Un progetto immerso in un bosco del Canada, che si fonde con la natura in un dialogo autentico con materia e paesaggio
In Canada, sospesa sul crinale di una collina, con lo sguardo rivolto alla valle dei Monti Laurenziani, Owl’s Shield House si inserisce con naturalezza tra la pineta e il paesaggio roccioso. Progettato da Atelier Schwimmer, lo chalet reinterpreta l’abitare in contesti remoti privilegiando un dialogo profondo con l’ambiente circostante. Commissionata da una coppia come casa per le vacanze, la residenza nasce come rifugio intimo e resistente, pensato per offrire comfort e protezione in un territorio segnato da forti escursioni climatiche.
La forza di Owl’s Shield House risiede nella sua capacità di fondersi con il paesaggio, diventando parte del ciclo naturale attraverso un’architettura che si mimetizza come un animale nel proprio habitat. Qui, la materia non è semplice finitura, ma parte viva del progetto: si trasforma nel tempo, invecchia, reagisce al clima e restituisce la misura di un approccio architettonico non invasivo.
Il volume principale si sviluppa su un unico livello ed è protetto, sul fronte nord, da una facciata monolitica in acciaio ossidato, le cui tonalità richiamano i colori mutevoli degli alberi. Sul lato sud, invece, una lunga parete vetrata si apre sulla vallata, incorniciando il paesaggio e permettendo alla luce naturale di penetrare in profondità.
Un sapiente gioco di altezze interne scandisce la sequenza tra gli spazi privati e quelli collettivi, distinguendo la zona notte da quella giorno. La percezione dello spazio si trasforma attraversando ambienti più raccolti fino a raggiungere il grande soggiorno vetrato, dove il paesaggio diventa parte integrante della composizione architettonica.
Il rivestimento esterno in acciaio corten dialoga con la roccia, la terra e la neve, fino quasi a confondersi con il paesaggio. All’interno, una palette neutra definisce l’atmosfera: arredi in legno, tocchi di nero — come il camino — e il tono panna del divano creano un insieme sobrio e accogliente. A fare da filo conduttore, il pavimento in cemento cerato color sabbia lega tra loro materiali e tonalità.
I soffitti e i sottotetti in cedro bianco canadese, lasciati a vista, introducono una nota calda e materica, in sintonia con le tonalità del corten in facciata.
La cucina, avvolta da superfici scure, è definita da un piano in marmo con venature aranciate e grigie, che riprende e rafforza la palette dell’intero progetto.
Le camere da letto, minimali e luminose, si distinguono per i toni chiari del bianco e del grigio e si aprono sul paesaggio attraverso grandi vetrate, incorniciando la natura come parte dell’esperienza quotidiana.
Lontana dalla rete urbana, Owl’s Shield House è completamente autosufficiente. L’acqua proviene da un pozzo artesiano e viene purificata da un sistema autonomo, mentre le acque reflue sono smaltite tramite un impianto a dispersione naturale. L’energia elettrica arriva dalla rete idroelettrica locale.
La vera forza della casa, però, è nella sua progettazione passiva: l’orientamento, le schermature solari, la massa termica e l’isolamento sono studiati per garantire il massimo comfort senza dover ricorrere a impianti complessi o invasivi.
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Location: Laurentides, Québec, Canada
Architect: Atelier Schwimmer
Photography by Phil Bernard, courtesy of Atelier Schwimmer