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Un giorno nella Grand Reading Room della Martin Luther Library di Washington

È l'unica (meravigliosa) biblioteca progettata da Mies van der Rohe ed ora ha anche un roofgarden pubblico

Mecanoo Architecten | Martinez + Johnson

Mecanoo ridisegna la Martin Luther Library di Washington
Scritto da Redazione The Plan -

Un ambiente umanistico a tutti i livelli, progettato e programmato per il futuro. Un giardino pensile pubblico, un teatro, scale e scivoli, una suite per studiare e laboratori condivisi. Questa è, tra le altre cose, una biblioteca, una moderna biblioteca, così come sono pensate e realizzate oggi. Luoghi che sono a tutti gli effetti molto più che "contenitori di libri". La riqualificazione della Martin Luther King Jr. Memorial Library a Washington DC, eseguita da Mecanoo e Martinez + Johnson, è infatti un'operazione che persegue questa linea, come dichiara Francine Marie Houben, direttore creativo di Mecanoo Architecten: "L'obiettivo è stato quello di mettere in evidenza lo scopo di aggregazione sociale della biblioteca e la sua forte presenza come punto di riferimento sociale nella città". Approccio non facile, data l'eredità importante della struttura, disegnata originariamente dal maestro Mies van der Rohe. Dettaglio da non trascurare: è l'unica biblioteca che porta la sua firma. 

 

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Nella Grand Reading Room della Martin Luther Library di Washington

Come anticipato, l’obiettivo della riqualificazione della biblioteca pubblica cittadina è quello di creare uno spazio capace di rispecchiare la cultura contemporanea di Washington DC e soddisfare i nuovi bisogni della città. L’MLK Library è stata realizzata nel 1972 su progetto di Mies van der Rohe ed è dedicata alla memoria di Martin Luther King Jr. È stata l'unica biblioteca progettata da Mies va der Rohe, e questo ha creato non poche difficoltà al progetto dei Mecanoo Architecten, la cui ricerca ha incluso il dialogo con Jack Bowman, architetto che ha lavorato all'edificio originale, e Charles Cassell, che ha portato alla nomina della biblioteca come Dr. King. 

Il progetto di riqualificazione dei 39.600 m2 rispetta la semplicità dell'edificio originale: un'estetica rettilinea in vetro e acciaio nero, iconica di Mies van der Rohe, come sappiamo dai grattacieli di New York e Chicago. La forma rettangolare dell'MLKL ha tre piani vetrati che "galleggiano" sopra un primo piano incassato in un colonnato di acciaio nero.

Quando Houben visitò per la prima volta il vecchio MLKL, scoprì che "non era un buon edificio tecnicamente e non era una buona biblioteca... tutti i libri non erano illuminati dalla luce del giorno, e anche le persone si trovavano sempre al buio". Queste e altre carenze fondamentali sono state eliminate nel nuovo design.

 

Un ambiente caldo, sociale e salutare

L'ingresso principale di G Street conduce alla Great Hall, l'atrio principale. Sotto un magnifico murale del 1986 di Don Miller, che celebra la vita del dottor King, Mecanoo ha incassato il muro e l'ha rivestito con doghe di legno verticali. I gradini della panca si alzano dal livello del pavimento, attirando le persone a sedersi, chiacchierare, leggere e guardare. L'intervento in generale conferisce calore e una migliore acustica nella hall, aumentando la dimensione sociale della biblioteca dal momento in cui si entra. 

Un nuovo caffè è diviso in vetro dalla Sala Grande e si estende in un'area esterna nell'angolo nord-est della biblioteca. I muri di mattoni sono stati tagliati in modo che sia aperto sul marciapiede, collegando la biblioteca con la città. Mecanoo ha presentato due nuove scale rivestite in legno caratterizzate dalla loro fluidità scultorea. Le scale sono larghe, con superficie a terrazzo e si curvano intorno a un vuoto centrale dal piano seminterrato al nuovo quinto piano, dove la luce naturale filtra attraverso lucernari circolari

 

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Cosa si fa nella Grand Reading Room della biblioteca

Una biblioteca che offre anche laboratori, formazione delle competenze, servizi per la comunità e altro. Mecanoo ha infatti aperto per la prima volta il piano seminterrato agli utenti creando il nuovo Fabrication Lab, una suite di workshop con attrezzature pratiche e, come commenta Houben, "questo è uno spazio dove fare rumore!". Al contrario, le stanze dello Studio Lab sono tranquille e consentono attività come musica, danza e yoga.

Gli scaffali dei libri sono stati riadattati per permettere alla luce naturale di penetrare in profondità nell'edificio, ma il punto davvero forte della riqualificazione è il secondo piano, dove ora c'è una nuova (colorata) sezione per bambini, divisa in tre "zone d'età", con uno scivolo accanto a una delle scale. 

 

La Grand Reading Room si trova invece al terzo piano, dove grazie alla rimozione di un soffitto ora l'ambiente è a doppia altezza e collega visivamente alla sala di lettura del quarto piano sopra di esso. Dal nuovo soffitto pende una curiosa installazione di Xenobia Bailey, artista nota per la sua l'estetica tradizionale africana.

 

Il nuovo Sky-Garden, un'oasi nascosta ma aperta a tutti

Al quarto piano della biblioteca troviamo un grande auditorium da 291 posti con pareti rivestite in legno che si incurvano intorno agli angoli e posti a sedere sopraelevati. Il quinto piano invece è costituito da un padiglione vetrato trapezoidale che si apre sul nuovo sky-garden, accanto al quale si sviluppa anche un giardino pensile. “Il tetto era un deserto” commenta Houben. “Ora è un parco per la città”. Geniale il fatto che il giardino e il padiglione siano arretrati rispetto al perimetro dell'edificio, così da rendere questi interventi invisibili dalla strada e lasciando il profilo della biblioteca esattamente come l'aveva progettato Mies.

Credits

Location: Washington DC

Project: Mecanoo, Martinez + Johnson

Photography by Robert Benson and Trent Bell, courtesy of Mecanoo

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