La casa è un’oasi di pace dove percepire la tranquillità e l’atmosfera della spiaggia, del mare e della sabbia circostanti
La calma, il senso di tranquillità e i colori delicati della baia di Cadboro sono la matrice, l’origine di una casa da vivere nel suo essere parte integrante del territorio. Da questi primi tasselli progettuali ha preso forma la villa privata firmata dallo studio di architettura BoForm e da Falken Reynolds per l’interior design, un’abitazione a tratti paragonabile a un moderno e lussuoso bungalow affacciato sulla natura della punta meridionale dell’isola di Vancouver, nel Canada occidentale. Una simbiosi tra ambiente incontaminato e costruito, dunque, che parte dalle sensazioni più intime e personali e che arriva, passando per il riflesso della personalità dei suoi residenti, a condurre la matita degli architetti. È andata costruendosi proprio così questa casa di oltre 500 m2 su due livelli commissionata da una famiglia amante della vita e delle attività all’aria aperta: la loro identità è raccontata attraverso la localizzazione stessa della villa, ma anche dalla scelta dei materiali, della palette e della conformazione della pianta; ma a essere narrata è anche la storia di un Paese, una tradizione locale, l’artigianato e le sue tecniche.
Su questa condivisione di valori – interni sobri, minimalisti e ricercati, calore, raffinatezza e arte – si è instaurata una forte sinergia tra committente, architetti e designer: il risultato è una villa dalla continuità spaziale e visiva, resa possibile dagli ampi open space aperti verso l’esterno da vetrate dai profili impercettibili. Lo sguardo corre così da dentro a fuori accompagnato dall’orizzontalità dei soffitti continui e da elementi d’arredo studiati appositamente per un tale effetto. Ne è un esempio il camino, sviluppato in senso orizzontale nell’area living e quindi in equilibrio con l’andamento dei rivestimenti e dei complementi fino ad arrivare all’area esterna. Ogni ambiente, in ogni caso, è studiato e sviluppato per trarre il massimo della vista sulla baia, la quale a sua volta entra e si riflette sul design con varie tonalità di blu e di azzurri, di verdi e di marroni.
La villa, sviluppata su due livelli marcati all’esterno da diversi materiali di rivestimento, ha posto una sfida di bilanciamento: i grandi spazi sarebbero potuti sembrare vuoti con un approccio così minimalista, ma la chiave è stata trovata nel giusto equilibrio tra linee essenziali, dettagli e opere d’arte. La casa infatti, proprio grazie alla presenza di opere da collezione simbolo della valorizzazione delle tradizioni locali, può essere considerata anche una piccola galleria d’arte, come dimostrano alcuni pezzi della tradizione modernista canadese.
Nell’ottenere un ambiente caldo e confortevole hanno poi giocato un ruolo determinate i colori: la filosofia di partenza è stata quella di una riproposizione, all’interno, della tavolozza della spiaggia e della baia ma, per creare un bilanciamento con i toni delle opere e dei quadri, gli arredi e i rivestimenti sono stati lasciati nella maggioranza dei casi neutri. Qualche eccezione al bianco delle pareti, ai toni chiari del quarzo, del Corian della cucina o del calcestruzzo dei pavimenti e della scala e ai marroni dei legni (rovere, hemlock, cedro) è data, per esempio, dal marmo Verde Alpi del bagno principale o dai grigi e dai blu della lampada in sospensione sopra il tavolo della zona giorno.
Questa, insieme alla cucina con spazio di appoggio a isola sormontato da una lampada custom made in acciaio, è una delle zone più identitarie dell’abitazione, aperta da una parte verso il mare e dall’altra verso il patio esterno con barbeque. Ma vi è anche un’altra area altrettanto significativa, ovvero l’angolo lettura circondato da vetrate all’interno della stanza matrimoniale: qui il calore è dato da rovere e lino che, esattamente come per gli altri ambienti della casa, sono portatori di una filosofia sostenibile. I materiali provengono da zone limitrofe, così da ridurre i costi e i consumi legati al trasporto.
Il dialogo tra calore e colore non può comunque essere scisso dalla relazione con la luce naturale che, grazie alle vetrate e al lucernario di forma circolare del corridoio d’ingresso, rende la villa cangiante al mutare dall’intensità dei raggi solari. Sembra di essere sempre all’esterno, persino in inverno, eppure si è immersi nel calore di casa.
>>> Leggi anche un’anteprima dell’articolo dedicato a Casa Patio pubblicato su THE PLAN 142.
Location: Victoria, British Columbia, Canada
Architects: BoForm Architecture
Interior Design: Falken Raynolds
Client: Private
Completion: 2021
Area: 500 m2
General Contractor: Point Break Developments, Billy Thistle
Landscape Design: Demitasse Garden Design
Photography by Ema Peter Photography, courtesy of Falken Reynolds