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Riviera 107, un edificio proteso verso il litorale abruzzese

Il complesso residenziale a Pescara ripensa la tipologia della palazzina adriatica aprendosi sul mare

Giovanni Vaccarini Architetti

Riviera 107, un edificio proteso verso il litorale abruzzese
Scritto da Redazione The Plan -

Riviera 107, l’edificio residenziale progettato da Giovanni Vaccarini sul lungomare di Pescara, è una sorta di “trabocco urbano”, proteso verso il mare come le tradizionali strutture in legno utilizzate per la pesca che popolano la costa abruzzese. Il volume si presenta infatti con un prospetto frastagliato in cui i diversi livelli arretrano rispetto al filo stradale con aggetti di varie profondità, creando un sistema di sbalzi che definiscono ampie terrazze. La facciata verso est, interamente vetrata, è dunque pensata come una vera e propria sezione aperta, che collega visivamente gli ambienti interni con il litorale adriatico. Questa idea, che nasce dalla lunga ricerca di Vaccarini sulla profondità delle superfici, è la chiave con cui il progettista valorizza la tipologia edilizia della palazzina adriatica, reinterpretando la relazione tra gli interni, il paesaggio e lo spazio pubblico.

«La palazzina è la figurazione delle profonde trasformazioni avvenute nella città: non è un “palazzo”, non avendone la mole né il ruolo urbano, ma non è nemmeno un piccolo edificio mono o  bifamiliare, come appunto il villino. Si tratta di un ibrido, una deformazione che ha scardinato il consolidato rapporto tra tipologia edilizia e morfologia urbana proprio della città storica». - Giovanni Vaccarini

 

Pescara, una città americana in Italia

Riviera 107 - Giovanni Vaccarini Architetti © Massimo Crivellari, courtesy of Giovanni Vaccarini Architetti

Riviera 107 è un progetto residenziale concepito come un intervento di rigenerazione urbana, «un tassello della conurbazione diffusa del litorale adriatico», per usare le parole di Vaccarini stesso. L’architetto definisce Pescara «una città americana in Italia», secondo l’immagine descritta dallo scrittore Guido Piovene nel Viaggio in Italia, dove il capoluogo abruzzese viene descritto come una città lineare, nata dalla confluenza delle genti d’Abruzzo che dalla montagna si spostavano verso la costa in cerca di lavoro e di migliori condizioni di vita, per avverare il loro “sogno americano”. Così, nell’arco di poco tempo – è una città ancora relativamente giovane, con meno di cent’anni di vita – Pescara è diventata il polo economico della regione e del medio Adriatico. La crescita tumultuosa che la città ha conosciuto nel dopoguerra si riflette però in una composizione disomogenea del tessuto urbano, dove alle ville liberty o di ispirazione neoclassica si affiancano imponenti edifici multipiano e le cosiddette palazzine.

 

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Riviera 107, un edificio organizzato per fasce funzionali

Riviera 107 - Giovanni Vaccarini Architetti © Massimo Crivellari, courtesy of Giovanni Vaccarini Architetti

L’intervento firmato da Vaccarini parte dalla tipologia della palazzina, un volume isolato dove un blocco di distribuzione centrale serve due o più alloggi per piano, rafforzandone la relazione con lo spazio pubblico e introducendovi una logica distributiva per fasce funzionali. Il volume conta sette piani fuori terra, a cui si aggiunge l’interrato destinato alle autorimesse, e racchiude 13 appartamenti. L’ingresso all’edificio dialoga con l’intorno tramite uno spazio semipubblico definito da due pareti ortogonali tra loro e ricavato arretrando una porzione del fronte, come se il marciapiede si dilatasse all’interno dell’edificio e viceversa. A eccezione di un appartamento con giardino privato a piano terra, le unità abitative si trovano ai piani superiori, due per ogni livello.

Riviera 107 - Giovanni Vaccarini Architetti © Michele Boccia, courtesy of Giovanni Vaccarini Architetti

L’organizzazione per fasce funzionali prevede di collocare nella porzione anteriore di ciascun appartamento, quella affacciata su strada e rivolta verso il mare, il soggiorno, sul retro del quale si trovano i servizi (bagno, cucina e lavanderia), quindi le camere da letto e gli studi. A mano a mano che si percorre l’edificio in profondità, si passa dunque dagli spazi più legati alla dimensione collettiva, che si estendono sulle terrazze esterne, a quelli più privati. L’intradosso dei balconi, concepiti come vere e proprie stanze all’aria aperta, è caratterizzato da un rivestimento in ottone traforato che aggetta ulteriormente rispetto al piano di calpestio, acquisendo un ruolo sulla scena urbana.

 

La sostenibilità ambientale come principio cardine

Riviera 107 - Giovanni Vaccarini Architetti © Giovanni Vaccarini Architetti

L’edificio residenziale in viale della Riviera 107 a Pescara, coronato da un giardino pensile, è stato concepito secondo principi di bioarchitettura e di ecocompatibilità. Il progetto prevede l’utilizzo di legnami certificati FSC, materiali e finiture che seguono la metodologia LCA (Life Cycle Assessment), riciclabili, rinnovabili e quando possibile locali. Inoltre, l’involucro dell’edificio è stato disegnato con un criterio differente a seconda dell’esposizione. Sui fronti sud e nord, più sottoposti rispettivamente all’azione del sole estivo e a quella dei venti freddi invernali, si trovano aperture di piccole dimensioni, mentre la facciata a est, quella su strada, è completamente vetrata e protetta dal soleggiamento diretto grazie ai balconi sporgenti. Il prospetto ovest, infine, è segnato da finestre a tutta altezza e dotato di un aggetto di un metro e mezzo che lo rende permeabile al debole sole pomeridiano. Dal punto di vista impiantistico, una centrale energetica a zero emissioni di CO2 è supportata da un sistema di pompe di calore ad alta efficienza. La ventilazione meccanica controllata assicura il ricambio dell’aria in tutti gli ambienti e il sistema di gestione idrico integrato consente il recupero delle acque. Sulla veletta di coronamento dell’edificio è collocato un impianto fotovoltaico.

 

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Credits

Location: Pescara
Completion: January 2022
Site Area: 750 m2
Floor Area: 250 m2
Architect: Giovanni Vaccarini Architetti
Engineer: PROGER
Photography by Massimo Crivellari e Michele Boccia, courtesy of Giovanni Vaccarini Architetti

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