Maggies Cancer Caring Center

Il Maggies Cancer Caring Center si trova non lontano dall’ospedale di Foresthill di Aberdeen, in Scozia: la vicinanza e al tempo stesso l’indipendenza dalla struttura sanitaria lo rendono un spazio pensato non solo per i pazienti dell’ospedale, ma luogo d’incontro aperto alla città. Concepito come un padiglione circondato dal verde, riesce a definire con pochi ed essenziali elementi una molteplicità di spazi intermedi tra esterno e interno, intercapedini e membrane che conducono dalla città all’intimità del centro.La superficie erbosa su cui si sviluppa il centro, lo separa dalle strade ad alto scorrimento che delimitano il lotto: un intervallo di natura che, insieme al filtro delle chiome degli alberi, allontanano il visitatore dal cemento e dal rumore. Il taglio del prato disegna una trama ad ampia scala che accoglie i volumi del centro. Un guscio curvo e sinuoso di calcestruzzo protegge e interseca i volumi spigolosi e netti dell’interno: questa membrana, al tempo stesso morbida e dura, racchiude uno spazio aperto intimo e raccolto, tra le pareti curve del calcestruzzo e quelle di legno e vetro degli spazi chiusi, ultima pausa e intervallo tra esterno e interno.All’interno, il calore delle superfici in legno e la sinuosità del guscio avvolgono uno spazio senza soluzione di continuità che si estende intorno ad un nucleo con scale e servizi, fulcro distributivo tra interno ed esterno. Una lunga seduta lungo il muro curvo interseca una molteplicità di ambienti e atmosfere: dalla convivialità della cucina, al raccoglimento e all’intimità dei salotti che si susseguono, fino al calore di un angolo riscaldato dal fuoco. Al piano superiore, oltre agli uffici del centro, un angolo per la lettura e il dialogo introducono alla terrazza esterna collegata direttamente al patio avvolto dal guscio.I volumi morbidi e accoglienti, la flessibilità dell’interno rispondono a molteplici esigenze: dalla contemplazione all’incontro, dalla lettura al confronto in un spazio che si fa servizio urbano nell’accogliere i bisogni di tutti.

Caterina Testa