Casa Larun
Nel centro storico di Tregnago, piccolo paese in provincia di Verona e parte delle comunità montane della Lessinia e della Val d’Illasi, Casa Larun è un progetto che spinge l’architettura ai confini delle capacità strutturali del legno, tanto da renderlo il vero protagonista dell’intera abitazione. Firmata dagli architetti Federico Zarattini ed Edoardo Giancola di zarcola architetti, questa si è andata sviluppando tramite un sistema costruttivo modulare tra altre due case all’interno di una corte privata.
A dare carattere a Casa Larun sono le due facciate esposte, realizzate con stili e materiali completamente differenti: quella principale, rivolta verso la corte e con reminiscenze risalenti alle costruzioni vernacolari della Lessinia, è realizzata con pietre di Prun posate a secco in senso verticale e un metodo costruttivo sviluppato dalle popolazioni germaniche bavaresi; la facciata opposta è in vetro, con uno scheletro in legno di larice austriaco in grado di garantire un contatto costante tra interno ed esterno, tra architettura e natura. Ed è proprio per questa grande facciata vetrata, come anche per le finestre, che è stato determinante il contributo della Falegnameria Aresi, che per la facciata vetrata e le finestre ha installato il suo modello Minimal 80, mentre per l’ingresso ha lavorato a una personalizzazione di Essenziale 80 con un’integrazione della finestra Minimal 68 all’interno dell’anta e ferramenta a scomparsa.
Il ritmo del prospetto vetrato è stato studiato per essere funzionale all’organizzazione degli spazi e alla pianta dell’abitazione. Al piano terra, infatti, le vetrate permettono alla luce naturale di inondare il soggiorno, che è così in costante contatto con il giardino privato: qui il disegno ha puntato su una ripetizione di vetrate costituite da vetri fissi e portefinestre a filo esterno della casa. Analogo l’effetto al piano superiore, con la camera da letto rivolta verso il verde esterno. Tuttavia, rispetto al piano sottostante, lo schermo della vetrata aggetta all’esterno della facciata, enfatizzando ancora di più il rapporto e il contatto con il giardino.
A lato, infine, vi è la scala, che dà slancio al prospetto proprio in abbinamento alla vetrata fissa a tutta altezza: una verticalità che riesce a esprimersi anche dalla prospettiva interna, salendo o scendendo i gradini e osservando la natura da una piccola fessura perimetrata dal legno. Lo stesso effetto lo si è voluto trasmettere anche tramite le porte e finestre del soggiorno e della camera in legno rifinito in modo naturale e con olio steso a pennello: per entrambi i piani si è lavorato sul ritmo, che è stretto, mantenendo quella misura minima per permettere l’uscita, anche solo attraverso un’anta delle portefinestre doppie.
Tutto questo, come anche la particolare forma della pianta, ha portato a lavorare il legno fino al suo limite strutturale.
Falegnameria Aresi
Via Roggia Vailata, 29 – I – 24027 – Treviglio (BG)
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