Vivere in città e rinunciare al giardino, ma quando si avvicina la primavera non tarda mai ad arrivare il desiderio di avere sui propri davanzali o nelle proprie abitazioni qualche bel fiore o qualche pianta. Spesso però, la mancanza di spazio e l’impazienza di vedere nascere i fiori, ci porta ad ammassare quante più piante possibili all’interno dello stesso vaso indipendentemente dalla varietà a cui appartengono: cactus, orchidee, begonie…
E il vaso?
Solitamente ci arrangiamo con quello che troviamo già in casa come un vecchio barattolo di plastica, un recipiente di ceramica che abbiamo in credenza o l’acquario del pesce rosso che da mesi era finito in cantina, pensando che tutte le piante possano vivere con le stesse condizioni di luce, acqua e terra, perché fondamentalmente:
“tutte le piante d’appartamento sono uguali”!
Non è proprio così.
Il workshop condotto dallo studio d-o-t-s presso la ESAD School of Design di Valenciennes (Francia), ha approfondito esigenze e particolarità di sei piante molto diverse, realizzando una serie di elementi capaci di valorizzare ciascun aspetto delle piante. Mettendo in discussione le abitudini e adottando un approccio completamente centrato sulle specie in esame, i progetti realizzati ci invitano a comprendere e interagire con curiosità con il mondo vegetale rispettandolo.
Questo dispositivo ospita un Echinodorus grisebachii, nota anche come “water sword". Nel suo stato naturale, la crescita della pianta è regolata dal moto dell'acqua nei fiumi. Grazie a due carrucole, il progetto permette di riprodurre artificialmente questo fenomeno. Le pareti traslucide del dispositivo - la cui base fornisce sia rinforzo che ombra - consentono alla luce di diffondersi senza danneggiare gli esseri viventi che lo abitano.
Comunemente chiamata “pianta carnivora”, nella cultura popolare la Dionaea muscipula è rappresentata come violenta e aggressiva. Ma, se è vero che la pianta si nutre di carne per sopravvivere, la sua mostruosa rappresentazione è lontana dalla realtà. Mettendo in discussione questa convinzione, questo progetto ci invita a vedere la pianta così com'è - delicata e fragile - proteggendola da esseri umani eccessivamente curiosi che sarebbero tentati di toccarla troppo, uccidendola.
Gradus Scindapsus è un dispositivo educativo progettato per invitare le persone a prestare attenzione allo sviluppo di un Pothos. Grazie alla struttura graduata, il suo compagno umano può seguirne la crescita, dirigere le sue estremità e tagliarlo facilmente. Due contenitori di terreno consentono alla pianta madre di crescere. Allo stesso tempo, vasi appesi in luoghi diversi supportano la proliferazione delle talee.
Il Platycerium bifurcatum - o felce staghorn - è un'epifita (una pianta che utilizza altre piante come supporto) originaria delle foreste equatoriali della Nuova Guinea e dell'Australia. Adattato alla sua vita nomade, permettendogli di sentirsi a suo agio anche nei paesaggi urbani europei, il progetto consiste in un kit fai da te che permette di appendere facilmente la pianta su vari supporti.
La Bromelia tillandsia è un'epifita originaria del Centro America. Popolare in Europa, perché facile da coltivare in vaso. Presentato sotto forma di installazione, questo progetto rende omaggio alla storia e al simbolismo di questa pianta, venerata per secoli dalle civiltà Maya, Azteca e Inca.
Grazie alle sue propaggini - organi utilizzati per la propagazione vegetativa - il Chlorophytum si diffonde molto rapidamente ed è molto popolare nelle abitazioni. Progettato per aiutare la pianta a conquistare il mondo, questo dispositivo scalabile si adatta al suo ciclo di vita assicurando alla sua colonia un orientamento ottimale verso la luce grazie ad un sistema rotante integrato.
Project_Gradus Scindapsus, by C. Delsart, G. Langlets, N. Tondeux_Beyond the Pot_Photo © Olly Cruise, studio d-o-t-s
Project_Morris Pimp, by G. Guestin, C. Mavet_Beyond the Pot_Photo © Olly Cruise, studio d-o-t-s
Project_Retrouver ses racines, by C. Henault, Z. Guevar-Baisier, A. Yezza_Beyond the Pot_Photo © Olly Cruise, studio d-o-t-s
Project_Sans titre, by P. Bourne-Madelenat, L. Doat-Tan Ham, M. Douilly_Beyond the Pot_Photo © Olly Cruise, studio d-o-t-s
z-2_Poster - Morris Pimp_Beyond the Pot_Photo © Olly Cruise, studio d-o-t-s
Project_1Fourreau, by S. Froidevaux, Y. Robette, N. Vinchon_Beyond the Pot_Photo © Olly Cruise, studio d-o-t-s
Project_Carnivore, et alors _, by A. Grethen, T. Laurent, L. Sprimont_Beyond the Pot_Photo © Olly Cruise, studio d-o-t-s