In prossimità della tangenziale di Mestre, l’area del comprensorio AEV (Attrezzature Economiche Varie) è importante luogo di sviluppo urbano, in cui si raggruppano edifici con destinazioni commerciali, direzionali ed alberghiere. Il progetto generale di Giovanna Mar definisce il comparto come un luogo urbano vero e proprio, con elementi architettonici individualizzati, un sistema degli spazi aperti che si compone di collegamenti e di una piazza, aree a superficie erbosa e nuclei di vegetazione arborea, con una distribuzione non invasiva delle zone per parcheggi: si determina un’idea di spazio complesso ed articolato, in funzione di una concezione allargata di vivibilità urbana. La visione progettuale si orienta quindi ad una definizione compiuta di valori urbani e paesaggistici, in un intervento di qualificazione che si appoggia in primo luogo sulla configurazione di caratteri propri all’architettura, per composizione, elementi d’innovazione, materiali, sostenibilità in senso allargato.
Il comparto accoglie strutture a destinazione d’uso commerciale, edifici bassi il cui marcato andamento orizzontale è sottolineato dal rivestimento in lastre di zinco-titanio, una torre di dodici piani a funzione commerciale e direzionale, un’architettura segnata dalla trasparenza dei prospetti, e la torre per l’albergo.
L’edificio alberghiero assume caratteri emblematici e con la sua altezza rappresenta - insieme all’altra torre progettata - un elemento di polarizzazione nel comparto, in una correlazione con le altre strutture che opera fra differenza ed affinità: il rivestimento in lastre metalliche si contrappone alla trasparenza della torre commerciale-direzionale e nello stesso tempo si avvicina in parte per materia e colore agli edifici bassi con destinazione commerciale. L’albergo evidenzia una conformazione volumetrica che procede per incastro di elementi, connessi ma relativamente distinti: il corpo basso costituisce una sorta di basamento dell’edificio, si allarga per linee orizzontali, e segnala il punto di accesso all’hotel con una rilevante struttura a pensilina che introduce ad uno spazio aperto di transizione verso l’ingresso e la hall, una sorta di corte aperta; il corpo verticale, slanciato, esprime la struttura d’ospitalità con 128 camere disposte su 8 piani. Il piano terreno del corpo di basamento comprende ambienti dedicati alla ristorazione, sale conferenze indipendenti, cui in parte si accede attraverso lo spazio a corte aperta contrassegnato dalla pensilina; completano la dotazione funzionale gli spazi accessori e di servizio per l’hotel e per il personale, con accessi anche dal piazzale retrostante. Al livello superiore si collocano le aree gestionali, gli uffici per la conduzione dell’attività alberghiera. Il procedimento progettuale si fonda su sottili ragionamenti di suddivisione e di coerente unione, non solo nella predisposizione di due componenti volumetriche ben evidenziate, ma procedendo per progressive distinzioni, attraverso il trattamento del rivestimento delle pareti esterne, in lastre metalliche di differenti materiali, zinco-titanio ed alluminio, e attraverso la suddivisione delle volumetrie che costituiscono il corpo alto. Il rivestimento in lastre di zinco-titanio color antracite del corpo a basamento compone una geometria d’accentuata orizzontalità attraverso i corsi a differente altezza di lastre rettangolari omogenee: ne risulta, nella visione a distanza, la percezione di una superficie di parete leggermente corrugata. L’utilizzazione delle lastre in zinco-titanio pone infine l’albergo in relazione, per materiale e colore, con le strutture commerciali del comparto. Nei prospetti del volume alto, il rivestimento si scompone, lastre in zinco-titanio e lastre in alluminio, contrastanti per coloritura, rispettivamente antracite ed argento, e per costituzione: se i prospetti a lastre in zinco-titanio si movimentano in ragione della variegata geometria di superficie, sulle facciate rivestite in lastre in alluminio, omogenee per colore ed altezza costante, appaiono leggeri aggetti e rientranze, che formano profondità e portano lievi ombre sul fondo di parete, introducendo variazioni aritmiche nel quadro seriale delle finestre modulari delle camere.
Nella composizione volumetrica si sottolineano ulteriori campi distintivi, accoppiati. La sezione vetrata agli affacci nord e sud, che da entrambi i versanti illumina di luce naturale il corridoio distributivo centrale dei piani, introduce separazioni nei prospetti. Si rendono evidenti, sul fondo delle pareti a lastre in alluminio, i volumi angolari ai vertici opposti, nord-est e sud-ovest, l’uno ad ospitare la “torre” delle camere più grandi per ciascun piano, l’altro contenente uno dei due corpi scala. La rastremazione dei due volumi a torre rivestiti in zinco-titanio conferisce ulteriore accentuazione dinamica nella visione dell’edificio, mentre la riflessione della luce propone gradazioni mutevoli nella coloritura argentea dei prospetti in lastre d’alluminio.
All’Hotel e agli edifici commerciali dell’insediamento nel comprensorio AEV di Mestre è stato attribuito il premio Luigi Piccinato, per l’edizione 2010.
Francesco Pagliari
Luogo: Mestre, Venezia
Committente: Life
Anno di Realizzazione: 2010
Superficie Costruita: 6.660 m2
Costo: 6.541.000 Euro
Architetti: Studio Architetti Mar
Collaboratori: Lenia Messina, Monia Borsato, Elisabetta De Pieri
Progettazione Interni: HNH Hotels
Impresa Costruttrice: Nadir
Consulenti
Strutture: Gianni Rossato – In.Pro Engineering
Impianti: Gianni Vescovi
Fornitori
Building System Automation: Honeywell, Vda
Ascensori: Kone
Strutture in Carpenteria ed Acciaio: Ofm
Cementi Armati: Costruzioni Ferrazzo
Pavimenti: Firas, Legnostile
Moquette: Stylmoquettes
Serramenti: Muffato Fratelli
Portoncini delle Camere: Serramenti Ometto
Sanitari e Accessori Bagni: Eurocomponents
Cartongessi: Edilmar
Fotografie: 1-7/15 © Paolo Monello 2/6 © Janos Grapow
Giovanna Mar
Nata a Venezia nel 1965, si laurea allo IUAV di Venezia e svolge attività professionale come titolare dello Studio Architetti Mar Srl, realizzando interventi di edilizia pubblica e privata, residenziale, turistico-ricettiva, direzionale, commerciale, industriale e produttiva.
È docente a contratto allo IUAV di Venezia. L’ambito di ricerca scientifica si rivolge in particolare all’area della tecnologia architettonica, dedicandosi ai materiali sostenibili e ai loro campi di applicazione. Dal 2009 è socia del “Green Building Council”. Dal 2009 è Vicepresidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Venezia e Consigliere responsabile nelle Commissioni “Sostenibilità” e “Rapporti con l’Università”. Nel 2010 entra a far parte del Consiglio di Amministrazione de “La Immobiliare Veneziana Srl”.
Nel 2005 ottiene il primo premio al Concorso di Idee per la riqualificazione urbana e paesaggistica dell’area residenziale del Parco Fluviale di Caposile (VE); la ristrutturazione dell’Hotel Mary a Campalto (VE) è segnalata al Premio d’Architettura del Comune di Venezia; la nuova sede TiFS Ingegneria a Padova consegue il primo premio nella sezione provinciale del Premio Fondazione Barbara Cappochin. Nel 2007 la riqualificazione di Piazza Trieste a Montagnana (PD) viene segnalata all’interno della sezione provinciale del Premio Fondazione Barbara Cappochin.
Nel 2009 riceve Menzione d’Onore al Premio Luigi Piccinato per l’Università Ca’ Foscari, Nuovo Campus di Mestre, ed espone alla XXI Bienal Internacional de Arquitectura di Buenos Aires la nuova sede TiFS Ingegneria a Padova.
Nel 2010 la ristrutturazione del Museo di Geologia e Paleontologia di Palazzo Cavalli a Padova è premiata nella categoria "Aree per la Cultura” del Premio TDA.
Ottiene il Premio Luigi Piccinato (edizione 2010) per “Black Boxes”, edifici commerciali e Hotel, Comprensorio AEV Terraglio di Mestre (VE).