David Venables
Per decenni la nostra scelta riguardo alle specie di legno da utilizzare in edilizia, è stata determinata dal prezzo, piuttosto che dalle performance. Ma i tempi stanno cambiando, come anche i prodotti e le tecniche di costruzione disponibili. Il legno lamellare esiste da tempo, sono rimasto sorpreso nello scoprire che le prime applicazioni in Germania risalgono a quasi un centinaio di anni fa! Attualmente dunque, disponiamo di Laminated Veneer Lumber (LVL) e Cross Laminated Timber (CLT). Quest'ultimo, che indubbiamente rappresenta una svolta, ha contribuito a diffondere l’utilizzo del legno su larga scala, dalla lavagna al cantiere, dove ora è sempre più considerato un’alternativa a calcestruzzo e acciaio. Fino a poco tempo fa, la scelta della materia prima si limitava al legno di conifere, che offre un buon rapporto tra prestazioni, peso e costi, e continuerà a farlo. Tuttavia, la possibilità di utilizzare determinate specie di legno di latifoglia, per migliorare l'aspetto e le prestazioni delle strutture del legno, è un nuovo trend di sviluppo accolto con entusiasmo da architetti e ingegneri.
Nell'ultimo decennio, le industrie del legno di latifoglia, in particolare in Europa, hanno guardato all’edilizia come un’opportunità di crescita, dopo anni di calo dei consumi nel mercato interior tradizionale, fatto principalmente di arredamento e pavimenti. Naturalmente è necessario fare ancora molte ricerche e test. Ma i nuovi prodotti sono già utilizzati: rovere, faggio LVL, betulla e tulipier CLT.
Il nostro percorso per promuovere l'utilizzo di legni americani in ambito strutturale è iniziato nel 2001, con l'utilizzo pionieristico di travi in rovere americano da parte di Arup per il tetto del cortile di Portcullis House a Westminster, progettato da Hopkins Architects. I test successivi al BRE (Centro multidisciplinare leader mondiale sulla scienza del costruire con la mission di migliorare l'ambiente costruito attraverso ricerca e generazione di conoscenza) hanno prodotto dettagliati valori di resistenza per quattro specie di legno di latifoglia: rovere bianco, rovere rosso, frassino e tulipier.
Sono seguite una serie di installazioni sperimentali iconiche: nel 2008 Sclera di David Adjaye (tulipier), nel 2011 Timber Wave di Amanda Levete (rovere rosso) e nel 2013 Endless Stair (tulipier) di dRMM, e tutti i progetti di riferimento per il London Design Festival.
Come risultato della Endless Stair, abbiamo notato che il legno di tulipier è quasi tre volte più rigido dell’abete rosso nel taglio a rotazione, e con pannelli più sottili si può ottenere la stessa performance di resistenza del legno di conifere. Inoltre c'è il vantaggio di una più ampia scelta di colori e modelli di grana.
Ma solo l'anno scorso abbiamo cominciato a renderci conto del reale potenziale del tulipier quale specie pionieristica per il CLT di legno di latifoglia, quando Zueblin Timber ha prodotto i primi pannelli industriali. Il padiglione Smile per il London Design Festival del 2016 ha spinto oltre i limiti ciò che è possibile fare con il CLT. Si tratta del risultato di una straordinaria collaborazione con il pluripremiato architetto Alison Brooks e con gli ingegneri di Arup.
Tutti sapevamo quanto fosse importante questa struttura sperimentale: con la sua forma semplice che nega l'incredibile complessità della sfida ingegneristica. Per gli esperti di Arup si è trattato di una sfida emozionante e apparentemente insormontabile che più tardi avrebbero descritto come "la struttura in CLT più ambiziosa mai costruita". In questo senso, rappresentava il loro Everest: un'occasione per migliorare se stessi e conquistare una nuova vetta nell’edilizia in legno. Tanto da sembrare provassero un piacere perverso in tutti quei giorni e quelle notti insonni tascorse su modelli a computer, disegni e calcoli illeggibili.
The Smile potrebbe anche essere stata un'installazione temporanea, ora riciclata, ma la sua eredità sarà per sempre. Rimarrà un importante marker per ciò che è possibile fare. In un recente articolo sul Financial Times di Edwin Heathcote riguardo l'ascesa dell’edilizia in legno, c’era un'immagine di The Smile a tutta pagina dove si citava l'importanza del CLT come materiale "più leggero, più green e più veloce con cui costruire, rispetto ad acciaio e calcestruzzo".
Ma il primo impiego del CLT tulipier in una struttura permanente è stato il Maggie's Cancer Care Center di dRMM in Oldham, un momento davvero importante che ha aperto la porta a un mondo intero di nuove possibilità, in quanto conferma che il legno CLT è una valida opzione per architetti e ingegneri. L'inaugurazione del Maggie’s ai primi di giugno, arriva poche settimane dopo un altro progetto strutturale fondamentale per il legno di latifoglia: l’utilizzo del rovere bianco americano nella riqualificazione del Warner Stand, in una delle strutture sportive più iconiche del mondo, il Lord’s Cricket Ground a St John’s Wood, Londra. In questo progetto pionieristico, firmato dallo studio di architettura Populous e progettato dagli ingegneri di Arup, il tetto dello stand è formato da 11 travi di legno lamellare (rovere americano), le più grandi d'Europa, prodotte in Germania da Hess Timber, che s’irradiano dall'angolo del campo. Secondo Arup: "l'utilizzo di legno lamellare AWO di queste dimensioni per il Warner Stand è stato tra i primi del suo genere in Europa, e richiede un’ampia sperimentazione sulle proprietà del materiale e dell’incollaggio per soddisfare lo standard europeo."
In un recente meeting a Londra della Commissione strutturale europea, responsabile dell'aggiornamento dell'Eurocodice 5 per il legno, è stato chiaramente riconosciuto che un maggiore utilizzo dei legni di latifoglia sarà un elemento importante nello sviluppo futuro dell’edilizia in legno, e che i nuovi codici e le norme devono riflettere questo. Opinione già manifestata nel corso dell'anno scorso nell’ambito dell’International Holzbau Forum, dove sono stati presentati diversi progetti in cui sia il legno europeo sia quello americano sono stati utilizzati in modo innovativo e strutturale. Come commentato da un delegato all’interno dell’auditorium: "è arrivato il legno di latifoglia ed è qui per restare”.
David Venables