Hermès inaugura la Maroquinerie di Louviers
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La Maroquinerie di Louviers celebra l’eccellenza artigianale di Hermès

Quadrato come l’iconico foulard, il nuovo polo produttivo in Normandia rispecchia i valori della maison parigina e l’identità del territorio, con una ridotta impronta di carbonio

Lina Ghotmeh Architecture

Hermès inaugura la Maroquinerie di Louviers
Scritto da Redazione The Plan -

Gli spazi della nuova Maroquinerie di Louviers custodiscono l’eccellenza artigianale di Hermès: nello stabilimento di produzione, il 21esimo della maison parigina e il secondo in Normandia dopo quello di Val-de-Reuil, 260 artigiani formati all'École Hermès des savoir-faire fabbricano le iconiche borse, ma anche selle e briglie. Per la prima volta, infatti, il reparto dedicato all’equitazione esce dalla storica sede in rue Faubourg Saint Honoré, dove si trova il quartier generale del marchio.

Era il 1837 quando Thierry Hermès aprì a Parigi una bottega specializzata in bardature e finimenti da cavallo. Oggi, i suoi discendenti guidano una della case di alta moda più prestigiose al mondo: un percorso lungo quasi due secoli, che ha attraversato sei generazioni, basato sull’idea di innovare nella continuità della tradizione. Il progetto per il nuovo stabilimento, firmato da Lina Ghotmeh, rispecchia appieno la filosofia del brand e l’identità del territorio: situata nel dipartimento dell’Eure, fin dal Medioevo la città di Louviers si è affermata in tutta Europa come un importante luogo di produzione di tessuti.

Maroquinerie di Louviers - Lina Ghotmeh — Architecture © Photos Tadzio

 

Un omaggio al mitico carré Hermès

La Maroquinerie di Louviers è un laboratorio dedicato alla creatività e all’innovazione, costruito con un’ossatura in legno e 500mila laterizi prodotti localmente. Il nuovo edificio, che racchiude una superficie di 6.200 m2, presenta una pianta quadrata che rimanda al carré Hermès, l'iconico foulard in seta che è stato indossato da dive come Audrey Hepburn, Brigitte Bardot e Grace Kelly. Lungo i prospetti in mattoni a vista si aprono archi di diverse dimensioni, a susseguirsi con un ritmo incalzante come fossero cavalli galoppanti.

Gli ambienti di lavoro si sviluppano intorno a uno spazio centrale, denominato la Place du Village, in cui confluiscono le diverse aree funzionali del polo produttivo. Luogo deputato ad accogliere le persone nella struttura, questo patio coperto ospita anche un’opera d'arte appositamente realizzata dallo scultore Emmanuel Saulnier.

Maroquinerie di Louviers - Lina Ghotmeh — Architecture © Iwan Baan

 

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Un laboratorio sostenibile

Concepito secondo i criteri dell’architettura bioclimatica ed energicamente autosufficiente, lo stabilimento è disegnato in modo da garantire illuminazione e ventilazione naturale agli ambienti interni, ed è alimentato da fonti rinnovabili. Queste ultime includono un impianto costituito da 13 sonde geotermiche che arrivano a una profondità di 150 m, un parco di pannelli solari di oltre 2.300 m2 e un sistema di recupero delle acque piovane. In virtù delle sue caratteristiche di sostenibilità ambientale, la Maroquinerie di Louviers è il primo edificio industriale in Francia ad avere ottenuto il rating E4C2 nell’ambito della classificazione E+C-, che valuta le performance dei nuovi fabbricati dal punto di vista dell’energia e dell’impronta di carbonio.

Il giardino che circonda il complesso, progettato dal paesaggista belga Erik Dhont, mira a preservare la biodiversità del sito: con un’estensione di tre ettari, il parco riutilizza il terreno scavato durante il cantiere e ospita numerosi alberi preesistenti e di nuova piantumazione.

Maroquinerie di Louviers - Lina Ghotmeh — Architecture Photo Iwan Baan, © Hermès, 2023

 

Le parole di Lina Ghotmeh

«Il progetto è teso a valorizzare un lotto di terreno a destinazione industriale che giaceva in stato di abbandono. Circondato dalla natura e da uno straordinario paesaggio collinare, questo sito è magnifico e penso che si debba esaltare la bellezza di un luogo quando vi si costruisce un'opera. La Maroquinerie di Louviers propone un'architettura e una semantica senza tempo per ospitare un luogo di produzione. Può essere pensato come un museo, un centro culturale, una residenza o una fabbrica: l'importante è che sia un'architettura di qualità, che emana bellezza, che possa relazionarsi con il contesto, e soprattutto con la storia della maison Hermès. È essenziale che sia un luogo dove si sta bene, un luogo in grado di mettere le persone a proprio agio».

Credits

Location: Louviers, France
Completion: 2023
Site Area: 3 ha
Building Area: 6.200 m2
Client: Hermès
Architect: Lina Ghotmeh – Architecture

Consultants
Landscape: Erik Dhont Landscape Architects
Structures: EVP Ingénierie
Acoustics: Clarity
Fire Protection: Namixis

Photos Iwan Baan/Tadzio | © Hermès, 2023
Drawings © Lina Ghotmeh – Architecture

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