Lo storico edificio è costruito alla fine del XIX secolo, un periodo in cui per eleganti ed altolocate fasce sociali trova grande sviluppo la moda di compiere soggiorni in luoghi favoriti dal clima, dal paesaggio lacustre o marino, dalla storia. Il Lido Palace a Riva del Garda faceva parte di quella serie di grandi alberghi, in cui aspetti di raffinatezza e lusso si univano in un’architettura rappresentativa, solidamente ancorata ad espressività, attraverso le tendenze vigenti fra Ottocento e Novecento, fra storicismo architettonico, Art Nouveau ed aspetti ricorrenti di taluni richiami all’esotismo. L’antico fulgore dell’albergo a Riva si esprime in una struttura compassata, di matrice storicista, una sorta di riproposizione del grande Palazzo urbano che si trasforma in albergo di lusso: una pianta regolare a C, ampio fronte verso il lago, vegetazione e natura che aggiungono gradevolezza ai soggiorni d’élite. Per riportare l’albergo ad antichi fasti, contrastando il declino recente, la strategia progettuale dello studio Alberto Cecchetto & Associati esplicita operazioni concatenate: adeguamento tecnologico ed impiantistico, ampliamento dell’edificio in un evidente coinvolgimento delle aree limitrofe, trasformazione della copertura a falde in piano attico per suites di grandi dimensioni attraverso un sopralzo in vetro e acciaio che si distingue dal corpo storico dell’edificio, immissione di nuove funzioni per il benessere, conservazione degli ambienti di rappresentanza, allestimento delle camere in forma innovativa. L’intreccio fra edificio storico e ampliamento è un punto qualificante del progetto, imponendo fra le strutture contemporanee e il nucleo preesistente un serrato colloquio, condotto per differenza di materiali e concezione degli spazi. Il corpo storico si espande al proprio esterno. Verso il lago, una lunga propaggine a pianta rastremata costituisce un’ala in acciaio Cor-ten e pareti a vetrata continua, che si unisce al piano seminterrato dell’edificio ed ospita al livello inferiore le attrezzature e gli spazi per il benessere, al piano superiore a pianta libera si dispongono i ristoranti con vista privilegiata verso il lago: l’architettura contemporanea dialoga anche con la natura, un corpo concretamente distinto che si inserisce nel paesaggio lacustre, attrae la percezione, mediando fra l’acqua, la vegetazione, l’edificio storico. Sul fronte opposto, l’ampliamento si compone di una nuova struttura per l’ingresso, che occupa l’area libera a corte fra le ali dell’edificio: un volume vetrato a leggera struttura in acciaio funge da transizione fra il parco e l’albergo, una zona intermedia che consente di apprezzare la visione del parco in un ambiente protetto e segnato dai materiali contemporanei. L’acciaio Cor-ten vi abbonda: la pensilina obliqua ad ala segnala e protegge l’accesso a questa sorta di moderno “jardin d’hiver” a pareti e copertura vetrate, unendo ingresso e gradevole sosta, e vi si introduce prolungando la propria struttura a lamine in acciaio, un aperto e separato volume rivestito da lastre in Cor-ten evidenzia la funzione d’accoglienza agli ospiti; pavimento del nuovo atrio, gradini e rampa per accedere al corpo storico dell’albergo utilizzano parimenti lastre in Cor-ten. Vige una regola di contrappunto fra gli elementi: proporre un nuovo volume, con tale configurazione di contemporaneità per materiali e distribuzione aperta dello spazio, significa liberare da funzioni di servizio il piano di rappresentanza dell’edificio storico per valorizzare il valore aulico del salone a colonne, rendendo nello stesso tempo percepibile sin dall’ingresso il corpo scale, un luogo di rilevante caratterizzazione che viene conservato. Storicità e contemporaneità coniugano così un articolato confronto, per parti, per aggiunte e distinzioni, esprimendo una coerente idea di alta qualità anche nell’allestimento degli spazi interni di rappresentanza con arredi contemporanei e nella dotazione delle camere. L’Hotel Lido Palace ha conseguito il primo premio, come miglior struttura alberghiera, al Premio Internazionale d’Architettura d’Ischia (PIDA), nell’edizione 2012.
Francesco Pagliari
Luogo: Riva del Garda, Trento
Committente: Società Lido Palace
Anno di Realizzazione: 2011
Superficie Costruita: 5.460 m2
Costo: 17.257.000 Euro
Architetti: Cecchetto&Associati - Alberto Cecchetto; Enrico Friselle
Impresa di Costruzione: Rossaro Costruzioni
Fornitori
Serramenti: Safem
Strutture in Acciaio: Premetal
Corian: Du Pont
Ascensori: Pedrini & C.
Tessuti: Fossa
Illuminazione: Targetti
Poltrone e Divani: Arper
Profili in Alluminio: Schüco
Fotografie: © Orch - Fulvio Orsenigo; Società Hotel Lido Palace
Cecchetto&Associati - Prof. Arch. Alberto Cecchetto
Alberto Cecchetto si laurea presso l’Università IUAV di Venezia, dove insegna progettazione Urbana dal 1975. Ha insegnato e tenuto conferenze in numerose scuole come l’ILAUD - International Laboratory of Architecture and Urban Design, l’Università di Miami di Coral Gables e l’Università di Ferrara. A partire dal 1976 inizia la propria attività professionale a Venezia esplorando la complessità del progetto su temi e scale differenti attraverso la decodificazione e ricomposizione degli elementi morfologici dell’architettura dei luoghi e del paesaggio. La sua architettura si concretizza in progetti complessi, con forme e tecnologie sofisticate, capaci di instaurare un rapporto singolare e convincente con il luogo. Nel 1989 vince il “Premio Internazionale di Architettura Andrea Palladio” con la Mensa Universitaria di Trento. Nel 2008 riceve una menzione speciale al “Premio Piccinato” con il progetto del Parco letterario di Pieve di Soligo, nel 2010 vince il Premio “US Award” con gli Uffici e Laboratori CNR all’ Arsenale di Venezia e nel 2012 il premio internazionale “PIDA” con il progetto dell’Hotel Lido Palace - Five Stars Plus. Vince numerosi concorsi d’architettura tra i quali: il Nuovo Terminal di Fusina di Venezia con Ove Arup nel 1997, il Centro socio-culturale di Arco (Tn) nel 2005, l’Auditorium Città di Padova nel 2007, il Luxury Wine Resort a Bibbona (Li) nel 2010 e la riconversione dell’ex Struttura Industriale Bailo (Tn) nel 2012. I suoi progetti sono stati esposti alla Triennale di Milano e alle Biennali di architettura di Venezia, Amsterdam, Buenos Aires e Canarie.