Trasformazioni architettoniche nel tessuto urbano consolidato a Milano, nella cerchia definita dall'espansione che si è sviluppata a partire dal tardo Ottocento: fra via Piave e via Kramer, in prossimità di Porta Venezia, il tessuto urbano si presenta in maniera stratificata, nella contiguità di edificazioni residenziali e di edifici destinati ad attività produttive, a deposito o a garage, per i quali si manifesta un certo tasso di dismissione. Una zona, quindi, in cui i processi di sostituzione edilizia si sono accumulati nel corso del tempo. Il progetto interviene all'interno di questo tessuto stratificato e composito, introducendo strategie complementari nella realizzazione di due edifici in prossimità l'uno all'altro, per complessivi 15 appartamenti con parcheggi collegati al livello seminterrato: un intervento di nuova costruzione - in sostituzione di un'officina dismessa - si eleva per 7 piani, secondo un volume articolato; un intervento di trasformazione per un garage in disuso, con caratteristica volta a botte, che diviene residenza, mantenendo riconoscibile la sagoma.
Per l'edificio a maggior altezza, i tagli degli alloggi variano da abitazioni di modeste dimensioni ad abitazioni ai livelli superiori che occupano l'intera superficie di piano e all'attico a due livelli, dalle emergenti linee oblique che sezionano il volume. Il progetto compone un volume articolato e disseminato di accenti, che procede per addizioni e sottrazioni volumetriche: logge vetrate movimentano in aggetto l'edificio; logge d'angolo all'interno del filo di facciata forano e smaterializzano il volume, con una forte accentuazione di colore per la presenza di un rivestimento di listoni in legno che si dilata lungo pavimentazione, soffitto e pareti. La continuità del volume si interrompe e compaiono terrazze ai livelli superiori decorate con elementi vegetali, come elementi vegetali attorniano il perimetro dell'edificio. I prospetti intersecano differenze, come mezzo compositivo, legando coloriture e materiali al sistema volumetrico: il rivestimento in pietra piasentina, screziata e dai toni morbidi di grigio, fornisce un prezioso fondale in cui si uniscono rilievo e nobilitazione; fasce orizzontali e verticali bianche segnano gli aggetti delle logge e compongono un intreccio geometrico che esalta la lettura per accenti dell'edificio.
La trasformazione dell'edificio con volta a botte si conduce mettendo in risalto l'andamento della copertura: gli alloggi si susseguono come sezioni trasversali dell'edificio, elevandosi su più livelli. La luce zenitale diviene protagonista assoluta: si aprono lucernari e finestre a raso falda, gli alloggi si apprezzano nella sovrapposizione degli ambienti in senso verticale, con una relazione pulsante con la copertura, attraverso le terrazze che si determinano al livello intermedio e si pongono a prolungamento degli alloggi in senso orizzontale, incrociando qualità luminose e riservatezza.
Francesco Pagliari
Luogo: Milano
Committente: Piave 12
Anno di Realizzazione: 2014
Superficie Costruita: 3.705 m2
Costo: 5.000.000 Euro
Architetti: LPzR architetti associati − Gabriele Pranzo-Zaccaria e Federico Reyneri
Design Team: LPzR architetti associati − Gabriele Pranzo-Zaccaria, Federico Reyneri, Camelia Stefan
Direzione artistica: LPzR architetti associati − Gabriele Pranzo-Zaccaria
Impresa di Costruzione: Cile
Consulenti
Strutture: Fvprogetti − Filippo Valaperta
Impianti: Italprogetti − Fabio Spinoni
Fotografie: © Carola Merello
LPzR
LPzR è stato costituito come studio associato per unire le esperienze professionali maturate nei diversi campi dell’architettura da ognuno dei tre soci fondatori: dalla progettazione urbanistica e architettonica fino al project management.
L’attività dello studio è caratterizzata dalla grande attenzione riservata alla qualità architettonica e tecnico-costruttiva. Il cliente che si rivolge a LPzR è esigente in termine di valore aggiunto: richiede un prodotto architettonico contemporaneo, di alto livello estetico e funzionale, con costi di realizzazione accessibili.
La capacità di controllare sia l’aspetto compositivo-creativo sia l’aspetto tecnico-economico ha permesso allo studio di realizzare numerosi interventi residenziali pubblicati sulle più note riviste di architettura nazionali e internazionali. La prestigiosa rivista olandese A10 nel numero di gennaio/febbraio 2010 annovera il progetto dello studio ERA3 tra i 22 edifici contemporanei milanesi di maggiore interesse architettonico, insieme a importanti realizzazioni dei migliori progettisti italiani.