Sospeso tra il fiume Tago e il castello di São Jorge
Sembra fluttuare sulle rive del Tago il terminal crociere di Lisbona progettato da Carrilho da Graça Arquitectos, nonostante le sue forme nette e geometriche. Lo sguardo non può non soffermarvisi e notarne l’intreccio di linee strutturali, eppure riesce anche ad attraversarlo fino a contemplare, da una parte, il grande fiume della capitale, dall’altra, le pendici delle colline circostanti e il quartiere dell’Alfama che sorge sotto l’imponente castello di São Jorge.
Realizzato come una struttura leggera e ritmata da pieni e vuoti, chiari e scuri, il padiglione può vantare un’immagine complessiva che non modifica il paesaggio e le diverse prospettive su di esso dai vari punti della città. Tutt’intorno è inoltre dotato di una passeggiata percorribile a piedi, che arriva fino alla copertura rendendola una sorta di piazza, un palcoscenico a cielo aperto dal profilo asimmetrico e ispirato ai flutti d’acqua sottostanti.
Si tratta di una struttura ricavata dalla demolizione di precedenti magazzini portuali, tanto da rappresentare una vera e propria opera di riqualificazione dell’area, ma anche un punto di accesso accogliente verso la città per chi arriva via nave. Particolare attenzione è stata data alle pareti sia esterne sia interne, per le quali è stata coinvolta Diasen, azienda specializzata in tecnologie per l’architettura sostenibili e improntate al benessere e al comfort, la quale ha a sua volta scelto tre diverse tipologie di intonaci termici, acustici e deumidificanti della linea Diathonite. Pur presentando caratteristiche specifiche e peculiari, tutte sono legate dalle capacità di soddisfare esigenze di benessere termico, risparmio energetico e comfort abitativo, così a casa come in più grandi strutture. Affinché il piano terra non sia né troppo freddo né troppo caldo a seconda delle stagioni, un primo accorgimento è partito dal garage interrato, dove per le pareti e il soffitto si è scelto l’intonaco leggero con sughero, calce e argilla Diathonite Evolution. Per le pareti esterne del piano terra si è invece optato per il macroporoso, deumidificante, antisalino e traspirante Diathonite Deumix+: tale materiale fa sì che l’umidità di risalita possa essere assorbita e rilasciata all’esterno, evitando problemi estetici e strutturali.
Infine, per tutte le pareti interne delle aree a maggior afflusso di viaggiatori, come il duty free e le zone di imbarco, si è puntato su Diathonite Acoustix+, che permette di assorbire fino al 70% delle onde sonore nonostante il suo spessore limitato, ma che proprio per questo è applicabile a parete, a soffitto e su superfici curve. Il progetto ha vinto anche premi internazionali, sia di architettura, sia come miglior porto europeo per navi da crociera.
DIASEN
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