School of Forestry & Environmental Studies, Università di Yale
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School of Forestry & Environmental Studies di Yale, un edificio foderato in legno di quercia rossa americana

Hopkins Architects

School of Forestry & Environmental Studies, Università di Yale
Scritto da Hopkins Architects -

Quando lo studio di architettura Hopkins Architects è stato convocato per il progetto del nuovo edificio della School of Forestry & Environmental Studies di Yale, Mike Taylor – responsabile del progetto – e Sir Michael Hopkins hanno colto l’occasione per dare un’occhiata alle planimetrie dell’università. L’intenzione era quella di vedere i disegni di importanti edifici come la galleria d’arte di Louis Kahn, ma mentre si trovavano lì i due hanno fatto una scoperta rivelatasi poi fondamentale per il mandato. ‘Ci siamo resi conto che l’università di Yale, che è a New Haven, nel Connecticut, ha le sue foreste nel New England,’ spiega Taylor.E' stato allora che abbiamo pensato a un edificio in muratura con un rivestimento ligneo – realizzato appunto con il legno delle foreste dell’università’. Il risultato finale è una struttura vivacizzata internamente dalla quercia rossa americana (American Red Oak), di cui sono rivestite le pareti e la scala che conduce al piano superiore: qui il calore del legno trasforma completamente uno spazio altrimenti algido. L’edificio, noto come Kroon Hall, sorge su un’area un tempo occupata da un trasandato cortile. ‘Ormai è un’impresa trovare una buona posizione’, osserva Taylor, ma questo terreno praticamente abbandonato era in perfetta sintonia con l’ambizione di realizzare un edificio per quanto possibile ecosostenibile. Il cliente voleva che rientrasse nella categoria LEED platinum, il livello più alto del sistema statunitense di classificazione dell’efficienza energetica (grosso modo equivalente al BREEAM). Non solo, voleva anche che fosse ‘carbon neutral’, cioè a impatto zero. Hopkins ha progettato uno degli edifici più verdi degli Stati Uniti adottando diversi approcci comuni nel Regno Unito ma insoliti per il clima estremo di New Haven, nel Connecticut, caratterizzato da estati molto calde e umide e da inverni gelidi, dove la ventilazione naturale è sufficiente solo nella piacevole, breve stagione primaverile e autunnale. Di qui la scelta di puntare sull’orientamento, un’elevata massa termica e un buon isolamento per ridurre al minimo il fabbisogno energetico. Il progetto sfrutta inoltre la luce naturale; la facciata esposta a sud consente l’accumulo termico in inverno, ma grazie a un sistema di schermatura è ben riparata dal caldo sole estivo. Allo scopo di mantenere il fabbisogno energetico il più basso possibile, in primavera e in autunno si può aprire una serie di finestre (un sistema di spie luminose rosse e verdi segnala quando è il momento giusto), mentre negli altri periodi dell’anno l’edificio sfrutta la ventilazione a dislocamento con recupero di calore.


Location: New Haven, Connecticut, USA
Completion: 2009
Gross Floor Area: 6.208 m2
Architects: Hopkins Architects
Photography: © Morley von Sternberg
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