La nuova sede direzionale e produttiva di Corima, azienda fornitrice di macchine e impianti per l’industria farmaceutica, riunisce in un unico polo spazi di rappresentanza, direzione, uffici tecnici di 2000 mq e officina di 3000 mq. Situato a Monteriggioni, al margine di una lottizzazione artigianale a sua volta inserita nel paesaggio collinare della provincia senese, l’edificio progettato da Riccardo Butini rifiuta l’anonimato e l’omologazione di cui spesso soffrono l’edilizia industriale e artigianale, confrontandosi con il contesto storico naturale circostante, del quale riprende e ripropone materiali e colori. L’edificio si presenta all’esterno come un volume di pietra compatto, una cortina muraria lungo la quale cesure verticali si aprono a tutta altezza incorniciando vetrate che lasciano intuire gli spazi interni a chi percorra la strada adiacente. Chiuso come una roccaforte, lo stabilimento dialoga con le mura fortificate di Monteriggioni, riproponendo con la pietra Santa Fiora utilizzata per le pareti ventilate esterne e per la pavimentazione le variazioni cromatiche caratteristiche del territorio e della tradizione costruttiva locale. La planimetria dell’edificio disegna una corte interna triangolare, parzialmente pavimentata, che costituisce il fulcro sul quale si affacciano uffici e percorsi interni, che da qui prendono luce attraverso i due nastri vetrati opportunamente schermati all’interno. Il disegno della corte vetrata è definito dai profili del Sistemacciaio in corten di Secco Sistemi, il cui ridotto spessore ha consentito di ridurre l’ingombro della struttura metallica, massimizzando di conseguenza l’apporto luminoso all’interno dell’edificio. Gli stessi profili, utilizzati sulle facciate esterne a incorniciare le fenditure verticali, riprendono con il colore brunito del metallo le cromie della terra rossa senese, costituendo un ulteriore elemento di dialogo con il paesaggio.
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