L'edificio preesistente, a due piani fuori terra e privo di elementi architettonici precipui e rilevanti, viene sottoposto ad un ampliamento con un volume d'indirizzo contemporaneo, che si aggiunge al volume preesistente a piano terreno, e ad un'opera di nuova conformazione nella pianta dei due livelli. Il corpo edilizio d'ampliamento consiste in un volume a geometria netta e regolare che aderisce al prospetto sud-ovest dell'edificio: si configura il nuovo spazio della zona cucina e pranzo, si introduce una zona di transizione fra interno ed esterno, protetta dall'aggetto della copertura, per prolungare la zona cucina e pranzo, ottenendo continuità visiva e concreta fra interno ed esterno, attraverso la parete vetrata a tutt'altezza. La copertura dell'ampliamento, a sua volta, si trasforma in terrazza praticabile con parapetti vetrati, accessibile dalla stanza da letto al livello superiore attraverso un loggiato chiuso e vetrato.
Il volume dell'ampliamento si presenta con un segno forte nel proporre il rivestimento in lastre di acciaio Cor-ten, in modo da definire una sorta di fascia densa per materia e colore, che caratterizza i prospetti del nuovo corpo edilizio e ne focalizza l'identità. Il rivestimento in lastre di Cor-ten si dilata anche a porzioni preesistenti dei prospetti a piano terreno, verso sud-est e nord-ovest, innescando trasformazioni nella conformazione delle facciate: il progetto si orienta ad un rapporto complesso fra preesistenza ed intervento contemporaneo, sollecitando una differente immagine dell'edificio, fra modificazioni, aggiunte, semplificazioni nella conformazione dell'edificio esistente. Il progetto constata un sovraccarico decorativo nelle facciate preesistenti, congegnato nell'accostamento di materiali, pietre e mattoni a vista, e nella moltiplicazione degli effetti di un decoro sovrabbondante, nella prevalenza dei mattoni a vista fra superfici di parete, lesene, pilastri e motivi decorativi. I prospetti vengono modificati: il rivestimento in acciaio Cor-ten marca la contemporaneità e diviene presenza visivamente dominante, ma non esclusiva; porzioni in pietra a vista vengono conservate e i settori in mattoni vengono sbiancati, introducendo differenti rapporti fra le densità di colore dei materiali.
Con l'ampliamento si coinvolgono ragioni per determinare un nuovo assetto degli spazi interni, ribadendo l'indicazione generale di progetto, che colloquia e trasforma, nel rapporto fra rinnovo e parziale conservazione. Lo spazio interno a piano terreno riflette le conseguenze dell'ampliamento, imponendo nuove suddivisioni: lo spazio slitta verso sud-ovest, consentendo di inserire elementi accessori (bagno e lavanderia) e di introdurre uno spazio per lo studio. La correlazione fra nuovo ed esistente apre termini di confronto, d'un certo interesse. La scala preesistente viene confermata per l'accesso al livello superiore, dove si dilata lo spazio per la stanza da letto e il bagno adiacente, sotto le travi che perdono l'immediatezza dell'apparenza lignea nel loro nuovo color bianco. La parete preesistente del soggiorno, che formava il confine con lo spazio dell'ingresso-loggiato chiuso, diviene una parete interna: si mantiene la sagoma della precedente finestra, priva di serramento ma con l'evidenza del davanzale, tracciando brani di colloquio complesso fra i differenti tempi dell'edificio.
Francesco Pagliari
Luogo: Ivrea, Torino
Committente: Privato
Anno di Realizzazione: 2014
Superficie Costruita: 170 m2
Architetti: Archisbang
Impresa di Costruzione: I.C.P.
Consulenti
Strutture: Roberto Perino
Impianto Termico-sanitario: Gianpiero Arnoni
Catasto: Bruno Bonato
Responsabile Sicurezza: Mauro Gaida)
Vetri: Attilio Biava
Fornitori
Serramenti: Atelier Italia-MInimal Windows
Serramenti in legno: falegnameria Serafin
Porta d’Ingresso: Dierre
Vetri: Glass6-Vetreria Biava
Acciaio Corten: Ma-Bo+Copperture Faraone
Marmi e Pietre: Boerio marmi
Cartongesso: Knauf
Intonaci: Fassa
Termosifoni: Irsap
Vasca e Sanitari: Agape
Ventilatori: Boffi
Accessori e Rubinetterie: Cea
Cucina: Ravera mobili
Mobili: Atelier verde
Fotografie: © Fabio Santina
Archisbang
Realtà torinese, Archisbang si occupa di progettazione di edifici ex novo, ristrutturazioni, ampliamenti e interior design con l’obiettivo di coniugare forza concettuale a concretezza realizzativa.
Indipendentemente dall'entità dell'intervento, ogni progetto è frutto della ricerca condotta sull'interazione tra contesto, vincoli edilizi ed aspettative della committenza da un lato, e l'interpretazione dello spazio dell'abitare dall'altro. L'ipotesi concettuale si traduce in un lavoro sulla distribuzione spaziale e uno studio meticoloso del dettaglio.
L'approccio progettuale vede una prima fase di analisi interpretativa di programma e contesto per la definizione delle esigenze progettuali attraverso uno scambio dialettico con la committenza. Tracciate le linee guida, lo studio procede elaborando il concept come “risposta” forte e sintetica alle problematiche. Il concept diventa il principio ordinatore di tutte le scelte successive che porteranno alla definizione del progetto. Lo studio segue il progetto in tutti i suoi step, fornendo un servizio di consulenza continua che viene costantemente aggiornata in base alle evoluzioni in corso e accompagnata nella scelta delle finiture e dell’arredamento.
Archisbang si occupa della redazione delle pratiche edilizie e dei contatti con gli organi di amministrazione pubblica, riserva un’attenzione particolare alla progettazione esecutiva affiancata ad un’attenta direzione lavori, mentre si appoggia ad una rete di professionisti di fiducia per quanto riguarda gli aspetti tecnico-ingegneristici legati al progetto; questo permette allo studio di avere il pieno controllo di esso fornendo un servizio completo.
Attualmente lo studio e’ composto da tre soci ed un collaboratore.