MMAA Studio Manfroni & Associati - Green lines _Levanto
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Green lines _Levanto

MMAA Studio Manfroni & Associati

Landscape  /  Completed
MMAA Studio Manfroni & Associati
Nella baia ligure di Levanto, prima insenatura pianeggiante ad Ovest della costa rocciosa delle Cinque Terre, la riconversione dell’ex rilevato ferroviario in passeggiata ciclo-pedonale sul mare e la realizzazione del nuovo depuratore intercomunale con la riqualificazione del versante collinare sono i due interventi pubblici che hanno dato l’avvio ad un processo di rigenerazione globale del paesaggio con effetti positivi sul turismo e per la città.
Il viadotto ferroviario ha sempre rappresentato una barriera tra il centro di Levanto e la costa, impedendo così alla città di relazionarsi con il mare. Nella sua riconversione in passeggiata le azioni più significative di cambiamento e di rinnovo sono state le seguenti:
riappropriarsi da parte della popolazione del litorale marino,
realizzare un parco lineare lungomare con aree di sosta e pista ciclabile in sostituzione dell’attuale parcheggio, contenuto nella struttura sottostante,
mettere in opera un collegamento ciclo-pedonale rapido tra i comuni di Levanto e Bonassola riutilizzando le gallerie esistenti dismesse del treno,
integrare il paesaggio costiero con quello dell’entroterra, realizzando un nuovo percorso sul mare in aggiunta alla ampia rete di sentieri storici esistenti con l’introduzione di itinerari alternativi, utili per un turismo dolce.
La trasformazione del viadotto ferroviario in passeggiata ha anche permesso di realizzare al suo interno differenti nuove funzioni:
negozi ed i locali artigianali, con un doppio affaccio, di cui uno su un ballatoio aperto verso il litorale,
parcheggi pubblici e privati nella parte interrata.
Il parco lineare urbano è caratterizzato da tre fasce distinte parallele alla linea di costa. Il percorso ciclabile, che si trova in quella più a monte, è considerato uno dei più peculiari d’Europa soprattutto per gli scorci visivi sul paesaggio che attraversa.
L’area centrale dedicata alla sosta è immersa nella vegetazione, alta alle spalle delle sedute e bassa verso il mare per non ostacolarne la vista. Il parco lineare in questa fascia assolve la funzione di percorso botanico conoscitivo della vegetazione autoctona con alberi di giuda, aranci amari e arbusti della macchia mediterranea, con variazioni cromatiche intense a seconda delle stagioni, compresi inverno ed autunno grazie alla presenza di specie sempreverdi; nei piani inclinati bassi verso il litorale vi sono piante aromatiche (rosmarino, lavanda, timo, ecc…) in sintonia con la vegetazione già presente nell’arco collinare.
Verso il mare vi è una balconata, caratterizzata da un percorso in legno ed in metallo a sbalzo e molto trasparente per accentuare la connessione con l’acqua.

Alle spalle della parte più occidentale del parco lineare ai piedi della collina della Rossola è stato realizzato il nuovo depuratore intercomunale con i seguenti obiettivi:
- consolidare il versante collinare con interventi geotecnici per contrastare i dissesti idrogeologici in atto,
- costruire un nuovo servizio fognario e di depurazione delle acque reflue efficiente, affidabile e consono alle norme ed alle esigenze del territorio,
- valorizzare la peculiarità del paesaggio ligure a terrazze.
Il progetto, finanziato con fondi europei si presenta come un intervento integrato che si misura con i temi ambientali ed urbanistici cercando di dare risposta a tutte le problematiche presenti, a partire dalla localizzazione del costruito, alle tecnologie utilizzate, dalle modalità gestionali, fino ai modi di utilizzo del suolo e delle risorse naturali. L’impianto di depurazione, che a pieno regime è dimensionato per servire 24.000 abitanti, è completamente chiuso in una struttura di considerevole valore architettonico, che va ad inserirsi in una nicchia della parete rocciosa attraverso un complesso di opere di sostruzione e di ricomposizione del versante; si sviluppa su quattro piani, di cui due interrati rispetto al livello stradale e due fuori terra, rivestendo un ruolo di ricucitura con l’ambiente circostante utilizzando forme geomorfe inserendo materiali propri dell’ambiente circostante quali pietra e piante autoctone.
Tre fasce fluenti, caratterizzate da un coronamento in cemento faccia a vista e da un rivestimento in pietra locale (marmo di Levanto), riprendono il tema delle "terrazze" liguri reinterpretandolo in chiave contemporanea. Nella più alta, immersa nella natura, la pietra è ‘a spacco’ similmente ad un muro tradizionale, invece nelle altre sottili strisce lapidee, che seguono un preciso disegno geometrico intervallate da aperture necessarie, definiscono diversamente, ma in modo attuale, la facciata. Escludendo i piazzali per i mezzi meccanici necessari per la manutenzione del depuratore, all’esterno sulle terrazze come in un paesaggio tradizionale cresce la vegetazione: nella più alta in continuità con la collina è mediterranea in forma libera, in quella intermedia il verde pensile a bassa manutenzione segue un preciso disegno geometrico in contrasto con le forme fluide della facciata e in basso lungo la strada ci sono alberi ed arbusti urbani.
La facciata emergente del depuratore è pensata in sincronia con la passeggiata che ne costituisce il punto di vista privilegiato. L’edificio ha un’identità dinamica: è pensato per essere visto in movimento dalla bici o a piedi dalla passeggiata. I colori della pietra locale di rivestimento (Rosso Levanto e Verde Levanto) sono stati ripartiti sulla facciata in modo che la percezione della stessa cambi muovendosi lungo di essa (soprattutto in bici), intuendo una prevalenza di rosso venendo da Levanto e di verde venendo da Bonassola. La pietra viene lasciata al naturale per favorire il più possibile la mimetizzazione con il paesaggio, ma per dichiarare la sua natura contemporanea è tagliata secondo un disegno rigoroso e geometrico.

Credits

 Levanto Italia
 Levanto Waterfront sr l- Levante Sviluppo S.p.A.
 04/2016
 10.912 mq
 Mario Manfroni Patrizia Burlando
 Alessandra Ferrari, Ramona Ribolini, Marco Camattini
 Roberto Buratta Mario Manfroni

Curriculum

Lo Studio Manfroni & Associati srl ha esperienze pluridecennali nel settore pubblico e privato, la sua attività è varia ed interessa differenti categorie di progettazione: architettura dal singolo edificio fino ad organismi urbani complessi, opere marittime, infrastrutture e paesaggio. Nel tempo l'attività dello studio si è indirizzata nella trasformazione di aree con differenti destinazioni d'uso con l'obiettivo di realizzare progetti di elevata qualità architettonica con costi controllati. I principali risultati sono stati un elevato grado di concretezza nell'operare e la realizzazione della maggior parte dei progetti pianificati.
Mario Manfroni si laurea in architettura a Firenze nel 1983 e nel 1986 alla Spezia fonda lo MMAA.
Patrizia Burlando nel 1990 si laurea in architettura a Genova, nel 1993 entra a far parte dello MMAA, nel 1997 si specializza in Architettura del Paesaggio e nel 2009 diventa dottore di ricerca. Dal 2011 è docente presso il DSA dell’Università di Genova.

http://www.studiomanfroni.it

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