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The Warburg Institute, un Rinascimento contemporaneo e architettonico

Una riqualificazione per portare avanti e aprire al pubblico un patrimonio inestimabile

Haworth Tompkins

The Warburg Institute, un Rinascimento contemporaneo e architettonico
Scritto da Redazione The Plan -

È una storia ormai secolare quella del Warburg Institute e della sua biblioteca, che potrebbe essere fatta risalire addirittura all’infanzia del suo fondatore, Aby Warburg; all’età, cioè, nella quale iniziò a scoprire il fascino dei libri. Passo dopo passo, fondò quella biblioteca che ancora oggi è il cuore dell’istituzione e che nel 1933, per scampare all’ascesa nazista – Warburg e la sua famiglia erano di origini ebree – venne trasferita con la sua mole di volumi e fotografie da Amburgo a Londra. Cambiò varie sedi fino al 1944, quando si stabilì e divenne parte dell’Università di Londra; da lì, poi, nel 1958, la collocazione all’interno del campus Bloomsbury dell’architetto Charles Holden.

Ed è qui che ora è iniziato un nuovo capitolo di tale centro di ricerca e studio della cultura umanistica e dell’arte, uno dei più prestigiosi e ambiti a livello internazionale: lo studio Haworth Tompkins ha infatti firmato il progetto di riqualificazione della struttura, che ha anche previsto la realizzazione di nuovi spazi aperti al pubblico. Ribattezzato Warburg Renaissance, il progetto è dunque al contempo un atto di fede nei confronti del passato e della tradizione custodita per decenni ma anche un’importante proiezione verso il futuro. Da una parte, dunque, un restauro rispettoso dell’esistente, dall’altra, la realizzazione di nuovi e ampi spazi che possano rendere sempre più fruibili i materiali e il patrimonio dell’istituto.

 

Hinrich Reemtsma Auditorium

The Warburg Institute, Haworth Tompkins © Hufton+Crow, courtesy of Haworth Tompkins and Warburg Institute

Tra i nuovi spazi, già pronto a rivestire il ruolo di nuovo cuore pulsante dell’istituto, è il Hinrich Reemtsma Auditorium, un auditorium, appunto, con 140 posti a sedere collocato a piano terra. Diversi lati dell’auditorium sono stati volutamente aperti verso l’esterno tramite ampie e alte vetrate, le quali, sia fisicamente sia simbolicamente, mettono in connessione i vari spazi della struttura e le sue varie epoche. Il passato, attraversando il presente dell’auditorium, ha cioè la possibilità di proiettarsi verso il futuro.

 

Kythera Gallery

The Warburg Institute, Haworth Tompkins © Hufton+Crow, courtesy of Haworth Tompkins and Warburg Institute

Un altro dei nuovi e più significativi spazi del Warburg Institute è la Kythera Gallery, una galleria d’arte dai toni delicati e assai luminosa pensata per ospitare, da una parte, le collezioni permanenti dell’istituto e, dall’altra, le mostre temporanee aperte al pubblico. La Kythera Gallery, posta tra l’ingresso principale e la sala di lettura, è stata concepita proprio come uno spazio flessibile, un hub dove sperimentare modalità di fruizione ibride, tra il fisico e il digitale, restando così in linea con l’anima e lo spirito innovativo e sperimentale del suo fondatore. Flessibilità che potrebbe voler dire anche trasformare la galleria in un’ala del nuovo auditorium, accentuando le potenzialità di entrambi.

 

Le parole degli architetti

The Warburg Institute, Haworth Tompkins © Hufton+Crow, courtesy of Haworth Tompkins and Warburg Institute

«Il Warburg Institute è uno dei più grandi tesori nascosti di Londra – ha sottolineato Elizabeth Flower, project architect di Haworth Tompkins –. Attraverso questo progetto ci siamo proposti di onorare l’eredità del suo architetto Charles Holden e del suo fondatore Aby Warburg, aprendo i suoi contenuti unici a un nuovo e grande pubblico. Il progetto ha dunque saputo trovare un equilibrio tra l’ammodernamento necessario di alcuni spazi e la necessità di custodire il passato. Si tratta dunque di una rinascita che consentirà di continuare a scoprire e a godere delle collezioni dell’istituto a molte generazioni future, senza tradire l’animo originario del luogo».

«È stato un grande privilegio lavorare al progetto Warburg, contribuendo a dare un nuovo futuro a questo edificio unico nel suo genere – ha aggiunto Graham Haworth, di Haworth Tompkins –; il percorso è stato lungo e a volte impegnativo, ma il risultato è la testimonianza di enormi sforzi collettivi volti a portare avanti l’eredità di Aby Warburg».

Location: London, UK
Architect: Haworth Tompkins
Client: The Warburg Institute, School of Advanced Study, University of London
Main Contractor: Quinn Heritage London
Project Manager: Artelia
Cost Consultant: Artelia
Building Control: Assent
Structural Engineers: Price & Myers
MEP / Services Engineer: Skelly & Couch
Acoustics: Gillieron Scott Acoustic Design
Fire Engineer: The Fire Surgery
Heritage Consultant: Alan Baxter
Completion: 2024
Total Area: 4,930 sqm

Photography by Hufton+Crow, courtesy of Haworth Tompkins and Warburg Institute

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