La città e il mare: riqualificazione di Piazza Sant'Antonio nuovo a Trieste
Paolo Chierici Architetto
Public Space
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Future
Il progetto si inserisce nel contesto del Concorso Internazionale indetto dal Comune di Trieste nel 2015 riguardante la riqualificazione di Piazza Sant'Antonio Nuovo, quinta scenografica del famoso Canal Grande. La proposta si è classificata al secondo posto.
Trieste è una città di mare, aperta ai suoi venti, al suo rumore, al suo profumo, con un disegno urbanistico che ha da sempre fatto dell'elemento "acqua" il suo naturale completamento e la propria matrice fondativa.
Nel contesto urbano, il Canal Grande, uno dei primi e più efficaci esempi di disegno urbano moderno, è un braccio di mare che penetra nel cuore della città, che la organizza e che si conclude con una piazza ed una grande chiesa, Sant'Antonio Nuovo, in uno spazio che pare aver dimenticato, negli anni, questo legame indissolubile col mare.
Il progetto propone la riapertura dell'ultimo tratto del Canale, interrato negli anni '30, e la riqualificazione della Piazza antistante la chiesa, vera quinta scenografica di una fuga prospettica che parte dal mare
Alla base della progettazione vi è un'attenta analisi dei caratteri storico-urbanistici che rendono il Canal Grande, e più in generale il Borgo Teresiano, la testimonianza unica di uno dei primi esempi di piano regolatore moderno.
Le caratteristiche compositive dell’area sono due: la maglia ortogonale, che individua gli isolati, e l'asse del Canal Grande, con la quinta scenografica della chiesa di Sant'Antonio.
Intervenendo su un contesto di così grande valore, il progetto sceglie di valorizzare i caratteri del luogo, ponendosi due obiettivi: riproporre la maglia ortogonale come griglia compositiva e rafforzare l'asse del canale.
Individuata la griglia alla base del disegno del Borgo Teresiano e poi suddivisa in parti uguali con un interasse pari alla larghezza delle strade, evidenziandone così la regolarità e i rapporti dimensionali, la stessa è utilizzata come base compositiva dell’intervento, definendo la posizione e la dimensione dei vari elementi e garantendo un rapporto rispettoso con i caratteri urbanistici del luogo.
Un intervento che evita la riproposizione filologica del "dov'era com'era", ma introduce una rivisitazione in chiave contemporanea, rispettosa e sobria, di un luogo dal così forte carattere urbanistico.
Sono pochi gli elementi utilizzati, caratterizzati dalla semplicità nel disegno e dalla scelta di materiali che ben interagiscono col contesto storico.
L’intervento sulle sponde, riportate alla luce e restaurate, avviene tramite le pavimentazioni e l'arredo urbano. Le prime individuano cinque aree funzionali su ogni sponda: l'area di passeggio a bordo canale, l'area della sosta, con le panchine e il nuovo impianto d’illuminazione, l'area di percorso pedonale principale e di transito occasionale per il carico/scarico delle merci, l'area per gli allestimenti esterni delle attività commerciali e l'area di rispetto per l’accesso agli edifici.
Il “segno” principale è quello dell’area della sosta, che si pone in continuità con la facciata di Sant'Antonio, proiettando lungo le sponde il suo volume ed evidenziandone il valore prospettico.
La nuova Piazza è un luogo pensato per la vita cittadina, uno spazio che esalta, con le sue alberature, la visione prospettica della Chiesa e introduce una grande scalinata-teatro che scende fino a bordo acqua, riavvicinando questa parte di città al mare.
Il disegno della piazza si basa sull'intersezione della griglia compositiva di partenza con l'altro protagonista, la chiesa di Sant'Antonio, proseguendone il volume e la posizione delle colonne del prospetto per creare un disegno a maglia quadrangolare che individua il luogo-piazza.
Uno spazio dalle varie funzioni, un cardine di connessione tra le aree attorno al canale, una nuova centralità nel contesto urbano, un omaggio alla storia ed al carattere di Trieste.
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Vista dell'intervento
Dettaglio della riapertura del canale con la nuova piazza
Vista notturna dell'intervento
Dettaglio notturno della nuova piazza
Vista dell'intervento
Dettaglio degli elementi di arredo urbano
Vista della riqualificazione delle sponde
Dettaglio degli elementi di arredo urbano
Sezione prospettica dell'intervento
Dettaglio prospettico della nuova piazza
Il Canl grande oggi con la piazza attuale a chiusura del tratto finale originario
Piazza Sant'Antonio Nuovo oggi
Piazza Sant'Antonio Nuovo oggi
La griglia compositiva alla base del Borgo Teresiano
La griglia comopositiva alla base del progetto
Planimetria del Canal Grande da progetto
Planimetria del progetto con la riapertura del tratto interrato del canale e la nuova piazza
Dettaglio della planimetria della nuova piazza
Schema delle arre funzionali nelle sponde del canale
Trieste
Italia
Comune di Trieste
7000 m2
Paolo Chierici Architetto
Paolo Chierici Architetto
Curriculum
Paolo Chierici nasce a Reggio Emilia nel 1986. Nel 2005 si iscrive a Scienze dell'Architettura al Politecnico di Milano, collaborando nel frattempo con vari studi a Milano e all'estero. Si laurea nel 2010 con lode.
Nel 2011, inizia a collaborare con lo Studio Storage Associati di Milano, acquisendo esperienza nel progetto di interni di lusso e nel retail per importanti brand.
Nel 2014 si trasferisce a Bologna, dove collabora con lo Studio Antonio Iascone Ingegneri Architetti, occupandosi della progettazione di edifici residenziali, commerciali e produttivi.
Come libero professionista si occupa della progettazione di spazi residenziali e commerciali, partecipando a concorsi internazionali con ottimi risultati. Le diverse esperienze professionali lo hanno portato ad una visione del progetto completa e approfondita, spaziando dal dettaglio d'arredo al progetto urbano, con una costante ricerca e passione ed una particolare attenzione alle esigenze dei diversi luoghi e committenti.