Una villa dove vivere a contatto con la natura e guardare le luci della città di Verona
A metà strada tra il Garda e Verona, lambito dalle brezze del lago e toccato in lontananza dalle luci della città, il territorio si fa ricco di risorgive e di piccoli specchi d’acqua, di macchie boschive, di generose campagne e di precisi filari di vite. È un ambiente che trasmette un senso di tranquillità e di armonia grazie alla sua stessa varietà equilibrata, fatta di vigneti, vegetazione alpina e mediterranea; ma, allo stesso tempo, che racconta di una storia millenaria: le prime tracce di insediamenti risalgono al Neolitico. Proprio qui, su un’altura dalla quale è possibile ammirare la bellezza delle stagioni che cambiano e i suoi colori, lo studio di architettura sostenibile e interior design Michele Perlini (ARCStudio Perlini) ha firmato MA House che, in virtù della sua posizione strategica, ha la possibilità di sfruttare i vantaggi di un paesaggio limitrofo a tratti bucolici e d’altri tempi. Ma lo stesso giardino privato, ampio e tutt’intorno all’edificio, fa sì che la villa viva in simbiosi con la natura: potrebbe dirsi un legame inscindibile, chissà, forse in parte derivato da quello stesso apprezzamento che dimostrarono persino i romani. In questi territori costruirono le proprie ville e iniziarono a coltivare olivi, tantissimi olivi.
Il verde è di certo il grande protagonista del giardino di MA House e della vita conviviale che qui trova i suoi più ampi spazi; tuttavia la zona coperta dal pergolato, la piscina e il solarium rivestono altrettanti ruoli fondamentali nel dare alla casa un clima di pace. Per quanto, a un primo sguardo, la struttura possa apparire come una struttura monolitica e massiccia, ben presto si percepisce il tentativo di smaterializzazione delle pareti esterne attraverso l’apertura di numerose finestre dalle ampie vetrate le quali, da una parte, permettono un costante collegamento tra ambiente indoor e outdoor, dall’altra, di notte possono anche spiccare come punti luce nel buio. Ne è un esempio emblematico quella della zona living open space con cucina a vista, ma anche quelle delle stanze padronale e per gli ospiti o, ancora, quella che si apre sul terrazzo dai parapetti parimenti trasparenti. Questo terrazzo, oltre a essere funzionale al complessivo comfort della villa insieme alle altre soluzioni progettuali, è posto verso sud e studiato per proteggere la facciata contro le perdite di energia.
L’apporto di luce naturale all’interno della casa, proprio grazie alla presenza di tali finestre, è solo uno degli elementi studiati in un’ottica di sostenibilità, di basso impatto ambientale e di ridotto consumo di energia. Da tempo, infatti, l’impegno di Michele Perlini è quello di approcciarsi alla progettazione, all’architettura e al design con un occhio attento all’equilibrio tra uomo e ambiente: nel 2016 ha vinto anche il Cubo d’Oro, uno dei premi più prestigiosi sul tema della sostenibilità.
L’involucro esterno di MA House, dai toni delicati per ben inserirsi nel contesto, e gli impianti sono dotati di tecnologie di ultima generazione; attenzione che si ripropone all’interno nella scelta di materiali perlopiù naturali. Pietra, legno, acqua e luce si intervallano all’insegna di un’architettura sostenibile, contemporanea e a basso consumo energetico.
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Location: Verona, Italy
Architect: ARCStudio Perlini
Gross floor area: 500 m2
Completion: 2022
Suppliers: Schueco
Photography by Francesco Scandinavo, courtesy of ARCStudio Perlini