelle ali laterali fino al 5° piano si sviluppano uffici pensati e suddivisi in grandi open space ed uffici manageriali, il 6° ed il 7° piano ospitano gli appartamenti ad uso foresteria. Il corpo centrale, fulcro del progetto, caratterizzato da un grande portale passante, ospita le receptions di piano, una palestra ed un club.
In alzato, l’edificio che si sviluppa per 100mt lineari come un fronte unico si smaterializza tra il 6° e l’8° piano arretrando le funzioni e lasciando spazio a grandi terrazze perimetrali dove sarà allestito lo spazio esterno con verde condominiale e privato. Si ottiene un tetto giardino a più livelli che fa eco al paesaggio che si può ammirare da quelle quote, quando ormai la città si perde e lascia spazio alle grandi montagne dell’altopiano etiope.
Grande tema dell’intervento le aperture, studiate e progettate per garantire il benessere interno agli ambienti anche a seconda dell’esposizione Nord o Sud del prospetto. La parte vetrata non apribile consente una vista totale verso l’esterno, mentre quella apribile viene schermata da un pannello traforato in alucobond dove la circonferenza dei fori è stata studiata immaginando di sezionare una bottiglia di birra in diverse parti.
Con l’obiettivo di coniugare due diverse culture edilizie, il metodo costruttivo tradizionale, struttura in cemento armato e blocchi di calcestruzzo cavi, dalle scarse prestazioni termiche, viene potenziato introducendo una facciata ventilata che è rivestita in Slimtech, dell’azienda LEA CERAMICHE, dello spessore di 3.5mm e si sviluppa per un totale di 5500mq.
L’edificio è stato avvolto da un gres sottile che in alcuni punti gira all’interno e diventa il rivestimento delle zone comuni dando vita ad un elemento di continuità che qualifica e caratterizza lo spazio interno.
La facciata viene interrotta da imbotti in alucobond color oro, di grandi dimensioni dove le aperture hanno un’altezza tale da coprire completamente l’intera luce tra solaio e solaio.
Nella zona degli accessi è stato realizzato un grande taglio verticale, un grande portale d’ingresso che segna tutta l’altezza dell’edifico di 8 piani (33 mt di altezza) e si ispira e richiama le chiese ipogee di Lalibela, i cui tagli nel terreno quando vengono illuminati dalla luce naturale assumono un colore ambrato e dorato, simile a quello della birra.
“The Ethiopian gate” vuole essere la porta d’ingresso al Paese, un ulteriore filo che unisce il progetto a tanti aspetti che parlano di Etiopia.

Credits

 Addis Ababa
 Etiopia
 Castel Group
 14.000 mq
 Maurizio Condoluci - Luca Aureggi - Nicole Cieri - Laura Franceschini
 Simona Gaffi - Antonella Petitti - Francesco Danielli - Valentina Fiore Linares - Catalina Rivera
 Elmi Olindo & Co
 progetto strutturale: Afro-European Engineers Pvt. Ltd. Co. – Addis Ababa, Ethiopia / progetto elettrico: Fastek Consult PLC. – Addis Ababa, Ethiopia / progetto sanitario e meccanico: Sanmech – Addis Ababa, Ethiopia / lighting designer: Marco Stignani – Roma
 LEA Ceramiche / GSI Sanitari / ZUCCHETTI Rubinetterie / LIUNI / TECMA Spa / ELCOM / GHIDINI / ARTEMIDE / REGENT

Curriculum

WestWay Architects è uno studio di Architetti associati con sede a Roma.
Lo studio si occupa di progettazione architettonica con interventi a diversa scala, dall’edificio all’interior design. Negli anni Westway Architects è diventato uno dei più stimati e completi studi della nuova generazione di progettisti con realizzazioni in Italia e all'estero. Lo testimoniano progetti di grande complessità e maestria quali il restayling delle cantine e degli edifici industriali del complesso Santa Margherita a Portogruaro, il nuovo palazzo residenziale nel contesto storico del quartiere Brera a Milano, il concept per l’area food di Bloomingdale a New York, l’auditorium del Gruppo Caltagirone a Roma, gli uffici di Cementir Holding a Roma e di Italiana Costruzioni a Roma e Milano e la nuova sede direzionale Castel Group in Etiopia unitamente a una notevole varietà di interventi nel retail e nell'edilizia residenziale privata.

http://www.westway.it


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