Un progetto voluto dall’artista Emanuele Gatto nelle sue campagne di Copertino
Una casa atelier per ritrovare il legame con la propria terra d’origine e con la natura del Salento: l’artista Emanuele Gatto, membro del collettivo Raum W47 e fondatore di Casetta Studio, è partito dal forte sentimento di riappropriazione delle proprie origini e delle proprie radici per commissionare la progettazione di un buon retiro estivo nelle campagne del Leccese, a Copertino. È così che è nata Terra Arsa, una residenza immersa nella natura della Puglia firmata dallo studio di Franco Maghenzani e Massimiliano Tarantino, FMA architettura e ingegneria.
Immersa in quello che un tempo era un rigoglioso uliveto, negli anni scorsi decimato dolorosamente dalla xylella, Terra Arsa è composta da due volumi puri e bianchissimi, uniti da un corridoio vetrato. Le finestre, talvolta anche in piccolissime fessure, sono uno degli elementi chiave del progetto, in grado di tenere in costante contatto l'interno e l'esterno, l'architettura e la natura ancora quasi incontaminata. È proprio grazie a tali aperture, infatti, che dai diversi ambienti della villa è possibile sentirsi in costante contatto e in armonia con le piante, gli arbusti, ma anche godersi il sole, la luce dell’alba e del tramonto. Poco distante, poi, Casetta Studio, un’antica costruzione del mondo rurale rinata nel segno dell’arte contemporanea.
Terra Arsa è dunque il luogo nel quale a lungo Emanuele Gatto ha desiderato di tornare, un luogo di riposo e, come detto, di riconnessione con la propria terra d’origine. Una delle sue caratteristiche, infatti, è quella di saper coniugare le esigenze dell’artista con quelle della natura: le luci, le ombre della terra e delle pietre, nonché la macchia mediterranea continuano a essere protagoniste di questo angolo del Salento. Oltre a tenere insieme, tramite il corridoio vetrato, le aree della casa adibite alla socialità con quelle più riservate, la casa atelier Terra Arsa è concepita, con una definizione dei progettisti, «una casa che guarda». I suoi volumi sono pensati per essere, grazie alle rispettive ampie aperture, cornici sul paesaggio: oltre alla vetrata affacciata sulla piscina, alcuni tagli orizzontali aprono la zona notte sulla campagna e due occhi-oblò i bagni gemelli.
«È una tipica abitazione mediterranea, dove la comprensione del rapporto con il luogo ha un ruolo centrale nella concezione e nella realizzazione dell’architettura», hanno spiegato gli architetti di FMA.
La zona giorno, concepita come unico grande spazio, e il giardino sono tenuti in connessione attraverso un portico, creando così un passaggio fluido e costante tra l’interno e l’esterno dell’abitazione. Le camere da letto, invece, sono incastonate nella terra: la loro peculiarità è data da un punto di osservazione orizzontale unico e conciliante il riposo.
Ma il legame con la natura non si limita alle trasparenze e dunque a una connessione visiva, ma riguarda anche i materiali scelti nel progetto: questi, come anche le cromie, insistono su una scelta minimale, sottolineando la geometria lineare dell’edificio e cercando una continuità visiva e tattile tra il paesaggio e l’architettura.
«L’idea guida del progetto è stata restituire un’eco delle forme tradizionali, con la semplificazione dei volumi, per esempio, o l’esclusione della formazione di balconi, e contestualmente privilegiando soluzioni sostenibili e bioclimatiche», hanno concluso gli architetti.
Location: Copertino, Lecce, Italy
Architect: FMA architettura e ingegneria
Client: Private
Completion: 2023
Area: 1,400 m2
Photography by Martina Loiola, courtesy of FMA architettura e ingegneria