Via Adolfo Omodeo, situata nell’area sud-est della città di Bari, è lo scenario in cui trova realizzazione il progetto più recente dello studio Netti Architetti, l’edificio residenziale Omodeo 57, il primo a essere portato a compimento fra quelli afferenti al Programma Integrato di Riqualificazione delle Periferie promosso nel 2007 dal Comune di Bari (gruppo di progetto composto dagli architetti Paolo M. Maffiola, Lorenzo Netti, Gian Luigi Sylos Labini e dall’ingegnere Arcangelo Santamato). La finalità generale del piano, denominato San Marcello, è favorire la riqualificazione urbana della periferia sud-est di Bari. In quest’area si sono assommati interventi pubblici - il primo quartiere di edilizia residenziale nel dopoguerra e il campus universitario - ed interventi privati di edilizia corrente, che hanno contornato nel corso degli anni le architetture ottocentesche extraurbane di un certo rilievo. La densificazione del tessuto edilizio è fra i principali obiettivi del PIRP, attraverso la previsione di due nuovi complessi. Il primo, l’edificio residenziale Omodeo 57, si situa fra importanti aree verdi: il Giardino Botanico del campus universitario e il parco di Villa Capriati; il secondo, non ancora edificato, è previsto in prossimità della chiesa di San Marcello, che dà il nome al piano stesso. Oltre all’edificazione dei due immobili privati, rientrano nel PIRP anche ristrutturazioni e numerosi interventi per dare identità al quartiere e favorirne la connessione interna. Il volume dell’edificio residenziale Omodeo 57 si colloca a margine dell’area di intervento del piano e, traendo spunto dal contesto circostante, asseconda le assialità descritte dal tracciato stradale e urbano, saturando l’area del lotto per ricostituire gli allineamenti con gli edifici contermini, nel rispetto delle distanze minime consentite dal Regolamento Edilizio. Due corpi di fabbrica di altezze diverse si distaccano verticalmente a partire da una base comune, connotando in maniera differente i fronti del complesso in affaccio sulle vie pubbliche circostanti. L’edificio ospita un ampio ventaglio di funzioni, sia residenziali sia terziarie: nel volume più alto, in affaccio su via Adolfo Omodeo, trovano spazio appartamenti, uffici e negozi, mentre l’elemento rivolto verso via Napoleone Colajanni è interamente adibito alla funzione residenziale. Qui, i due appartamenti al livello terreno dispongono anche di affaccio su un’area verde privata, protetta in modo da garantire la giusta riservatezza all’interno del contesto urbano. In tutte le unità di progetto è previsto almeno un affaccio panoramico, realizzato con logge nei fronti che danno sulla strada e con balconi riparati da brise soleil nelle aree rivolte verso il giardino della villa. Il disegno che caratterizza i fronti sulla via pubblica, composto da un intreccio di telai estradossati in parte strutturali e in parte portati, è riconducibile a forme geometriche elementari ed è ottenuto affiancando telai con interassi differenti, che conferiscono alla struttura dinamismo e ritmo. L’orditura dei telai, dipinti di bianco, incornicia come un quadro i prospetti dei volumi di nove e di quattro piani, nei fronti in affaccio rispettivamente su via Adolfo Omodeo e su via Napoleone Colajanni. Impercettibili parapetti vetrati consentono la piena fruibilità delle logge immediatamente retrostanti i telai, all’interno del filo di facciata. L’orditura dei telai, sul prospetto del volume più alto, riquadra il prospetto fra il primo e il nono livello, e lascia scoperto il piano terreno, riservato a negozi; mentre il fronte dell’elemento più basso è interamente disegnato dall’orditura dei telai. La forte intonazione di colore bianco dell’edificio viene interrotta da una facciata ventilata con ceramiche di tonalità grigia al livello del basamento, e dalle schermature solari in legno color mattone che proteggono e decorano i balconi del prospetto più alto rivolto sul giardino di Villa Capriati. Questa stessa soluzione si ripete anche sui due livelli centrali nel volume a quattro piani, per offrire riservatezza agli abitanti. In copertura i numerosi pannelli solari rendono l’edificio efficiente dal punto di vista energetico.
Luogo: Bari
Data di completamento: 2018
Architetti:
Lorenzo Netti (Netti Architetti)
Paolo M. Maffiola
Arcangelo Santamato
Gian Luigi Sylos Labini (SMN Studio di Architettura)
Direzione lavori: Nicola Gaudio
Responsabile lavori: Luigi De Bartolomeo
Committente: PIRP San Marcello
Appaltatore principale: DEBAR Costruzioni
Consulenti
Strutture: Luigi Nigro (Studio tecnico CNC)
Ingegneria impiantistica: Biagio Laurieri
Rivestimenti: Marazzi
Fotografie: © Alberto Muciaccia, courtesy Netti Architetti
Netti Architetti
Laureato cum laude nei primi anni ’80 a Firenze, Lorenzo Netti ha fondato con Gloria Valente nel 1998 la Netti Architetti che si occupa di progettazione e ricerca. Loro oggetti e progetti sono stati pubblicati da varie riviste di settore ed esposti alla Biennale di Venezia nel 1996, 2002, 2018 e in altre mostre in Italia e nel mondo. L’architettura è il loro ambito di ricerca, il disegno e la fotografia gli strumenti per esplorare la terra, i luoghi e le città. Lorenzo Netti è docente di Disegno dell’Architettura presso il Politecnico di Bari dove ha tenuto corsi di Composizione architettonica, ha insegnato inoltre all’Accademia di Belle Arti di Bari. È redattore della rivista di architettura, arte, comunicazione e design Il Progetto. Nel 2015 ha pubblicato il libro Basic Architecture per i tipi di Librìa. In corso progetti e realizzazioni per il Politecnico e la Città di Bari.