Al passo alpino del Brennero, in prossimità del luogo ove sorgeva la barriera autostradale per i controlli di frontiera fra Italia ed Austria, si è inaugurato in giugno l'edificio che ospita il Plessi Museum, un'architettura a funzione polivalente di grande evidenza lungo il tracciato autostradale. La struttura architettonica si pone l'obiettivo di attrarre l'attenzione, di offrire un luogo da frequentare e in cui soffermarsi, proponendo ai viaggiatori di compiere un'esperienza a più valenze: luogo di sosta, certamente, luogo in cui prendere un momento di riposo e di ristoro durante i trasferimenti autostradali, luogo in cui sia possibile una visione ravvicinata al mondo dell'arte e ad opere di Fabrizio Plessi, artista di grande rinomanza, che ha progettato l'allestimento espositivo ed elementi della sistemazione interna. Il tempo che prima dell'operatività degli accordi di Schengen (1995) si doveva trascorrere nell'attesa del passaggio alla frontiera internazionale si potrà così trasformare in un tempo in cui apprezzare conoscenze ed approfondire esperienze, rilassandosi e godendo di una pausa nell'immersione nel paesaggio alpino. L'edificio, a pianta rettangolare, mostra una combinazione di materiali e forme che con eleganza ne consente riconoscibilità e memoria: la copertura dalla seducente conformazione ad ala, rastremata e rivestita in lamiere metalliche, si distende su pareti vetrate che rendono trasparente gran parte del perimetro, concentrando luminosità sulle zone interne e aprendo rilevanti visuali paesaggistiche. Agli angoli dell'edificio e lungo il prospetto nord, i materiali dell'architettura operano per densità ed opacità, rendendo prevalente un carattere vigoroso, di gravità e radicamento per l'edificio, come un antico basamento: i blocchi in cemento sono rivestiti in lastre di pietra con finitura grezza a spacco, riecheggiando l'ambiente roccioso, con funzioni utilitarie (i servizi igienici che affiancano l'ingresso vetrato nel prospetto sud; la zona di servizio per l'area della caffetteria lungo il lato nord).
All'interno, l'architettura diviene coniugazione fluida di arte, atmosfere, colori, incentrandosi sulla sala espositiva, luogo in cui conoscere, percorrere spazi luminescenti, percepire sensazioni multiple governate dall'arte. La sala, leggermente ribassata e attorniata da un ambulacro, è luogo di concentrazione e nello stesso tempo di accelerazioni dinamiche: lo spazio si estende in verticale, a doppia altezza (12,90 ml). Qui è allestita la grande installazione-scultura di Fabrizio Plessi, realizzata in occasione dell'Esposizione Universale di Hannover nel 2000 ed acquisita dalla Società Autostrada del Brennero SpA: simboleggiare le province di Trento, Bolzano, Innsbruck, con tre elementi di forte rilevanza materica e geometrica, che si uniscono e collegano, nel segno dell'acqua, in riferimento a ghiacciai, torrenti, laghi. Natura e cultura per un territorio che è luogo degli scambi; natura e cultura per una sperimentazione museale in un luogo dei transiti, di lunga ascendenza storica; accanto all'ingresso, contenitori verticali in acciaio Cor-ten sintetizzano l'idea di foresta, conservando forme vegetali; al lato opposto della sala, sui grandi tavoli, che accompagnano la transizione alla zona della caffetteria, si dispongono narrazioni e concatenazioni progettuali e d'arte, sintesi degli elementi di natura, l'interpretazione espressiva e la cultura, nella metamorfosi delle cose. L'area di ristoro, la caffetteria, appartiene alla medesima concezione: grandi elementi-contenitori in acciaio Cor-ten, i tavoli e le panche (progettati da Fabrizio Plessi), segnati da linee di luce dai bagliori azzurri, richiamo fluido e cangiante all'acqua che muta di stato, all'acqua che è concetto chiave di alcune opere dell'artista. Al piano superiore, lo spazio per convegni, conferenze, studio forma una sorta di balconata sulla complessità di forme e simboli che si annodano e ricompongono nella sala espositiva a piano terreno.
Francesco Pagliari
Luogo: Passo del Brennero, Bolzano
Committente: Autostrada del Brennero
Anno di Realizzazione: 2013
Superficie costruita: 13.000 m2
Progettista: Carlo Costa - Autostrada del Brennero
Fotografie: © Oskar Da Riz
Carlo Costa
Classe 1965, laureato in Ingegneria civile (indirizzo trasporti) presso l’Università di Bologna, Costa è Direttore tecnico generale, amministratore di diverse società, componente di commissione del settore ed Ingegnere capo dell’Autostrada del Brennero SpA dal 2011. Progettista civile e trasportista, direttore dei lavori, coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione e collaudatore, vanta una significativa esperienza nell’ambito della costruzione e del risanamento e della gestione di opere civile, stradali, viadotti, tunnel ed impianti tecnologici. Ha coordinato, in qualità di responsabile, progetti europei come Corvette (COoRdination and Validation of the dEployment of advanced Transport TElematic system – 2001-2006) e Easyway (2007-2009). È autore di articoli scientifici nel settore stradale e dei trasporti e conferenziere, sui temi delle infrastrutture, presso congressi di carattere tecnico a livello nazionale ed internazionale.