Il Premio Internazionale di Architettura Sostenibile Fassa Bortolo, ideato e promosso dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara e da Fassa Bortolo, nasce con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sul rapporto tra processo edilizio e qualità dell’habitat attraverso il perseguimento della compatibilità tra produttività economica, tutela delle risorse e qualità dell’ambiente, al fine di promuovere un sistema di sviluppo del settore edilizio più sostenibile di quello attuale. Giunto nel 2015 alla sua undicesima edizione, il premio ha visto la candidatura di 100 progetti provenienti da 23 paesi, sottoposti alla giuria composta da Thomas Herzog (presidente), Philippe Samyn e Muck Petzet, affiancati dai docenti Luca Emanueli e Gianluca Frediani (segretario).
Vincitore della Medaglia d’Oro è risultato Onomichi U2, recupero funzionale di un magazzino nell’area portuale di Onomichi, nella prefettura di Hiroshima. Il progetto di Suppose Design Office recupera la struttura integrandola con nuovi manufatti, e restituisce alla città un edificio e uno spazio urbano arricchiti di nuove funzioni d’uso e di nuova vitalità, capaci di generare un legame identitario con il contesto. Destinato a ospitare funzioni ricettive per residenti e turisti, il progetto raggiunge elevati standard di illuminamento naturale, comfort microclimatico, articolazione degli spazi e integrazione fra interno ed esterno, e prefigura una modalità d’intervento ripetibile per il recupero dei tanti edifici simili presenti sul territorio.
Due i progetti premiati con la Medaglia d’Argento: la scuola secondaria del villaggio cambogiano di Roong a cura di ASF - Architetti Senza Frontiere Italia ONLUS, e Casa DCS, recupero residenziale realizzato a Ragusa di Giuseppe Gurrieri e Valentina Giampiccolo.
Il progetto di ASF valorizza materiali tradizionali come il mattone di terra cruda e il bambù e sperimenta nuove soluzioni e processi costruttivi, in un edificio improntato alla semplicità costruttiva e alla fattibilità tecnica da parte di manodopera locale non specializzata. L’intervento a Ragusa di Gurrieri e Giampiccolo reinterpreta il tema dell’articolazione spaziale e della complessità delle relazioni della città storica, realizzando un’abitazione funzionale, in grado di rispondere alle esigenze microclimatiche locali. Il progetto denota capacità nel gestire il rapporto fra l’esistente, che viene rispettato, e il nuovo, strumento funzionale al completamento e alla valorizzazione delle preesistenze.
La giuria ha infine assegnato menzioni d’onore al complesso scolastico Malaa di Nairobi, progettato da Susanne Gampfer e Stefan Kroetsch con gli studenti della TU di Monaco e dell’Univeristà di Scienze Applicate di Augsburg, al progetto Termas Geométricas, realizzato all’interno del Villarrica National Park in Cile da Germán del Sol, alla Fondazione Elisabeth e Helmut Uhl realizzata a Laives (Bolzano) da Modostudio, al Centro di educazione ambientale dei monti Krkonoše progettato da Petr Hájek a Vrchlabi (Repubblica Ceca), al Centro pediatrico a Port Sudan di Tamassociati, e al progetto Rifugio II di Wim Goes Architectuur, realizzato in Belgio.
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