Il progetto per la villa a Messina riscontra una relazione fondamentale con i valori paesaggistici, in un senso approfondito ed essenziale. La favorevole posizione della residenza manifesta le potenzialità di un'ampia e dilatata visuale verso lo Stretto di Messina; il progetto ne accoglie i suggerimenti impliciti, che divengono un punto di riferimento della residenza: traguardare con lo sguardo dalle logge verso il mare e la costa calabra, allargare le visuali all'intorno urbano, determinare direzioni concordanti. La strategia progettuale non si limita a conseguire benefici di correlazione con l'ambiente naturale e costruito con la predisposizione di una trasparenza visiva attraverso le ampie aperture a loggia e le vetrate luminose, biunivocamente interrelate al paesaggio, attraverso le quali si instaura un duplice raffronto fra luce diurna diffusa e puntiformi luci artificiali notturne che si dispiegano nel paesaggio; rispetto alla residenza in sé, si concepisce l'espressione di una luminosità trattenuta, come riservata nel corpo stesso dell'edificio, attraverso la disposizione di elementi oscuranti scorrevoli che filtrano e variano la luce proveniente dagli interni. Una via raffinata e sottile di valorizzazione di queste relazioni osmotiche si inquadra nella struttura compositiva della villa, che si compone di un piano seminterrato e due piani fuori terra, le soluzioni per gli spazi esterni e la concezione degli interni. Gli spazi esterni formano una sorta di amplificazione della residenza, i tracciati dei percorsi in cemento chiaro aggirano la residenza e sedimentano una superficie artificiale che dilata la residenza; le porzioni erbose si pongono tutt'attorno con significativi gruppi alberati (per arricchire gli esterni e concedere protezione per la riservatezza); l'asta del percorso in cemento bianco, una “promenade” architettonica, è un asse obliquo rispetto alla residenza, che sfila accanto ad un'isola ghiaiosa per accogliere piante grasse e si conclude in una piattaforma lignea coperta da una leggera tenda per riparo. Un ambiente esterno che si crea per distinguere la villa e nello stesso tempo distanziarla dall'ordinario contesto, celandone alla vista immediata le istanze di contemporaneità e raffinatezza compositive, che rappresentano un dato di misura e rigore nei prospetti, fra trasparenze di segno composito con finestre di varia dimensione e parapetti per le logge a lastre vetrate, i settori di parete a rivestimento modulare in pannelli lignei, le porzioni dei prospetti che costituiscono il fondale chiaro e riverberante delle facciate. La composizione degli spazi interni denota la ricerca di polarità nell'architettura. Il nucleo centrale nella pianta è costituito dalla scala metallica che congiunge i tre livelli della villa e rende frastagliato lo spazio interno con la propria visibilità di “artificio” leggero ed aereo che si protende nella vasta zona di soggiorno a piano terra. La scala, racchiusa da pareti a lastra vetrata, diviene forma architettonica dinamica e pregnante nella configurazione dello spazio, in parallelo ai volumi a doppia altezza che slanciano gli ambienti e ne moltiplicano l'effetto abitativo. Il rigore degli interni, orientato ad un'essenzialità intensa e poetica della composizione, formula una cifra architettonica di grande misura ed eleganza: la correlazione con i valori forti del paesaggio nasce dalla sottile identificazione di uno spazio biunivoco che si detta dall'interno e definisce scorci con naturalezza. La composizione degli interni procede per concentrazioni riflessive e per velature di carattere quasi pittorico: nuclei architettonici (la scala, la zona soggiorno, i dettagli degli ambienti) e geometrie di densa percepibilità indicano il valore delle distinzioni; le visuali si connettono l'una con l'altra, negli ambienti interni e dalla residenza verso l'esterno, suggerendo sovrapposizioni di trasparenze velate che dispiegano temperate e ricercate atmosfere nell'abitare.
Francesco Pagliari
Luogo: Messina
Committente: Privato
Anno di Realizzazione: 2013
Superficie Costruita: 665 m2
Architetti: Renato Arrigo
Imprese di Costruzione: Alveario Costruzioni
Fotografie: © Maria Teresa Furnari
Renato Arrigo
Renato Arrigo, architetto messinese, ha realizzato interventi per la committenza privata relativi a nuove edificazioni in ambito residenziale, alberghiero e commerciale, e per la committenza pubblica interventi di ristrutturazione di facoltà universitarie, progettazione col verde urbano e restauro di edifici destinati al culto. Affianca alla scala architettonica l’attività di designer industriale, promuovendo anche svariate iniziative nel settore. Ha esposto a Parigi, Barcelona, Beirut e Riyadh. E' stato insignito del Pida 2012, Premio Internazionale di architettura alberghiera, classificandosi terzo nel settore concept, e del premio “I Quadranti di Architettura” 2010 intitolato a G. B. Vaccarini. Il percorso professionale, segnato anche dalla passione per il marketing e la comunicazione pubblicitaria, si è infine intrecciato anche con l'attività di consigliere regionale dell’InArch Sicilia (Istituto Nazionale di Architettura), di socio dell'AIAC, Associazione Italiana Architettura e Critica, e di componente dell’ultima commissione edilizia messinese. Per l'aprile 2014 è stato invitato a San Paolo dall'ambasciata italiana in Brasile per esprimere il proprio contributo quale referente dell'architettura italiana nell'ambito del programma “Italia nella coppa” nel quadro dei mondiali calcistici.