Nella laguna Veneziana, un’isola artificiale viene trasformata in un luxury resort con ampie zone verdi. Vincolata paesaggisticamente, l’isola presenta circa venti costruzioni che risalgono ai primi decenni del Novecento tra cui un ospedale con annessi edifici di servizio. Il progetto viene gestito nella sua complessità dimensionale dal macro (masterplan) al micro (dettagli) da Matteo Thun + Partners.
Gli architetti hanno collaborato a stretto contatto con la sovrintendenza di Venezia – dalle prime fasi del progetto fino all’inaugurazione. Tutti gli edifici esistenti sono stati ripristinati dagli architetti applicando varie diverse tecniche di ristrutturazione. Il masterplan riorganizza l’isola in tre parti principali, scandite dalle aree verdi presenti sull’isola. Sulla prima zona si trova l’edificio principale del resort (l’ex ospedale), un centro congressi e una residenza liberty in mattoni.
Mantenendo per lo più il layout degli interni razionalisti degli anni pre-bellici in Italia con corridoi larghi, porte di vetro e ampie terrazze Matteo Thun + Partners ha adattato l’area dell’ex ospedale (1936) al riuso come edificio principale dell’hotel di lusso, con 230 suite dallo stile Veneziano rivisitato in chiave contemporanea. Il cambiamento architettonico maggiore di questo edificio è stata la progettazione dell’ampia terrazza sul tetto con la creazione di un infinity pool e un ristorante panoramico con vista su San Marco. Accanto all’edificio principale dell’hotel si trova il centro congressi e la vecchia residenza del direttore dell’ospedale: una residenza liberty in mattoni che è stata trasformata in una raffinata villa per vacanze , con giardino e piscina privata oltre ad una vista a 360° su Venezia. Dietro questi edifici i giardini dell’isola sono stati riportati al loro layout originale valorizzando le qualità paesaggistiche dell’isola.
La fascia successiva comprende tutti gli edifici che risalgono ai primi decenni del Novecento. Vari padiglioni in mattoni di diverse dimensioni sono stati restaurati
secondo il concetto “Box in the Box”: intervenire all’interno senza toccare i muri esistenti, salvaguardando la memoria storica degli edifici secondo i più attuali principi di conservazione del patrimonio. Gli architetti hanno collaborato con un team di specialisti del restauro per seguire al meglio uno dei principali obiettivi: preservare il valore storico e la “patina” dei muri esistenti.
Diverse variazioni al principio “Box in the Box” sono state applicate a “La Maisonette” e “La Residenza” - con ampie suite, giardini e piscine private - e all’edificio dei trattamenti di bellezza, adiacente alla Spa. Grazie ad un’analisi accurata di ogni singolo edificio gli architetti sono riusciti a trovare sempre le tecniche di ristrutturazione più adatte per le varie costruzioni. “La Maisonette” è stata ricostruita inserendo una struttura di acciaio e cemento all’interno delle mura di mattoni esistenti, creando così due piani coperti da un tetto di rame. Per “La Residenza” con il suo bellissimo tetto ligneo e l’atrio zen sono state usate scatole prefabbricate di legno in linea con il concetto “Box in the Box”. Matteo Thun + Partners ha posizionato queste scatole bianche, che ospitano le suite, intorno all’atrio. Altri metodi di costruzione sono stati applicati a vari altri edifici esistenti sull’isola, concentrandosi sempre sulla conservazione del carattere storico. La composizione planimentrica originale del “Dopolavoro Dining Room”, uno dei ristoranti del resort situato direttamente al pontile privato dell’isola, è stata ricreata usando una struttura d’acciaio che forma la parte crollata dell’edificio per così creare lo spazio della nuova terrazza. Gli edifici della Spa e dei trattamenti prima erano adibiti a stalle dell'isola. Sulle loro finestre di forma particolare sono state applicate delle reti metalliche – ispirate alle vecchie botteghe di Venezia - oggi aggiungono atmosfera e luce soffusa agli interni. Un giardino di meditazione e yoga separa i due edifici della Spa e dei trattamenti.Oltre l’uliveto e parco storico ricreato dagli architetti, si apre un’ampia zona verde adibita ad orto, ad uso dei ristoranti del resort. Una terza fascia verde è utilizzata per la rigenerazione della terra. La riapertura del canale all’interno dell’isola permette di vivere l’autentica atmosfera di Venezia, immersi nella natura e tranquillità.
L’attenzione al paesaggio lagunare – fatto di acqua, lentezza e silenzio – si coniuga con scelte coerenti di materiali locali, reperibili in loco (laterizio, vetri, specchi e stoffe veneziane.) E’ un luogo unico, rivolto ad un turismo di alto livello che cerca in una location di pregio eccezionale, il “lusso della sottrazione”. Rose Island è infatti un’innovativa tipologia di resort di lusso, un villagio a tre zeri: zero km, zero CO2, zero garbage.
Location: JW Marriott Venice Resort & Spa
Completion: 2015
Gross Floor Area: 13,457 m2
Architects: Matteo Thun & Partners
Suppliers
Bathrooms: Zucchetti, Inda, Geberit, Scirocco H, Ceramica, Catalano, Kaledwei, Victoria + Albert
Materials: Margraf, Made a Mano, Antica Ceramica Bartoli, Parador, Brintons, Tai Ping, Stepevi, Cigierre, Zahna Tiles, Ruckstuhl, Elitis, rosa, Gres, Sicis, Ceramica Vogue, Kasthall, 3M, Adielle, Grazi Cristalli, Gibus
Furniture: Riva, Busnelli, Colber, Very Wood, Designers Guild, De Linea, B&B, Mater, Gervasoni, Thonet, Knoll, Vitra, F.lli Levaggi, Andreu World, Simmons, Tom Dixon, Flexform, Azucena, Living Divani, Porro, Ligne Roset, Puntmobles, Meridiani, Arte Venezia
Outdoor Furniture and Lights: Roda, Kettal, Tuuci, Ethimo, Unopiù, Simes Lighting: Artemide, Muuto, & Traditions, Lightyears, CTO Lighting, Il Fanale, Secto Design, Gubi, Wästberg, Santa & Cole, Classicon, Zuiver, Barovier & Toso, Merci, Carpyen, Zonca, Oluce, Azucena, Object Insolite
Fabrics: Rubelli, L'Opificio, Tempotest
Bathrooms: Duravit
Outdoor Lights: Zumtobel