Quartier generale e centro di produzione Vacheron Constantin
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Estensione quartier generale e centro Vacheron Constantin

Bernard Tschumi Architects

Quartier generale e centro di produzione Vacheron Constantin
Scritto da Bernard Tschumi Architects -

Il quartier generale e centro di produzione di Vacheron Constantin - marchio svizzero di orologi fondato nel 1755 - è stato progettato e realizzato dallo studio Bernard Tschumi Architects (2001-2005), che ne ha curato le implementazioni strutturali e direzionali a fronte della crescente richiesta di produzione di orologi conosciuta dall'azienda. Il committente, pur consapevole di come l’intervento avrebbe oltremodo raddoppiato l’ingombro dell’edificio originario, sviluppato su quattro piani e situato alla periferia di Ginevra, ha sottolineato l’importanza di preservarne il carattere iconico. Il nuovo innesto è collocato in modo tale da aprire un cono visivo verso il volume principale esistente. Poiché seguiranno ulteriori addizioni, gli architetti hanno pensato a un campus in cui i diversi elementi differiscono per configurazione, ma vengono accomunati dal medesimo approccio strutturale. Gli spazi dedicati alla produzione sono orientati a nord in modo da fornire la massima luce naturale ai sapienti artigiani costruttori di orologi, grazie anche ai lucernari che rendono confortevoli le condizioni di lavoro. Da qui, un ampio ristorante si apre verso un generoso prato. Una corte di servizio al piano terra è adibita al carico e scarico merci, mentre il parcheggio per le autovetture e lo scarico merci di piccola taglia restano al livello interrato. Il concetto iniziale del primo edificio era un involucro metallico curvo comune denominatore sia della produzione sia degli uffici.Per l'estensione, gli architetti hanno realizzato una variazione a due piani sulla copertura originale e installato 1.500 m2 di pannelli solari per la conservazione e l'efficienza energetica. Un aspetto distintivo dell'estensione è una spettacolare rampa di vetro gradonata che serve sia da vestibolo e accesso agli spogliatoi dei mastri artigiani, sia da elemento di mediazione e dialogo tra il vecchio e il nuovo. Obiettivo del progetto era costruire un quartier generale con impianto produttivo per Vacheron Constantin che unisse la tecnologia del terzo millennio e l'intelligenza lasciata in eredità dal diciottesimo secolo - l’Illuminismo - in un unico gesto architettonico che offra un'immagine e di continuità e di novità, un'immagine che sia contemporaneamente poetica e funzionale. Come affermato, nel 2001, da Bernard Tschumi: «Immaginate un sottile strato di metallo, dalla superficie lavorata e aperta, elegante e facile da piegare. Lo spazio che ne emerge è levigato e preciso all'esterno, in acciaio, caldo e accogliente all’interno, in legno. L'oggetto architettonico non è racchiuso su se stesso dal momento che la logica della forma arrotondata lascia penetrare abbondante luce naturale dal lato nord e filtrata da quello sud, come un segno di benvenuto sia per i lavoratori sia per i visitatori». Un'apertura nel terreno in corrispondenza dei parcheggi, che sono allo stesso tempo protetti e aperti alla luce naturale e al paesaggio circostante, lascia intravedere la struttura portante metallica dell'involucro. Sopra questi, la forma architettonica è deliberatamente aperta così da creare un patio quieto e arieggiato. L'andamento flessuoso del rivestimento conferisce all'intero complesso un'unità funzionale e visiva, che include ogni attività dalla produzione alla direzione e progettazione. Questa continuità si estende oltre il sito, abbracciando il territorio adiacente. Il rivestimento metallico, la cui lamina viene delicatamente piegata creando piacevoli cornici ed espone alla vista lo strato più interno dell’involucro, si staglia elegantemente in uno scenario ben ordinato, amplificandone le viste. Altra sfida rappresentata dal progetto era creare un design capace di ospitare uno dei più prestigiosi marchi di orologeria all'inizio del ventunesimo secolo, un'azienda la cui bravura artistica e tecnica si sottrae allo scorrere del Tempo. Per rispondere a questa molteplice impresa, l'architettura ha dovuto rispondere a diversi criteri. Creare una forte identità, immediatamente riconoscibile come il quartier generale di Vacheron Constantin. Progettare un edificio come luogo di invenzione concentrandosi sul futuro delle arti tecniche e manuali della produzione orologiaia. Stimolare il gioco tra conoscenza e tecnologia. Infine, realizzare un edificio dalla scala umana, ideale per un'esperienza tattile, dal momento che il valore principale della sua produzione è ottenuto proprio dal tocco artigianale.

Location: Geneva, Switzerland
Client: Vacheron Constantin, Richemont
Completion: 2015
Gross Floor Area: 11,000 m2
Architects: Bernard Tschumi Architects
Design Team: Bernard Tschumi, Paul-Arthur Heller, Clinton Peterson, Nicolas Grillet, Pierre-Yves Kuhn, Joel Rut¬ten, Véro¬nique Descharrières, Rémy Cointet, Emmanuel Desmazières
Local Architect: Atelier d’architecture Glauco Lombardi

Consultants
Structure: MDI Ingeniéurs Civils
HVAC: Amstein+Walthert Genève
Electrical: Scherler
Facades: BCS
Safety and Accessibility: Securiconcept
Energy Management: Tech-Building

Suppliers
Metal Cladding, Curtain Wall, Windows, Glazing and Doors: Hevron
Landscape: Menu
Flooring: Famaflor, HKM
Acoustical Ceilings: Trisax, MWH
Lighting : Badel
Elevators: AS Ascenseurs
Kitchen Equipment: Ginox
Internal Partitions: Trisax

Photography: © Peter Mauss

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