Bruno Stocco Architetto: Casa a Santa Giustina in Colle
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Casa GaMa a Santa Giustina in Colle

Bruno Stocco Architetto

Bruno Stocco Architetto: Casa a Santa Giustina in Colle
Scritto da Francesco Pagliari -

Un edificio parzialmente diroccato nella campagna padovana, a due piani fuori terra e falde pronunciate, diviene oggetto di un elaborato progetto di recupero e di completamento/ampliamento, per la trasformazione in un'architettura residenziale ad elevata finezza abitativa. Il progetto si definisce anche nell'atteggiamento di attenzione al recupero dei materiali, per fornire un certo grado di continuità sostanziale fra edificio preesistente e residenza odierna. Travi e travetti in legno, mattoni e lastre in pietra, porte interne in legno restaurate vengono a far parte di un processo che integra la conoscenza al riuso, ponendo in contatto materiali di recupero e materiali di nuova fornitura, per le finiture e per l'ampliamento con tamponamenti e coibentazioni. L'idea di progetto per “recupero ed ampliamento” consiste anche nel conformare un sistema interpretativo per moduli di proporzionamento nella pianta e negli alzati dell'edificio preesistente, in modo da consentire l'identificazione di una “regola” compositiva che permetta di sostenere l'ampliamento rispettando la proporzionalità, nelle aggiunte volumetriche e spaziali.
L'elemento più rappresentativo dell'edificio preesistente, una costruzione la cui storicità si rintraccia nelle mappe catastali ottocentesche, è la grande arcata d'accesso al complesso, con una conformazione a tutto sesto sul fronte sud: un portale che conserva intatto un certo fascino aulico d'architettura antica.L'arcata viene riproposta come luogo ordinatore della casa: assume centralità dominante nell'impianto del prospetto che si amplia e definisce il carattere di trasformazione fra preesistenza e costruzione odierna. Elemento unificante, nel mantenere la propria aulicità: l'intera arcata si trasforma in un “portale vetrato e luminoso”, che lega il piano terreno al primo piano nell'idea di fornire una intensa luminosità alla profondità trasversale degli spazi interni di soggiorno posti ad entrambi i piani, luoghi baricentrici e snodo di attività, spazi per soggiorno e studio, nucleo della distribuzione all'interno della residenza. Ai lati dello spazio di soggiorno a piano terreno, si collocano ambienti accessori e di servizio, con gli spazi porticati a sud e a nord che completano il proporzionamento dell'edificio,  elementi protetti di transizione fra interno ed esterno. Al piano superiore, sul lato ovest della casa si posiziona il nucleo dell'ampliamento, con due stanze da letto e servizi igienici, mentre sul lato est si collocano un'ulteriore stanza da letto e il sistema di collegamento verticale, l'ascensore e la scala a struttura leggera in ferro e legno, quasi in disparte.
Sui prospetti si articolano ed evidenziano le connessioni fra le concomitanti idee di recupero e trasformazione.Il prospetto sud rimarca la compresenza fra restauro della muratura in mattoni, finemente intessuta e lasciata a vista, trasformazione dell'arcata in “portale vetrato”, posizionamento di un setto murario contemporaneo intonacato che definisce l'ambito del porticato. Il prospetto ovest enuclea la connessione, per distinzione degli elementi, fra la ricostituzione di un grigliato murario a tessitura a nido d'ape in mattoni di recupero - che risvolta sul lato a nord e rimarca così la persistenza di un carattere d'architettura rurale nella casa - e la parete esterna di segno contemporaneo per il tamponamento dell'ampliamento, in corrispondenza delle stanze da letto del primo piano.La parete, performante e coibentata, si presenta sul prospetto secondo una composizione integrata di elementi, proporzioni e ritmi: leggermente ritratta rispetto al grigliato in mattoni, nella parete si sussegue il ritmo dei profili abbinati a C in acciaio, in color d'ossidazione e connessi a cilindri saldati ad una piastra retrostante il cappotto esterno. I profili determinano partizioni lungo la parete, nelle quali si inseriscono alte e strette aperture finestrate e porzioni intonacate, secondo uno schema non sequenziale.
Contemporaneità e recupero, attraverso materiali, proporzioni, affinità e differenze, per definire aspetti di raffinatezza nel comporre spazi e modalità dell'abitare.

Francesco Pagliari  

Luogo: S. Giustina in Colle (PD)
Committente: GAMA - S. Giustina in Colle (PD)
Anno di Realizzazione: 2014
Superficie Costruita: 205 m2
Architetti: Bruno Stocco Architetto
Design Team: Valentina Cadamuro, Beatrice Borghi
Direzione dei Lavori: Bruno Stocco Architetto
Imprese di Costruzione: Impresa Edile Squizzato Cristian & C., Impresa Costruzioni Edili Salvalajo Giuseppe

Consulenti
Strutture e Impianti: Guglielmo Tolio
Illuminotecnico-elettrico: Paolo de Lucchi Architetto Design

Fornitori
Serramenti: Falegnameria Roncato
Impianti Meccanici: Emme Emmeimpianti 
Impianti Elettrici: Scolaro Impianti 
Opere In Cartongesso: Rem Finiture 
Opere Da Pittore: Stocco Luciano
Opere da Fabbro: Carpenteria Gambarotto Pierluigi

Bruno Stocco Architetto
Bruno Stocco è nato a Camposampiero (PD), dove svolge la propria attività.. Conseguito il diploma di maestro d'arte e maturità presso l'Istituto Statale d'Arte “Pietro Selvatico” di Padova, si è laureato in Architettura allo IUAV di Venezia nel 1980 seguendo le lezioni di Carlo Scarpa e con una tesi sull'area di Prato della Valle a Padova, relatore Valeriano Pastor. 
Durante la propria attività, ha partecipato costantemente a conferenze e dibattiti sulla salvaguardia del territorio, pubblicando articoli e studi su architettura antica e sacra dell'entroterra padovano (ricordiamo: La tradizione e la cultura della casa nell'alto padovano, prefazione di Mario Botta). L'interesse professionale si è distinto nell'ambito del recupero di beni storici vincolati, in relazione con Sovrintendenze ed Ente Ville Venete. Per conto dell'Ordine Architetti di Padova, è stato promotore didattico di vari corsi sul restauro con avvio di laboratori sul tema.
I suoi lavori sono stati riportati in numerosi articoli e su riviste specializzate, in particolare: monografia edita da Skira “Il restauro della Cattedrale di Padova”, lavoro menzionato al Marble Architectural Award 2000 Italy per l'adeguamento del Presbiterio del Duomo di Padova, oltre al premio Koinè di Vicenza per il progetto di panca per la Chiesa; monografia edita dalla Casa Editrice Compositori di “La Fornace Morandi di Padova, processo di restauro e metodologia di recupero” lavoro già finalista del Brik Award 2012; “Panorama Italiano n. 2 “ edito da The Plan ha già pubblicato due lavori e ne sono presenti in altri due volumi “Novecento Architetture e Città del Veneto” e “Piruea nel Veneto” della Regione Veneto.

 

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