Philippe Samyn: Sede del Consiglio Europeo
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Sede del Consiglio Europeo

Samyn and Partners Architects & Engineers | Studio Valle Progettazioni

Philippe Samyn: Sede del Consiglio Europeo
Scritto da Samyn and Partners Architects & Engineers -

A seguito dell’allargamento dell’Europa nel 2004, lo stato belga ha proposto al Consiglio la cessione del blocco A del complesso Residence Palace per farne, una volta completate le operazioni di rinnovamento e adattamento, la nuova sede del Consiglio stesso e del Consiglio dell’UE. 
In altre parole, il Residence Palace avrebbe necessitato di una riorganizzazione per ospitare sia le sessioni trimestrali e bisettimanali (rispettivamente del Consiglio e del Consiglio dell’UE), sia altre importanti conferenze. Inoltre, vi era l’esigenza di disporre di sale per il Presidente e per altri leader politici, altre ancora per i delegati degli stati membri, per il Segretario Generale del Consiglio e per i rappresentanti di testate internazionali.Nell’agosto 2004, il Consiglio ha così lanciato un bando di concorso europeo, il quale ha visto la vittoria, nel 2 settembre 2005, del team di architetti e ingegneri composto da Samyn and Partners (capoprogetto), Studio Valle Progettazioni e Buro Happold.
Il Residence Palace, costruito tra il 1922 e il 1927 dietro iniziativa del finanziere Lucien Kasin e progettato dall’architetto svizzero Michel Polak, era inizialmente un complesso residenziale con appartamenti di lusso in prossimità del centro storico. Dato lo scarso richiamo commerciale, dopo la seconda Guerra Mondiale l’edificio art déco fu convertito dallo stato belga in uffici ministeriali.Negli anni Sessanta, a fronte dell’estensione del corpo edilizio, venne realizzata una nuova facciata, posta aldilà del volume esistente e antistante rue de la Loie – Wetstraat. Più tardi, negli anni Ottanta, venne demolita l’ala est così da costruire la sede del Consiglio utilizzata sinora, il Palazzo Justus Lipsius. I prospetti originari, gli atrii d’ingresso e i corridoi al piano terra sono oggi parte del patrimonio culturale belga.
Seguendo le norme urbanistiche, la nuova estensione sul lato nord-est ha visto l’introduzione di due facciate, così da “chiudere” l’edificio a forma di L e trasformarlo in cubo.L’area esterna è stata convertita in atrio in vetro, un filtro contro il pulviscolo atmosferico che scherma sia l’entrata principale, sia il nuovo volume a forma di lanterna, che accoglie le sale conferenze.
La composizione di quest’architettura è la somma dell’area minima richiesta per ogni tipo di ambiente. Tutti i piani sono stati impostati secondo una pianta ellittica: pur differendo nelle dimensioni, hanno in comune tanto il centro quanto l’asse principale.
La struttura è rigorosamente simmetrica, sebbene all’occhio nudo non appaia come tale. La nuova doppia facciata, realizzata con un mosaico armonico di finestre in vecchia quercia a vetro unico, provenienti da diversi paesi europei, funge da barriera acustica contro il traffico di Rue de la Loi – Wetstraat, garantendo inoltre l’isolamento termico degli spazi interni. Una scelta in linea con le indicazioni dell’UE rispetto al risparmio energetico, secondo cui nei prossimi anni vari edifici dovranno sostituire le vecchie finestre in favore di sistemi in vetrocamera.
Questa nuova facciata è una dichiarazione pratica e filosofica circa il riutilizzo di questi elementi tradizionali, che dà voce alla diversità culturale dell’Europa. In più, il Consiglio si augura che questo edificio sia un esempio a 360 gradi a livello di sviluppo sostenibile. Un desiderio espresso in molti aspetti del progetto tecnico e architettonico. Per esempio, un “ombrello” di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica copre sia le porzioni preesistenti, sia quelle di recente edificazione, simboleggiando un ponte tra passato, presente e futuro.

Location: Bruxelles
Client: Council of the European Union
Completion: 2015
Gross Floor Area: 53.815 m2 
Architects: Philippe Samyn & Partners (Lead and Design Partners), Studio Valle Progettazioni 
Works Management: Interbuild-Cegelec 
Contractor: Riva Mariani, De Meuter, Valens-DeWaele

Consultants 
Structural: Buro Happold

Suppliers 
Kitchen: Metos, De Kobra  
Furniture: Potteau Labo

Glass: AGC

Photography: © Philippe Samyn and Partners architects & engineers, Lead and Design Partner

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