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Residenze Area Ex Neri, una nuova quinta urbana per Faenza

Alessandro Bucci Architetti

Residenze Area Ex Neri, una nuova quinta urbana per Faenza
Scritto da Caterina Testa -

Alessandro Bucci Architetti riprogetta un vecchio comparto industriale di Faenza trasformandolo in un quartiere contemporaneo dal forte carattere materico che restituisce alla comunità un'area prima inaccessibile, dotandola di nuove abitazioni, negozi, servizi e uffici.

Faenza è una piccola città della provincia romagnola attraversata dal tracciato della via Emilia e al bordo tra collina e pianura. Da sud a nord, la linea pedemontana, la via Emilia, la ferrovia e l’autostrada definiscono un sistema di parallele che organizza la trama urbana e scandisce le diverse parti di città; a nord del centro, oltre la ferrovia, si è sviluppata fin dall’inizio del Novecento l’area industriale della città con i grandi lotti produttivi che digradano verso la pianura agricola.

Le distillerie Neri hanno occupato con il loro stabilimento una delle principali aree poi dismesse alle porte del centro storico della città. A partire dal 2010 si è avviato un processo di riqualificazione che ha portato alla sostituzione del vecchio comparto industriale con un nuovo quartiere di abitazioni, negozi, servizi, uffici: un macro intervento che ha ridefinito un’ampia parte di città, collegata al centro da una rete di piste ciclabili e da un servizio di trasporto pubblico che connette il centro cittadino con un ampio parcheggio di interscambio.

A innescare la riqualificazione di quasi 13 ettari è stata l’iniziativa di un importante operatore commerciale italiano che ha acquisito l’area per svilupparvi la sua area di vendita, diventando poi di fatto unico attore dell’intero comparto: l’epicentro commerciale del quartiere è diventato a tutti gli effetti il motore trainante dell’operazione.

Lo studio di Alessandro Bucci Architetti ha curato la progettazione delle residenze, realizzate in più fasi. Il carattere urbano dell’intervento, testimoniato dalla straordinaria diversità funzionale del programma, è ribadito dalle scelte architettoniche dei volumi residenziali. Diversamente dalla maggior parte dei nuovi interventi residenziali ai margini delle città dove il volume si allontana dalla strada, qui l’edificio torna a delimitare e a definire lo spazio pubblico con la stessa relazione tra pieni e vuoti che ritroviamo nella città storica.

La successione di volumi architettonici lungo via della Costituzione sono leggibili come un’unica aggregazione urbana che definisce il fronte dell’intervento verso la città, una quinta che introduce e dà accesso al resto del quartiere. La continuità del fronte si interrompe solamente in corrispondenza dei percorsi di collegamento che permettono di raggiungere la galleria commerciale e fungono da portici pedonali coperti. Le attività commerciali, di servizio e direzionali che occupano il piano terra evocano la stessa esperienza di ogni città storica italiana.

Ad accentuare la dinamicità dei prospetti, sia l’attacco a terra sia la linea di gronda risultano composte da spezzate a pendenze diverse. La composizione delle facciate, dominate da una connotazione materica, riflette sul fronte pubblico la straordinaria varietà distributiva interna con un codice flessibile e variabile. Le aperture che interrompono la superficie in mattoni sono disposte per soddisfare al meglio le necessità funzionali dei singoli alloggi e si articolano in tre diversi tipi: la loggia a sbalzo, quella rientrante e la finestra semplice a tutta altezza.

La matericità e la concretezza del mattone facciavista si alterna ai pannelli in alluminio verniciato che costituiscono gli elementi di oscuramento delle finestre, le pareti delle logge a sbalzo, i parapetti, le coperture e sottolineano l’orizzontalità del basamento commerciale. L’alternanza quasi casuale di mattoni, alluminio e vetro restituisce una visione d’insieme omogenea dei fronti, ma mai ripetitiva. 

La logica compositiva delle facciate rispecchia quella distributiva interna: su più di quaranta appartamenti realizzati, i progettisti sono stati in grado di prevedere un’elevata differenziazione pur nel rispetto dell’economia costruttiva dell’edificio. La varietà residenziale è stata possibile grazie a combinazione di tagli degli appartamenti, composizione interna dei vani, collocazione degli spazi esterni, metrature e affacci in grado di abbracciare il centro cittadino oltre la ferrovia o la pianura verso nord. Tale differenziazione ha reso possibile soddisfare una clientela vasta e variegata con un’offerta economicamente contenuta e straordinariamente contemporanea per una piccola città di provincia.

Il successo dell’operazione si è dimostrato duplice: da un punto di vista commerciale, le residenze sono state vendute prima del termine del cantiere, da un punto di vista urbano, un’area prima inaccessibile, di nessun valore architettonico, è stata restituita alla città di Faenza, insieme a nuovi servizi e a un nuovo affaccio verso la campagna.

Architect: Alessandro Bucci Architetti
Location: Faenza, Italy
Year: 2020
Photography by © Pietro Savorelli 
courtesy of Alessandro Bucci Architetti

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