Tra passato e futuro, tra vetro e acciaio
Leggerezza, luminosità, eleganza e trasparenza sono solo alcune delle caratteristiche del nuovo foyer su due livelli del Mozarteum, la sede della fondazione salisburghese che da anni si occupa della conservazione e della trasmissione del patrimonio storico e musicale legato a Wolfgang Amadeus Mozart. Andando a ridisegnare le caratteristiche e la socialità di questo luogo aperto alla comunità e agli appassionati, tale spazio generoso mette in connessione due edifici tutelati, ma simbolicamente anche due momenti storici, il passato e il presente con le rispettive tradizioni architettoniche. Ed è proprio con l’obiettivo di valorizzare la preesistenza e dare lustro al substrato storico-artistico che Pichler projects ha realizzato una vera e propria opera d’arte in vetro e acciaio, esprimendo allo stesso tempo al meglio il concept firmato dallo studio di architettura Maria Flöckner und Hermann Schnöll, vincitore dell’apposito concorso progettuale.
Come sottolineato da Tanja Pichler, i requisiti architettonici, le caratteristiche statiche degli edifici esistenti, i vincoli posti dalle norme a tutela del patrimonio culturale e del centro storico di Salisburgo hanno richiesto l’espressione di tutte le possibilità della fisica delle costruzioni, così da dare vita a uno spazio trasparente ritmato dalle partizioni in acciaio nero.
Pichler projects ha studiato sia le soluzioni più idonee per la pavimentazione sia la copertura vetrata custom made, utilizzando complessivamente oltre 100 tonnellate di acciaio sottoposto a uno speciale trattamento a olio. La natura stessa del Mozarteum ha portato poi a una particolare attenzione alle qualità acustiche della struttura: per questo le superfici in acciaio inox lucidato a specchio degli interni sono state perforate e dotate sul retro di una pellicola acustica quasi invisibile, impercettibile dal punto di vista estetico.
Come detto, i lavori hanno interessato sia il piano terra del foyer – di circa 200 m2 per una più ampia area di ingresso e guardaroba comprendente anche la fontana a muro già prevista nel progetto originale dell’architetto Berndl –, sia il primo piano, di 170 m2. Questo, adiacente alla Sala Grande, crea uno spazio di accoglienza e di socialità per gli ospiti e gli spettatori dei concerti.
Il progetto di ristrutturazione ha poi portato a una modernizzazione delle sale: è così che, grazie a un costante confronto tra l’azienda, gli architetti e i gestori del Mozarteum per una sapiente unione tra tecnica e design, il sogno della fondazione ha preso corpo in una delle strutture da concerto più all’avanguardia, capace di coniugare anche il suo impegno verso la conservazione, la collezione e la ricerca.
PICHLER PROJECTS
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