La sede centrale di Siemens in Medio Oriente si trova a Masdar, Abu Dhabi, e presenta un sistema di ombreggiamento realizzato a partire da un software di analisi parametrica che riprende i principi della selezione naturale, in cui vince chi si adatta meglio al contesto, ed elabora la migliore soluzione progettuale possibile.
L’edificio, certificato LEED Platinum, non è il frutto di un semplice “collage” di elementi eco-friendly come i pannelli fotovoltaici. In questo caso, si è raggiunto il primo posto in termini di performance ambientale su scala regionale grazie a un “pensare e agire sostenibile”. Questo approccio ha influenzato le scelte finali rispetto a forme, dimensioni e materiali.
L’elemento in cui tutto ciò risulta più visibile è la facciata, realizzata in alette di alluminio posizionate con grande perizia, così da non esporre direttamente le finestre ai raggi solari, consentendo al contempo il massimo apporto luminoso e la protezione della struttura dalle tempeste di sabbia. L’ispirazione è arrivata dall’osservazione delle fronde degli alberi, che rispondono al meglio a clima e contesto per catturare la luce. I componenti delle facciate potrebbero fare altrettanto se adattati all’ambiente circostante, andando tanto a sfruttare l’intenso irraggiamento locale quanto a ombreggiare l’architettura.
Sono serviti secoli alle foglie per evolvere le proprie forme e dimensioni e raggiungere questo obiettivo; in che modo questo stesso processo potrebbe essere adottabile in architettura, dando vita a una facciata in cui ogni componente è in perfetta sintonia con il contesto?
La progettazione deve essere fondata su un’analisi parametrica: in pratica, grazie a un algoritmo si potrebbe rispondere a importanti domande sui vari componenti di progetto. Gli architetti potrebbero, per esempio, chiedere al software la soluzione ottimale per proteggere la parte del prospetto rivolta a nord-ovest, riparandola dalle avversità climatiche. Il processo parametrico, essendo automatizzato, effettua i test di default e migliora di volta in volta le performance, andando a calibrare la soluzione sulla base di ciò che è stato appreso in precedenza. In questo modo si possono testare milioni di opzioni, comprese anche le leggere modifiche a un’interazione esistente, proprio come accade nel processo evolutivo in natura, effettuando però in pochi minuti ciò che accade di norma migliaia di anni.
È un’operazione di raffronto in cui vengono prese in considerazione solo le opzioni “più adatte”. La progettazione non ha seguito un’estetica predeterminata, ma ci si è affidati ai software anche nei primi step di elaborazione del progetto, facendo affidamento su queste analisi parametriche per pianificare forme e dimensioni dell’edificio.
Questo ha permesso di creare un’architettura semplice e chiara, realizzabile a buon prezzo e con forza lavoro locale, raggiungendo elevati livelli in materia di sostenibilità senza dover sostenere costi supplementari.
Sheppard Robson
Location: Abu Dhabi, United Arab Emirates
Client: ADFEC
Completion: 2014
Gross Floor Area: 22.800 m2
Architects: Sheppard Robson
Project Manager: Morganti
Main Contractor: Al Fara'a General Contracting Company
Consultants
Structural, M&E: Aecom
Photography: 1-7-10 © Nicole Luettecke, 2-3-14 © Paul McMullin, 4/6-8-9-11/13 © Hufton+Cro