Il campus e il liceo franco-tedesco di Buc sono una perfetta simbiosi tra preesistenza e innovazione
Crescere, studiare, sperimentare con le proprie mani le qualità dei materiali, creare legami a partire da una forte relazione con l’ambiente e con la rigogliosa natura di Buc: il rispetto della tradizione radicata in questa cittadina a poca distanza da Versailles rende il suo campus con liceo franco-tedesco ben riconoscibile per chi da sempre lo frequenta, ma la sua riqualificazione e il suo rinnovo l’hanno reso un edificio scolastico a tratti profondamente diverso dal precedente, innovativo e a misura di studente. Un luogo adatto a ogni età: si parte infatti dalla scuola primaria per poi arrivare alla secondaria, a disposizione delle quali vi sono una palestra, laboratori, auditorium, spazi interni e gradinate da condividere, ma anche spazi all’aperto o ibridi.
Lo studio tedesco (di Stoccarda) Behnisch Architekten, in collaborazione con il partner francese (di Versailles) Atelier 2A+, ha firmato e completato tale progetto in seguito alla vittoria di un bando di concorso internazionale indetto dalle autorità locali. L'obiettivo dell'iniziativa è stato fin dalle prime mosse – nel 2015 – quello di modernizzare, rendere più efficiente e sostenibile il precedente edificio risalente agli anni Ottanta del Novecento, ponendo al centro la valorizzazione del patrimonio naturale circostante caratterizzato da alti e maestosi alberi, delle risorse naturali e dei benefici dati dall’illuminazione solare. Ed è proprio in questo contesto che assumono un ruolo di primaria importanza funzionale, oltre che visiva, gli imponenti “ombrelli” protettivi posti all’intersezione tra spazi interni ed esterni all’ingresso centrale.
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Lungi dall’essere un campus bilingue votato alla sola trasmissione di sapere, il nuovo complesso integra parti preesistenti con due ali di nuova realizzazione, così da trasformarsi in un luogo da esperire con tutti e cinque i sensi da parte di un migliaio di studenti, vivace nelle forme e nei colori. Le due strutture di recente costruzione, la scuola primaria realizzata come un padiglione immerso nel parco e la palestra con parete da arrampicata, sono disposte in modo tale da fungere da cornice al giardino centrale, caratterizzato dalle alte strutture a ombrello protettive. Queste, infatti, che sembrano sbucare dal terreno come essenze vegetali, sono elementi parasole che individuano una zona di passaggio graduale dall’interno all’esterno, dando così la possibilità di utilizzare tale spazio intermedio per attività o feste d’istituto. La parte di copertura vera e propria, giocando con la trasparenza e le lamelle, assume una doppia funzione: da un lato di ombreggiatura, dall’altro di regolazione della luce naturale, persino di incidenza zenitale.
Come anticipato, la luce del sole è stata protagonista fin dai primi momenti della progettazione, con l’intento di sfruttarne i benefici anche nelle aree più interne.
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La positiva fusione tra preesistente e nuovo e la ricerca di una valorizzazione degli elementi naturali hanno portato a un largo ricorso al legno, ma anche alla predisposizione di ampie vetrate e di lucernari attraverso cui far penetrare la luce naturale. Sia in estate sia in inverno, la regolazione di quest’ultima è data dai sistemi parasole; mentre per la gestione del clima sono stati previsti sistemi di preraffreddamento e preriscaldamento.
L’ampio ricorso al legno, oltre che in varie zone a soffitto, è evidente anche nei laboratori, tanto nelle parti strutturali quanto negli arredi, nei banchi e nelle sedute, nelle librerie della biblioteca e nelle panche lungo i corridoi o nell’auditorium.
Un ambiente di apprendimento, dunque, inondato di luce e da conoscere con il proprio corpo.
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Location: Buc, France
Architect and lead contractor: Behnisch Architekten
Architect partner: Atelier 2A+
Client: Conseil départemental des Yvelines
Surface: 16.044 m² gross, 12.688 m² net
Completion: 2022
Photography by David Matthiessen, courtesy of Behnisch Architekten