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Intersezioni di spazi e volumi, residenza m+r ad Altedo di Malalbergo

Diverserighestudio

Intersezioni di spazi e volumi, residenza m+r ad Altedo di Malalbergo
Scritto da Francesco Pagliari -
Ad Altedo di Malalbergo, località sull’asta di comunicazione fra Bologna e Ferrara, il progetto dello studio Diverserighe (gli architetti Simone Gheduzzi, Nicola Rimondi, Gabriele Sorichetti) per un edificio residenziale a due piani con due unità abitative si propone di fornire spazi ecletticamente dinamici, verificare ambiti d’innovazione, introdurre un’architettura desunta dall’intersezione dei volumi. L’architettura delle residenze m+r si raffronta con un quadro urbano d’edifici dai contorni tradizionali ad altezza omogenea; all’orizzonte nord un filare d’alberi ad alto fusto marca un confine visivo al di sopra delle case circostanti, sul fronte verso sud si apre la campagna. Il carattere che informa il progetto si delinea nell’iterazione di geometrie intersecate, nella cui traccia si assommano punti di vista plurimi, suddivisioni e sovrapposizioni, contrazione e dilatazione degli spazi. Interno ed esterno soggiacciono ad una medesima logica, che procede per sottrazione ed accumulazione. I volumi si sezionano, aprendo nicchie e prospettive, in un processo di scavo volumetrico che contrassegna lo sviluppo delle facciate all’esterno, in modo da rendere evidente una dimensione multipolare dell’edificio, che sfugge ad una configurazione lineare e si arricchisce degli aggetti aguzzi della copertura. Ne è un corollario la disposizione planimetrica, che intreccia le due unità abitative lungo una poligonale spezzata e ne sovrappone parzialmente gli ambienti. Allo stesso modo, la composizione degli spazi interni moltiplica le sovrapposizioni, le angolazioni visuali, proponendo in entrambe le unità abitative spazi a doppia altezza per correlare gli ambienti in una convergenza focale e fornire alle zone principali di soggiorno un respiro verticale di immediata lettura. I prospetti suggeriscono direzioni preferenziali di connessione fra interno ed esterno, imprimendo nelle facciate a sud ed ovest un diretto rapporto fra gli ambienti di soggiorno e gli spazi pertinenziali dell’edificio con l’apertura di porte-finestre. Le strette finestre che si ergono sull’intera altezza dei prospetti sud ed ovest costituiscono una presenza dinamica duplice e biunivoca: segnano nella composizione della facciata un’acuta sezione verticale ed immettono all’interno rilevanti tagli di luce; le facciate ad est e a nord appaiono invece più chiuse, in ordine ad un’esigenza di maggiore riservatezza. Nella ricerca di equilibrate condizioni abitative, le residenze dispongono entrambe di porzioni d’affaccio privilegiato verso l’esterno e all’interno presentano il medesimo accento volumetrico sul soggiorno. Coniugare i materiali è un aspetto di fondo nel progetto: accenti materici si riscontrano nelle porzioni dei prospetti, che distinguono superfici intonacate a vista e settori rivestiti da listelli in legno di larice naturale, risvoltando sull’intradosso visibile della copertura. All’interno, la luce naturale si segmenta, proveniente dai tagli verticali delle finestre, dalle ampie aperture a porta-finestra a livello di pavimento e dai lucernari in copertura, e scorre sulle differenti qualità dei materiali: il legno, che analogamente ai rivestimenti lignei esterni si prolunga su pavimenti, soffitti e nei parapetti delle scale, quasi ad unificare differenti superfici e proporre giochi di scomposizione e ricomposizione dei volumi; le sezioni di parete ad intonaco; i parapetti in vetro dei ballatoi, che prospettano sullo spazio a doppia altezza degli ambienti di soggiorno. La struttura portante dell’edificio è in legno multistrato, la copertura è rivestita in lastre di zinco-titanio, su cui si dispone un’ampia superficie a pannelli fotovoltaici.

Francesco Pagliari

Luogo: Altedo di Malalbergo, Bologna
Committente: Privato
Anno di Realizzazione: 2011
Superficie Costruita: 350 m2 
Architetti: diverserighestudio - Simone Gheduzzi Nicola Rimondi Gabriele Sorichetti architetti
Collaboratori: Marco Ciavatti, Giuliana Gigante, Riccardo Castaldini, Simone Veronese, Alice Marzola
Direzione Lavori: diverserighestudio - Simone Gheduzzi Nicola Rimondi Gabriele Sorichetti architetti
Impresa di Costruzione: pro holz emilia - Pier Paolo Povoledo

Consulenti
Strutture: Lucio Fierro
Impianti Elettrici e Meccanici: enargo - Massimo Giunta, Stefano Donini, Guido Rossi

Fornitori
Sistemi di Fissaggio: Rothoblaas
Pavimenti in Legno: Fiemme 3000
Pompe di Calore Geotermiche: Weishaupt
Coibentazioni: Naturalia Bau
Rasature: Rofix

Infissi: Schüco

Fotografie: © Davide Menis

Diverserighestudio - Simone Gheduzzi Nicola Rimondi Gabriele Sorichetti architetti 
Svolgono attività di ricerca sul tema dell’abitazione collettiva, con diversi progetti realizzati e in corso di realizzazione, e collaborano con istituzioni pubbliche e private occupandosi di sociologia urbana applicata al progetto e di sostenibilità ambientale e paesaggistica.
Vincono il Premio Internazionale Architettura Sostenibile 2007, la Menzione d'Onore al Premio Nazionale Arches 2008, il Premio Europeo U33 al Festival dell'Architettura di Parma 2005. Sono tra i selezionati per la fase finale del Premio Nazionale INARCH III (edizione 2008) e IV (edizione 2010) e tra i vincitori di 27 37 Rassegna Internazionale di Giovani Architetti Italiani 2010.
Nel 2010 l’Istituto dei Beni Culturali ha selezionato gli edifici residenziali “casalogica”, “libeccio”, “ostro+scirocco” e “isolati liquidi” per E-R 2010, repertorio di qualità delle Architetture Contemporanee della Regione Emilia-Romagna; nel 2011 lo “showroom planet” è selezionato per sE-R, Osservatorio sull'Architettura Sostenibile in Emilia-Romagna.
Hanno presentato il proprio lavoro al V Convegno Identità dell’Architettura Italiana (Firenze, 2007), alle rassegne nazionali La Casa Collettiva Italiana (Padova, 2008) e Equivivere per un’Architettura Sostenibile (Padova, 2010), alla Biennale Rizoma (Pontedera, 2008), presso l'Italian Cultural Institut of Singapore (Singapore, 2009), al festival Think Town Terni (Terni, 2010) e in diverse lecture collettive e personali.
Hanno esposto opere e progetti presso i Padiglioni Italiani al London Festival of Architecture (Londra, 2008), alla XII Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (Venezia 2010) e all’Esposizione Universale di Shanghai (Shanghai 2010).
Sono vincitori nella Sezione Architettura della TopTen 2012 di New Italian Blood.

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