Marco Oriani - LMB | Woodstack Rooftop
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LMB | Woodstack Rooftop

Marco Oriani

Renovation  /  Completed
Marco Oriani
L'edificio oggetto di intervento fa parte di una cortina edilizia disposta lungo viale Lombardia ed occupa la parte più vicina alla strada di un lotto stretto e profondo, lasciando libero lo spazio sul retro per un giardino privato, accessibile solo dall'unità posta al piano rialzato. Il contesto in cui si inserisce è costituito prevalentemente da edifici residenziali a schiera, con altezza variabile da 2 a 4 piani fuori terra, caratterizzate morfologicamente da coperture a falde rivestite in tegole marsigliesi e da murature esterne finite ad intonaco. La linea di gronda è allineata con l'edificio a confine a SUD, mentre l'edificio a confine a NORD risulta più basso di un piano.
Risalente agli inizi del '900, nel corso degli anni l'edificio ha subito alcuni interventi, tra cui l'aggiunta di un piano (precedente agli anni '30), ed un ampliamento sul retro, che ha annesso al volume abitabile la superficie dei balconi.
Il fronte strada non ha subito negli anni modifiche che ne hanno compromesso il disegno architettonico, rispettando il disegno unitario ed il ritmo delle aperture dell'intera cortina edilizia, con prevalente andamento verticale. Il prospetto sul retro, modificato più recentemente, presenta un disegno più contemporaneo, con finestre a nastro e fasce marcapiano che sottolineano invece un ritmo orizzontale della facciata.

L’intervento cerca di rispettare il contesto in cui si inserisce, correlandosi adeguatamente con i volumi circostanti e dialogando, per forme e materiali, con l’edificio esistente.
Per non alterare il disegno urbano unitario si è preferito agire mantenendo la linea di gronda esistente sulla falda EST, all'interno del quale viene ricavato un terrazzo a pozzo allineato alle aperture sottostanti. Per poter ottenere l'altezza media ponderale di 2,40 m è stato necessario alzare il colmo, che però viene traslato verso il retro, permettendo di mantenere l'inclinazione della falda uguale a quella esistente e comunque in continuità con quella dell'edificio confinante a SUD. Questa minima variazione risulta appena visibile dal livello strada, ed è quindi poco impattante sul contesto urbano.
Un terrazzo sul retro occupa la parte di edificio precedentemente interessata da ampliamento, e si trova ad una quota ribassata rispetto al nuovo livello finito del piano sottotetto; questo dislivello, dovuto principalmente a motivi strutturali, permette di mitigare l'ampliamento e contenere le altezze massime del nuovo fronte.
L'ampliamento serve ad ospitare una nuova ampia camera da letto con un bagno ed uno spazio di disimpegno da adibire a studio. Il terrazzo a pozzo sul lato strada ed il terrazzo sul lato giardino permettono ad entrambi gli ambienti di avere uno sfogo all'aperto. La costruzione è stata eseguita in legno, sia per motivi strutturali, sia per gestione dei tempi del cantiere, sia per ottenere buone prestazioni termiche ed acustiche, contenendo i costi. Dopo la demolizione della copertura esistente è stato realizzato un nuovo solaio in elementi lamellari assemblabili a secco, che costituisce la nuova base su cui appoggiare le pareti portanti e che rende strutturalmente indipendente l'edificio esistente dall'ampliamento. Le pareti perimetrali sono costituite da pilastri in legno con frapposto isolante in lana di roccia, con chiusura su entrambi i lati con pannelli in multistrato; sul lato esterno, grazie all'applicazione di una speciale rete in nylon, è stato possibile rasare con intonaco civile per esterni, mentre il lato interno all'abitazione è stato lasciato in legno a vista. Anche la copertura è realizzata con struttura in legno e isolamento in lana di roccia, con finitura esterna in tegole marsigliesi ed interna in multistrato di betulla.
I materiali impiegati, oltre alle tegole marsigliesi ed all'intonaco in continuità con le finiture esistenti, sono principalmente legno e lamiera, ed il loro utilizzo cambia tra fronte strada e fronte interno, cercando di rispettare il contesto urbano. Per questo motivo le discontinuità dei materiali si concentrano nei punti meno visibili dall'esterno, e quindi meno impattanti sull'unitarietà del contesto.
Le pareti del terrazzo a pozzo sono tamponate in lamiera microforata scura su tre lati, mentre il lato della finestra ha una finitura in doghe di legno verticali, in continuità con la pavimentazione del terrazzo stesso; per via della sua posizione e conformazione non è possibile percepire dalla strada la presenza di questo terrazzo, la cui caratterizzazione materica rimane godibile solo dagli abitanti della casa. Il terrazzo sul lato del giardino è caratterizzato dagli stessi materiali, con la differenza che le parti in lamiera vengono rese visibili per diventare il coronamento della facciata e per amalgamarsi con l'andamento orizzontale delle aperture. Anche in questo caso la parete con la finestra, arretrata rispetto al filo della facciata, viene rivestita in doghe di legno verticale. L'utilizzo delle doghe in legno sui lati delle finestre permette di avere continuità con il sistema di oscuramento che, quando chiuso, risulta parte integrante del rivestimento della parete.

La volontà è stata quella di dichiarare esplicitamente quale fosse la parte in aggiunta attraverso una caratterizzazione materica, che si palesa però solo sui lati interni dell'edificio, mantenendo un approccio molto rispettoso sul lato verso strada. L’ampliamento si relaziona con la casa esistente, e da essa viene generato, cercando di interagire con i due diversi caratteri dei due fronti, più tradizionale su strada, più contemporaneo sul cortile.

Credits

 Milano
 Italia
 Privato
 12/2015
 360 mq
 Marco Oriani
 Marco Oriani, Giuseppe Tagliabue, Marco Di Nallo
 Remigio Ghitti srl, SAICI, sas
 Ing. Giorgio Pramma
 Alberto Canepa

Curriculum

Arch. Marco Oriani
Nato a Milano nel 1983, studia presso il Politecnico di Milano Leonardo e la Queensland University of Technology di Brisbane (Australia), dove nel 2006 lavora presso lo studio Hassel. Si laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano nel 2008 con il prof. Ado Franchini.
Tra il 2005 ed il 2012 collabora come progettista con Francesco Adorni Architetto occupandosi di progettazione in ambito residenziale e direzionale.
Nel 2012 fonda lo studio +R | piùerre insieme ad Alessandra Castelbarco Albani e Marco Di Nallo, impegnato principalmente in interventi sull’esistente.
Nel 2016 inizia una collaborazione con lo studio Lombardini 22 e continua a progettare come libero professionista.
Parallelamente all’attività professionale svolge attività didattica presso il Politecnico di Milano.


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