Il progetto, opera simbolo del Giubileo, ristabilisce la gerarchia storica tra la direttrice che collega Castel Sant’Angelo a San Pietro e la viabilità di circonvallazione dei bastioni
Per secoli un nodo urbano irrisolto, da decenni colonizzato dal traffico veicolare, Piazza Pia è rinata in occasione del Giubileo 2025, trasformandosi nell'area pedonale urbana più grande di Roma. Inaugurata lo scorso 23 dicembre, poche ore prima che Papa Francesco aprisse la Porta Santa, Piazza Pia è l’opera simbolo del Giubileo per eccellenza.
Il progetto si inserisce in un più ampio piano di riqualificazione e ammodernamento del patrimonio culturale della capitale e delle sue infrastrutture, in vista appunto dell'Anno Santo. L’intervento in Piazza Pia, ideato e progettato da VIA Ingegneria, nasce con l’obiettivo di rafforzare l’asse pedonale che collega Castel Sant’Angelo alla basilica di San Pietro, valorizzando così uno degli scorci più importanti e belli della capitale, a due passi dal Vaticano e dal Lungotevere.
In epoca medievale, dal piazzale compreso tra Castel Sant’Angelo e Borgo partiva una via porticata, lungo la quale i fedeli potevano raggiungere la basilica di San Pietro al riparo dalle intemperie. Già per il Giubileo del 1450, Papa Nicolò V progettò di realizzare una risistemazione dell’area, rimasta poi incompiuta.
In seguito, Papa Alessandro VI, predispose la demolizione di alcuni edifici del borgo medievale per realizzare una nuova via di accesso dei pellegrini alla cattedrale, via Alessandrina. Inaugurata per il Giubileo del 1500, prese il nome di Borgo Nuovo in contrapposizione all’altra direttrice principale che conduceva a San Pietro, Borgo Vecchio.
Dall’attuale Piazza Pia, allora chiamata piazza Castello o piazza di Borgo, partivano dunque tre strade: le due che portavano a San Pietro, convergenti a forma di cuneo, e quella che conduceva a Borgo Sant’Angelo. Tra Borgo Vecchio e Borgo Nuovo si sviluppava la Spina di Borgo, un isolato così denominato per la sua forma allungata, con la punta rivolta verso Castel Sant'Angelo e la base verso San Pietro.
Con la costruzione del colonnato marmoreo di Gian Lorenzo Bernini, nel Seicento, piazza San Pietro assunse essenzialmente l'aspetto che coserva tutt'oggi. Tuttavia, il raccordo tra la Spina e l’area corrispondente all’odierna Piazza Pia continuò a essere visto dai pontefici come oggetto di una possibile demolizione. Demolizione che venne realizzata soltanto nel 1936, all’indomani dei Patti Lateranensi, per far spazio a via della Conciliazione, la nuova grande direttrice che andò a collegare San Pietro a Castel Sant’Angelo.
Nel frattempo, tra il 1875 e il 1926, vennero costruiti i muraglioni destinati ad arginare il Tevere: il rapporto tra la città e il suo fiume venne modificato in maniera drastica e fu demolita la parte meridionale dei bastioni del Castello. Nel 1911, con l'inaugurazione di ponte Vittorio Emanuele II, la conformazione di Piazza Pia viene modellata a garanzia del traffico veicolare. Alla sistemazione della piazza, così come è rimasta fino al 2023, si arrivò in vista del Giubileo del 1950.
Il più recente capitolo della storia di Piazza Pia è rappresentato dalla sua rinascita, in occasione del Giubileo 2025: l’incrocio all’imbocco di via della Conciliazione è stato pedonalizzato grazie al prolungamento della galleria stradale di Lungotevere in Sassia, risalente ai lavori per il Giubileo del 2000. La rampa di imbocco al sottopasso è stata infatti arretrata fino agli archi del Passetto di Borgo, con l’eliminazione del semaforo su via della Conciliazione e, appunto, la completa pedonalizzazione di Piazza Pia.
In questo modo, è stata ristabilita la gerarchia storica tra la direttrice urbana principale, che va da Castel Sant’Angelo a San Pietro, e la viabilità di circonvallazione dei bastioni, mantenendo inalterato il passaggio al di sotto degli archi storici del Passetto di Borgo.
L'intervento ha previsto il rifacimento di tutta la pavimentazione dell'area e dei cigli stradali, la realizzazione di un nuovo impianto di pubblica illuminazione, la riqualificazione del sistema del verde e il potenziamento dei sistemi di accessibilità per le persone con ridotta mobilità.
Al centro della piazza, sono state introdotte due grandi fontane di forma circolare, che affiancano l’asse pedonale e incrementano ulteriormente la qualità dello spazio urbano. Sono state anche potenziate le connessioni, fisiche e visive, tra la piazza e i giardini dei Bastioni di Castel Sant’Angelo. Infine, la realizzazione di una nuova scalinata ha consentito di riqualificare dell’ambito antistante la chiesa di Santa Maria Annunziata in Borgo.
L'intervento ha visto impegnate 110 maestranze per 450 giorni, che hanno lavorato su tre turni 24 ore su 24: tempi strettissimi in una zona delicata sia in termini di viabilità, sia dal punto di vista archeologico. Per queste ragioni, è stato predisposto un layout di cantiere atto a minimizzare le interferenze con gli elementi circostanti. Inoltre, è stata prevista un’area archeologica presso i giardini del Castello per ospitare quei reperti archeologici che fossero ritrovati nel corso degli scavi, per poi catalogarli, restaurarli e ricollocarli in esposizione nell’area di Castel Sant’Angelo, all'interno del contesto di rinvenimento.
A fronte di un inserimento architettonico complesso, teso alla valorizzazione dello spazio pubblico e del patrimonio storico, l'intervento ha comportato anche una sfida di natura ingegneristica: per poter realizzare il prolungamento della galleria stradale, si è resa necessaria la deviazione di due grandi collettori fognari, in modo da realizzazione il sottopasso in asse con i collettori stessi.
Architettura, urbanistica, paesaggio, ingegneria e archeologia si intrecciano in questo ambizioso
progetto che, come sottolineato all'inaugurazione dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri,
rappresenta «il più importante degli interventi del Giubileo, sia per la complessità sia per la portata
simbolica».
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Luogo: Roma
Completamento: 2024
Committente: Commissario per il Giubileo 2025 - Comune di Roma – ANAS
Ideazione, progetto di fattibilità tecnico-economica e progetto definitivo: VIA Ingegneria
Design Team: Ing. Matteo Di Girolamo (coordinatore della progettazione e responsabile delle varie prestazioni specialistiche), Arch. Felipe Lozano Lalinde e Arch. Lucia Migliori (progettazione architettonica e sistemazioni esterne), Ing. Giovanni Piazza (progettazione strutturale), Ing. Massimo Capasso e Ing. Francesco Nicchiarelli (progettazioni specialistiche)
Direzione Lavori: ANAS, Ing Sara Fadlun
Appaltatore principale: SALCEF
Consulenti
Architettura: Arch. Francesco Cellini
Paesaggio: Arch. Luca Catalano
Progettazione esecutiva, costruttiva e ottemperanza ai quadri prescrittivi: Proger, Policreo
Foto di Fabio Tramontin e Luca Nicchiarelli, courtesy VIA Ingegneria