Progetto BAL Buone Azioni per Librino
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Progetto BAL Buone Azioni per Librino

Progetto BAL

Progetto BAL Buone Azioni per Librino
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Le nostre periferie, nate da una mera sommatoria di elementi, sono diventate la parte più fragile delle nostre città. Le periferie italiane appaiono al primo sguardo, brutte o anonime e l’anonimato urbano a volte, risulta più delittuoso del degrado.
Il gruppo G124 promosso dal Sen. Arch. Renzo Piano che si occupa delle periferie “la città del futuro, la città
che sarà” è partito da qui, dal peccato originale che ha depauperato il nostro territorio.
Il lavoro che presentiamo parte proprio dal progetto G124 e trova la sua realizzazione nel quartiere di Librino a Catania in cui l’utopia dell’Arch. KenzoTange è diventata una triste realtà di degrado e malessere sociale. A Librino dove i bambini giocano tra le macerie di un teatro abbandonato, dove sono assenti luoghi di socializzazione nonché i servizi essenziali e dove la criminalità organizzata rappresenta a volte l’unica alternativa possibile per vivere, siamo inciampati nella bellezza. La bellezza inaspettata l’abbiamo trovata nella ricchezza di umanità: un gruppo di ostinati volontari (i Briganti) che sottrae alla malavita organizzata i più piccoli avviandoli al rugby all’interno dell’area sportiva S.Teodoro ed ancora, una coraggiosa preside che cerca di portare una normalità scolastica all’interno di una scuola, l’Istituto Comprensivo V.Brancati che ha l’aspetto di un carcere. L’area di intervento è quella di San Teodoro dove sono presenti appunto la palestra con l’area esterna in cui ci sono gli orti e il campo da gioco e la scuola Brancati. Siamo partiti da qui, da queste realtà vive e consolidate, che presidiano il quartiere per operare quel rammendo tra le parti capace di innescare un processo virtuoso di rigenerazione urbana. Attraverso il ricorso all’osservazione partecipata, ai focus group, alle interviste ad esercizi di co‐design, che hanno coinvolto più attori sociali ed istituzionali è stato possibile ricomporre aspettative, bisogni, paure di quanti vivono questa porzione del quartiere e nutrono ancora speranze di riqualificazione all’insegna di una fruizione aperta e regolamentata di spazi per lo sport e l’agricoltura sociale, naturalmente fruibili anche per gli studenti della Brancati e, più in generale, per l’intero quartiere. Dall’analisi dei bisogni è nato il progetto baL , ‐ “buone azioni per Librino”‐ , che nasce a sua volta dalla volontà di lasciare una traccia del “rammendo” sul territorio. Una traccia capace di parlare di varie realtà che insieme, perseguendo un obiettivo comune, hanno voluto dare prova che la collaborazione e la solidarietà sono gli strumenti più importanti per non cedere alla rassegnazione.
Lo sviluppo del progetto “baL” ha interessato l’ambito specifico del Campo “San Teodoro Liberato” e nella fattispecie gli spazi esterni dell’area, in quanto è stato identificato negli interlocutori il bisogno primario di strutturare questo luogo come il primo vero e proprio spazio pubblico attrezzato del quartiere.
Le azioni che compongono il progetto sono:
1. Messa in sicurezza dell’area ed in particolare della scarpata esistente, realizzazione degli impianti per la regimentazione delle acque meteoriche e delle predisposizioni dell’ impianto elettrico di illuminazione ed idrico per l’irrigazione dell’area.
2. Realizzazione degli accessi carrabile e pedonale all’area del campo e di un percorso pedonale sicuro capace di mettere in collegamento la scuola V. Brancati alla palestra San Teodoro fino ad arrivare all’area degli orti sociali. Un percorso ‐ circa 250 metri ‐ che non svolge la sola funzione di connessione ma che quasi come fosse una grande lavagna su cui disegnare, ospita un vero e proprio parco giochi a due dimensioni dove i bambini della Brancati e non soltanto, possano giocare riappropriandosi dello spazio pubblico. Un’opportunità progettuale che è stata condivisa con 25 giovani fra grafici, architetti, ingegneri e designer uniti in un workshop, nel quale sono stati progettati e poi realizzati 15 “ Giochi di Strada” con funzione sportiva, educativa ed interattiva. Un intervento di tipo ready made che si serve di strumenti a bassa tecnologia e di facile reperibilità. 3. Realizzazione della copertura del pergolato che fronteggia la palestra San Teodoro mediante l’utilizzo di teloni colorati che hanno creato uno spazio coperto e vivo capace di ospitare giochi e sedute.
4. Implementazione degli orti sociali già presenti e realizzazione di nuovi orti didattici utili a favorire
un scambio intergenerazionale di saperi tra i piccoli alunni della scuola e gli ortolani già attivi nell’area.
5. Piantumazione nell’area di oltre 30 specie tra alberi e arbusti autoctoni riconducibili alla macchia
mediterranea (intervento in fase di realizzazione)
Il progetto è stato concretizzato tramite una operazione di Crowdfunding “locale” estesa alla città di Catania, attraverso la quale è stato possibile costruire un “patto collaborativo” tra amministrazione, piccole e grandi imprese, artigiani, associazioni di categoria, università e mondo della ricerca e cittadini. Il progetto baL rappresenta il primo tassello di un percorso più ampio di rigenerazione urbana partecipata attivato nel quartiere di Librino.
Nell’anno 2014, il gruppo G124 ha svolto un ruolo essenziale nella costruzione di un vero e proprio processo di “Governance collaborativa”, riuscendo ad intercettare tutte quelle parti sociali interessate al raggiungimento degli obiettivi condivisi costruiti con la cittadinanza.
Il Progetto di “Rammendo” si è posto come obiettivo centrale proprio il riavvicinamento tra le parti sociali, identificando in questo il punto di partenza di un percorso di ricostruzione di una identità, essenziale ad innescare un vero e proprio processo di rigenerazione urbana. Un modus operandi che partendo dalla individuazione dei bisogni e delle esigenze dei cittadini, ha permesso di costruire obiettivi condivisi responsabilizzando tutti gli attori coinvolti e superando così divisioni e settorializzazioni, da sempre importante limite dei processi di progettazione partecipata.

Progetto BAL
ROBERTO CORBIA urbanista e partner dello Studio Insiti si occupa di pianificazione territoriale, architettura del paesaggio e di politiche urbane. Nel 2014 ha fatto parte di G124.
ROBERTA PASTORE architetto e partner della Società Runa Progettazione e dello Studio Insiti, collabora come designer con Lab 23.Nel 2013 inserita nella Top 10 Young Italian Architects da New Italian Blood. Nel 2014 ha fatto parte di G124.
GIORGIO LABORATORE Lavora come designer freelance occupandosi di product e interior design, collabora con il Politecncico di Milano e l'accademia Abadir di Catania.
CARLO COLLOCA insegna Analisi sociologica e metodi per la progettazione del territorio presso l’Univ. Studi di Catania. È Segretario Nazionale del Consiglio Scientifico dei Sociologia del Territorio dell’Associazione Italiana di Sociologia.
LUCIA CHIARA BORZÌ è una giornalista pubblicista esperta in comunicazione e linguaggio dei social media. Si occupa di giornalismo d'inchiesta, giornalismo sociale ed economico.

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