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Marshgate, collaborare per il futuro del Pianeta

Un nuovo progetto per l’UCL East Campus di Londra

Stanton Williams

Marshgate, un nuovo progetto per l’UCL East Campus di Londra
Scritto da Redazione The Plan -

Un punto di riferimento all’avanguardia e innovativo, concepito a partire dalla volontà di creare spazi collaborativi per le nuove generazioni di studenti e per il confronto accademico. L’University College London East Campus, una delle università più importanti e prestigiose del mondo fondata nel 1826, famosa per essere stata la prima ad aver ospitato al suo interno studenti di tutte le religioni e per aver dato pari dignità a uomini e donne, si è appena arricchito di un nuovo spazio votato all’educazione multidisciplinare e dalla sensibilità assai contemporanea: il suo nome è Marshgate, 35.000 m2 firmati dallo studio di architettura Stanton Williams all’interno del London’s Queen Elizabeth Olympic Park, ma alla base della progettazione è stata posta la necessità e la volontà accademica di dare vita a una struttura dedicata all’ambiente, alle maggiori sfide sociali e climatiche del XXI secolo e del prossimo futuro, ma anche agli sviluppi tecnologici. L’architettura stessa, dunque, è andata articolandosi su questi valori, fino a ottenere un edificio di otto piani in grado di ospitare le nuove facoltà e le diverse discipline previste dall’offerta di UCL East Campus, ben collegato nelle sue varie parti attraverso corridoi, scale e ascensori facilmente accessibili.

Gli spazi didattici, nello specifico, sono stati pensati e realizzati in modo flessibile e adattabile, così da poter essere modificati nella funzione in base alle necessità degli studenti e dei professori. In questi ambienti collaborativi, per esempio, si alterneranno lezioni di industria creativa, ingegneria, robotica, tecnologia green, medicina.

Dalla prospettiva degli architetti, allo stesso tempo, Marshgate può essere pertanto considerato un vero e proprio modello replicabile, una sorta di prototipo per una nuova organizzazione accademica e per una diversa articolazione dei campus universitari promotrice di insegnamento, pensiero e ricerca cross-disciplinari. Una conformazione che, è importante precisare, è emersa nel tempo attraverso un proficuo confronto tra lo studio e la committenza.

«I problemi che le persone e il pianeta devono affrontare non sono mai stati così complessi e urgenti – ha ribadito Paola Lettieri di UCL East Campus –. Sono certa che le maggiori dimensioni e lo spazio che il nostro campus offrirà, in cui dipartimenti e facoltà si riuniranno insieme per risolvere i problemi sotto lo stesso tetto, accelereranno i progressi e le scoperte dirompenti per cui l’UCL è famoso. Marshgate, con il suo magnifico design e le sue strutture straordinarie, sarà la sede di collaborazioni di ricerca e di programmi di studio leader a livello mondiale, che di certo avranno un impatto sia a livello locale sia globale».

 

Piani come piccoli quartieri

Marshgate, Stanton Williams ©Hufton+Crow, courtesy of Stanton Williams

L’idea di Stanton Williams è stata quella di organizzare i vari piani di Marshgate e la vita all’interno come fossero piccoli quartieri cittadini, mantenendo saldi i principi di collaborazione e di condivisione. Ai piani più bassi, accessibili pubblicamente, sono state previste aree dedicate ad attività culturali e per le scuole, mostre, servizi, un bar, nel loro complesso collegate con la parte esterna del London’s Queen Elizabeth Olympic Park.

Salendo ai piani superiori, invece, sono stati previsti gli spazi prevalentemente accademici, dedicati quindi agli studenti, ai ricercatori e ai membri accademici, con i laboratori di maggior specializzazione che sono stati collocati ai piani alti. Tuttavia, ogni piccolo quartiere è collegato all’altro anche visivamente grazie all’ampio e arioso atrio centrale, che mette in evidenza la funzionalità del collegamento tra le varie aree dell’edificio.

 

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Un’architettura in controtendenza

Marshgate, Stanton Williams ©Hufton+Crow, courtesy of Stanton Williams

Uno dei trend più notevoli degli ultimi anni è quello legato alle facciate, spesso vetrate e dall’aspetto leggero. Per Maeshgate, al contrario, Stanton Williams ha preferito puntare sulla solidità e su un aspetto scultoreo, così da creare un effetto eco rispetto alle caratteristiche originarie dell’antico campus e al passato industriale dell’area. Le vetrate non sono in ogni caso assenti, ma in dialogo con pannelli protagonisti delle facciate che permettono ai vari ambienti di essere illuminati da luce naturale e da superfici chiare.

La sostenibilità, inoltre, è stata abbracciata come altro valore condiviso dallo studio e da UCL East Campus, tanto da aver ottenuto la certificazione BREEM Excellent: elevate le prestazioni termiche e di isolamento ottenute, l’energia è prodotta da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2035.

«Marshgate sarà un luogo di curiosità, apprendimento e collaborazione – ha concluso Gavin Henderson, Principal Director di Stanton Williams –, ma anche un luogo impegnato, insieme al contesto circostante, a promuovere un nuovo tipo di esperienza universitaria».

 

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Credits

Location: London, UK
Architect: Stanton Williams
Client: UCL
Contractor: Mace ltd
Landscape: Vogt Landscape
Structural Design: AKT II
MEP, Infrastructure, Lighting, Acoustics, Logistics, Vertical Transportation, Transport, BIM, Security, Sustainability: Arup
Project Manager: WSP / Turner and Townsend

Photography by Hufton+Crow, courtesy of Stanton Williams

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