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Pinwheel Shelter, un origami tra i monti e i ghiacci

Un nuovo bivacco nascosto tra le cime della Alta Valle di Susa, dedicato a Stefano Berrone

EX.

Pinwheel Shelter, un origami tra i monti e i ghiacci
Scritto da Redazione The Plan -

A tratti assomiglia a un origami, ma anche a una piccola e discreta tenda in legno e alluminio con tetto a falde che sembra volersi mimetizzare nel contesto montano: il bivacco Pinwheel Shelter, firmato dallo studio EX di Andrea Cassi e Michele Versaci e intitolato alla memoria di Stefano Berrone, si trova a quasi tremila metri d’altitudine in Alta Valle di Susa, alla base del pendio che porta alla cima del Vallonetto, ed è stato progettato a partire da un approfondito studio dell’esposizione e della direzione del vento. Ed è proprio da qui che ne deriva la sua forma sfaccettata, simile appunto a quella di un origami rigido, che permette così un dialogo continuo e discreto con l’ambiente montano circostante, con la morfologia del territorio e con il clima. Ma questa struttura lignea prefabbricata e reversibile, oltre alla concreta funzione di riparo per alpinisti ed escursionisti, ha anche un obiettivo, per così dire, di ricerca: investigare la relazione tra un manufatto artificiale con l’ambiente naturale e, al contempo, il suo impatto nel corso del tempo e con gli agenti atmosferici. Per tutte queste ragioni e con tali presupposti, il bivacco è stato progettato seguendo tre valori e principi chiave: reversibilità e leggerezza, architettura e paesaggio, creazione di un luogo di incontro.

Pinwheel Shelter, che come anticipato si trova nel vallone del Seguret tra i Comuni di Oulx e Bardonecchia, è di importanza fondamentale anche come tappa nei percorsi d’alta quota, specie in una zona con frequenti e repentine variazioni metereologiche, rappresentando un punto intermedio importante nella riduzione della distanza tra gli altri bivacchi presenti e le valli di Oulx e Bardonecchia e una tappa in più nella traversata del massiccio degli Ambin. In definitiva, il nuovo bivacco progettato da EX permette di avere un percorso alternativo sulla dorsale tra la val Fredda e il vallone del Seguret con tappa intermedia, più breve rispetto all’attuale tra Rochemolles e il bivacco Sigot.

Pinwheel Shelter, EX. © Tomaso Clavarino, courtesy of EX.

Costruire con il paesaggio

Come anticipato, il progetto di Andrea Cassi e Michele Versaci, già architetti del bivacco Corradini, ha seguito tre principi chiave. Il primo ha riguardato la totale reversibilità e la leggerezza della struttura, poco invasiva rispetto all’ambiente. Il guscio strutturale è stato dunque realizzato in pannelli CLT (Cross Laminated Timber), guscio che è stato appoggiato su una base in acciaio. Si è trattato di un sistema a secco che si è riuscito a montare in pochi giorni e che sarà smontabile altrettanto velocemente.

Già da questi primi elementi è possibile capire quanto la mano degli architetti sia stata condotta dalla natura e della montagna tutto intorno: il paesaggio, non a caso, è fruibile da tutti gli angoli del bivacco, grazie a quattro aperture triangolari in copertura. Lo stesso approccio “gentile” è stato adottato nella realizzazione dell’involucro in alluminio, capace di dialogare così con la luce e con le tonalità montane e di far riflettere le cime innevate.

Pinwheel Shelter è stato pensato, oltre che come rifugio in senso stretto, anche come luogo di incontro e di socializzazione: per questo l’organizzazione interna è di tipo radiale, con i letti disposti intorno a un vano centrale, come fosse una sorta di focolare. Una delle peculiarità di questa tenda è la sua altezza ridotta, tanto che gli alpinisti sono chiamati ad abbassarsi per entrare, restando seduti o in ginocchio. La struttura, nel suo complesso, e l’organizzazione interna ha permesso di guadagnare spazio per più posti letto – dieci in totale – senza però aumentare lo spazio costruito e soprattutto l’altezza della struttura. Il punto più alto, ovvero il vertice della copertura, è di 2,80 metri, assicurando così una totale integrazione e mimesi con il territorio.

Pinwheel Shelter, EX. © Tomaso Clavarino, courtesy of EX.

Il bivacco in memoria di Stefano Berrone

Pinwheel Shelter è stato intitolato, grazie alla collaborazione con la sua famiglia e al suo gruppo ABC, alla memoria di Stefano Berrone, imprenditore 40enne e appassionato di montagna che ha perso la vita nel 2022 mentre faceva parapendio sul versante della Val Chisone. Era molto noto in Valle, gestore di diversi locali del gruppo ABC tra cui il famoso chalet Mollino sulle piste.

 

Location: Vallone del Seguret, Italy
Architects: EX.
Completion: 2023

Photography by Tomaso Clavarino, courtesy of EX.

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