L'edificio a funzione commerciale sostituisce una precedente costruzione, completamente demolita: il nuovo edificio propone un ruolo architettonico forte, un volume innovativo nel contesto urbano, d'immediata e riconoscibile presenza. L'architettura dell'edificio diviene un luogo di relazione e confronto con l'ambiente circostante, secondo orizzonti dilatati: da un lato il tessuto urbano, dall'altro il paesaggio agricolo determinato dalle coltivazioni a vigneti, tipiche della zona, e l'ambiente naturale della catena alpina che ne costituisce la corona. L'architettura marca l'ingresso alla cittadina sulla via principale: il progetto elabora gli elementi volumetrici e figurativi dell'edificio traendo spunto dalla favorevole posizione d'angolo, in modo da introdurre una visibilità che si fondi sulla ricerca di valori architettonici intrinseci.
La struttura risponde con efficacia all'obiettivo di segnalare l'insediamento commerciale, e, in senso più generale, afferma ruoli fondamentali nell'approntare un riferimento d'architettura, tale da generare orientamenti qualitativi di rilevanza.
Il volume unisce un alto corpo rastremato di notevole evidenza e specificità figurativa, sviluppato su cinque piani fuori terra, con un corpo laterale a minore altezza: fra i due corpi si palesa all'esterno la continuità nel trattamento del prospetto e all'interno si costituisce un grande spazio d'esposizione commerciale fluido e continuo ai due piani inferiori. L'evidenza dell'architettura si definisce nella conformazione, nelle finiture, nella coloritura. L'assetto volumetrico si caratterizza per un andamento spigoloso, che esprime forza comunicativa: nella complessità della pianta, le pareti perimetrali si incontrano in una sequenza di angoli - di varia forma -, segmentando il corpo edilizio in molteplici facce.
Il punto focale dell'edificio è costituito dalla confluenza ad angolo acuto delle pareti, a sud-est, con l'ulteriore accento fornito dalla parete che, verso la strada d'accesso al centro abitato, ascende in leggera inclinazione: qui la struttura in cemento armato si apre in una grande vetrata a figura asimmetrica di notevole dinamicità. L'angolo più rilevante dell'edificio si smaterializza in parte: dall'esterno si percepisce un'anticipazione delle attrezzature sportive in esposizione, il paesaggio montano si riflette sulla vetrata, all'interno si formano due logge panoramiche verso la corona alpina. La finitura dei prospetti ragiona sulla continuità unitaria dell'edificio. Alla struttura in cemento armato si sovrappongono due strati di reti metalliche stirate, in pannelli a differenti dimensioni e geometria: la tessitura unisce nello tempo stesso indicazioni di materia e filigrana, una trama sulla quale la luce diurna induce vibrazioni percettive.
Francesco Pagliari
Luogo: Mezzolombardo, Trento
Committente: Nardelli Sport
Anno di Realizzazione: 2012
Superficie costruita: 1.350 m2
Architetti: weber+winterle architetti
Direzione Lavori: weber+winterle architetti
Impresa di Costruzione: Libardoni Costruzioni
Consulenti
Strutture: Sapi - Adriano Bernardi
Impianto Elettrico e Termoidraulico: Unitecgroup - Oscar Nichelatti
Sicurezza: Fabrizio Tanel
Fornitori
Facciate: Stahlbau Pichler
Fotografie: © Günter Richard Wett
weber + winterle architetti
Fondato nel 1998 dagli architetti Lorenzo Weber e Alberto Winterle, con la collaborazione dal 2004 di Luca Donazzolo, lo studio affronta le molteplici tematiche della progettazione architettonica ed urbanistica con un percorso professionale che attraversa le diverse scale della progettazione: dall’aspetto materico degli allestimenti museali e dell’interior design alle esplorazioni progettuali sulla città contemporanea. All’attività progettuale si affianca una ricerca che si concentra sui fenomeni dell’uso contemporaneo del territorio e sull’introduzione di elementi dell’architettura contemporanea nei contesti territoriali “fragili”.