Il design parte dalle necessità di professionisti e pazienti
Dall’ascolto, dal dialogo e dall’approfondito confronto con i professionisti a cui è rivolto, accanto all’ospedale pediatrico di Philadelphia (Children’s Hospital of Philadelphia CHOP Research Institute) è nato The Hub for Clinical Collaboration, un luogo dedicato alla ricerca, alle attività di pianificazione e gestione della cura dei piccoli pazienti. Realizzata in Perelman Plaza su progetto di Perkins&Will, la sua torre vetrata di 18 piani è interamente collegata con gli spazi preesistenti della clinica, così da garantire allo staff medico facilità negli spostamenti e nell’integrazione delle attività di supporto alla cura, ma anche una maggior qualità del lavoro, a beneficio sia del personale sia dei pazienti e delle famiglie.
Per questo, ma anche nell’ottica di maggior attrattività nei confronti di giovani ricercatori e medici, alla base della progettazione c’è stato un lungo e approfondito lavoro di condivisione e di confronto, in modo tale da rendere l’architettura davvero al servizio delle necessità e delle esigenze di coloro che quotidianamente vivono all’interno dell’hub e della clinica; duemila persone circa tra medici, ricercatori, personale amministrativo. L’obiettivo dei progettisti, in altre parole, è stato quello di comprendere le necessità di tutti i team al servizio dei piccoli pazienti per poi anticiparne delle soluzioni architettoniche, così da rendere l’architettura davvero al servizio della cura.
Il primo passo per comprendere le esigenze del personale e delle sue abitudini quotidiane di lavoro è stato l’organizzazione di diversi workshop e incontri: progettisti, designer e ingegneri hanno potuto entrare in contatto diretto con la vita lavorativa all’interno del CHOP, approfondendo intimamente i ritmi e le necessità del personale medico, degli infermieri e di tutto lo staff. Gli specialisti, per esempio, sono soliti trascorre poco tempo all’interno dei propri uffici personali, impegnati perlopiù in visite, confronti con i colleghi, spostamenti da un reparto all’altro; dunque un atteggiamento assolutamente non sedentario. Per questo, la connessione tra i vari edifici e spazi è stata ottimizzata al massimo, come anche la creazione di ampi spazi comuni dotati di aree riservate dove ritirarsi per telefonate o discussioni private.
Un’altra delle necessità espresse dal personale è stata quella di una maggior quantità di luce naturale all’interno degli spazi e di una miglior apertura verso l’esterno: da qui, dunque, la scelta di ampie vetrate a tutta altezza. Le inclinazioni, le sporgenze e gli angoli ben visibili anche dall’esterno – l’effetto è sfaccettato – sono funzionali a regolare l’intensità della luce e l’incidenza dei raggi solari.
Il confronto e la collaborazione con il personale hanno portato a un hub, per così dire, performativo, in grado di unire funzionalità da un punto di vista lavorativo e benessere. La flessibilità degli spazi e il loro design ne sono un esempio: la possibilità di concentrazione e di focalizzazione è affiancata a quella di benessere e comfort, sia in spazi di ampie dimensioni sia in aree più tranquille. Inoltre, il progetto anticipa alcune necessità future del lavoro all’interno della clinica e della sua organizzazione, come potrebbe essere la variazione dovuta a una maggiore o minore incidenza del lavoro ibrido. Allo stesso modo, i progettisti hanno tenuto in considerazione la possibilità di ampliamento della struttura. The Hub for Clinical Collaboration permetterà un eventuale ampliamento del CHOP, garantendo continuità di cura dei pazienti e qualità del servizio.
Location: Philadelphia, USA
Architect: Perkins&Will
Completion: 2022
Client: Children’s Hospital of Philadelphia (CHOP)
Size: 565,000 SF
Photography by Halkin Mason Photography, courtesy of Perkins&Will