Full House, unire generazioni casa multiforme
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Full House, unire le generazioni in una casa multiforme

Tre le configurazioni possibili per adattarsi alle esigenze di figli, genitori e nonni

Leckie Studio Architecture + Design

Full House, unire generazioni casa multiforme
Scritto da Redazione The Plan -

Multi-generazionale, riconfigurabile e capace di adeguarsi alle esigenze di ogni età: Full House è nata con questi obiettivi, una casa a Vancouver, in Canada, composta da due volumi e firmata da Leckie Studio Architecture + Design. L’ispirazione è arrivata da una delle opere di Marcel Duchamp, Door: 11, rue Larrey 1927, la quale è stata tradotta in una soluzione architettonica in grado di modificare la pianta delle stanze, così da adattarsi alle età e alle necessità di tutti i membri della famiglia.

 

Full House, tre scenari possibili

Full House, Leckie Studio Architecture + Design ©Ema Peter, courtesy of Leckie Studio Architecture + Design

Talvolta l’arte è in grado di interagire con l’ambiente, talaltra ha la forza di trasformarsi in una soluzione architettonica all’avanguardia: un percorso al quale è andata incontro l’opera Door: 11, rue Larrey 1927 di Marcel Duchamp, fonte di ispirazione per una casa multi-generazionale adatta a ospitare figli, genitori, nonni; e non solo. Full House, firmata da Leckie Studio Architecture + Design per rispondere alle esigenze sociali, urbane ed economiche nate nel contesto della città di Vancouver, è infatti una casa pensata e realizzata per essere durevole nel tempo, longeva e potenzialmente vivibile da tutti i membri di una famiglia, dai più piccoli a tutte le generazioni precedenti. La chiave del progetto è la reinterpretazione di una porta a bilico in un dispositivo girevole in lamina d’acciaio che, ruotando e modificando la propria posizione nello spazio casa, ha il merito di ridisegnare la configurazione, le dimensioni e le caratteristiche delle varie stanze. Le configurazioni possibili sono tre, ognuna delle quali rispondente alle diverse fasi del ciclo di vita e alle conseguenti necessità familiari.

Oltre a quello principale, parte integrante di Full House è anche un secondo volume di dimensioni minori per ospiti o altri parenti, il quale condivide con il primo lo spazio aperto del giardino. Parimenti, entrambi beneficiano di una natura che entra all’interno attraverso corti vetrate e di una privacy totale data dalla trama in lamelle della facciata.

La struttura maggiore, che attraverso la creazione di una fessura e la successiva cucitura del taglio è caratterizzata da un elevato apporto di luce naturale, può dunque essere riconfigurata periodicamente in tre diversi scenari, tutti complessivamente dotati di cinque stanze. Il primo conta due unità abitative separate con, rispettivamente, tre e due stanze, immaginato prevalentemente per famiglie con figli piccoli e in previsione dell’avvicinamento dei nonni; il secondo, invece, due unità abitative sempre separate ma con quattro camere da una parte e una dall’altra. Quest’ultima organizzazione degli spazi, più congeniale alla maggiore età dei figli, può poi ulteriormente modificarsi in una grande abitazione multi-generazionale con cinque stanze, la quale ha la possibilità di tornare ad assumere a sua volta configurazioni precedenti a seconda delle necessità. La flessibilità e la fluidità degli spazi, dunque, seguono le esigenze di cura, ma anche di autonomia delle persone, dando risposta allo stesso tempo alle istanze di tipo urbano ed economico.

 

>>> Scopri anche Ridge House by Leckie Studio Architecture + Design.

 

Un modello abitativo per prendersi cura degli altri

Full House, Leckie Studio Architecture + Design ©Ema Peter, courtesy of Leckie Studio Architecture + Design

In altre parole, un’abitazione multi-generazionale come Full House è un’alternativa e una soluzione per contrastare gli alti costi di una casa di stampo tradizionale, ma i benefici vanno a incidere anche sulla sfera emotiva ed educativa. Tanto i bambini quanto i nonni, per esempio, possono godere di un ambiente accogliente dove vivere insieme, superando le difficoltà date dalla solitudine o dalla lontananza. Se, per i primi, i nonni possono essere fonte di storie, di racconti della propria infanzia o, ancora, il punto di partenza per sviluppare un senso di cura e di rispetto nei confronti del prossimo da riportare nella vita di tutti i giorni, per i secondi significa essere sempre immersi in un ambiente stimolate sia fisicamente sia intellettualmente. Un modo per crescere rimanendo giovani.

 

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Credits

Location: Vancouver, Canada
Architects: Leckie Studio Architecture + Design
Principal architect: Michael Leckie
Area: 350 m2
Completion: 2020
Client: private
Visualization: LSA+D (RYAN NELSON + JASON HALL)
Design team: JAMES EIDSE, EMILY DOVBNIAK, MILAN NIKIC, ASHLEY HANNON, DIMITRI KOUBATIS, ELAINE TAT
Interior Design: Gaile Guevara 
Landscape: Cyan Horticulture
Structural engineer: FAST & EPP 
Building Envelope: Spratt Emanuel Engineering
Cea: Capital Home Energy
Arborist: Monkey Tree Services
General Contractor: POWERS CONSTRUCTION
Photography by Ema Peter, courtesy of Leckie Studio Architecture + Design

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