Il progetto si propone di aumentare la qualità dello spazio urbano del quartiere, grazie a una facciata che dialoga con il contesto
Poblenou è un quartiere di Barcellona dalle mille sfaccettature: con un’anima dal passato industriale e oggi divisa tra luoghi d'arte e imprese digitali e hi-tech, sta vivendo un momento di grande cambiamento che non ha ancora preso una direzione precisa.
La riconversione del barrio è iniziata circa vent'anni fa, con il progetto 22@ Barcelona, un piano comunale volto a trasformare i comparti industriali della zona in un distretto per l’innovazione, creando appunto una “città nuova”.
Il progetto non ha saputo però dare una precisa identità a questo comparto urbanistico, che vede oggi un mix di edifici e di architetture dai più svariati caratteri, che ne fanno una delle peculiarità della zona. Nel quartiere è però ancora possibile identificare l’impianto urbanistico sviluppato secondo quella rigida griglia quadrata che richiama l’impostazione data da Ildefonso Cerdà al vicino Eixample.
All’angolo di uno di questi isolati, è stato affidato agli architetti di BAAS il progetto per un edificio per uffici.
L’architettura pensata dagli architetti si propone di definire l’isolato urbano, seguendo il perimetro ideale della griglia: un espediente che punta a creare dialogo con il contesto e a migliorare la qualità dello spazio pubblico.
L’edificio si compone di due corpi di fabbrica: il primo, quello più alto, sull’esterno del lotto, e un secondo volume, più piccolo e intimo sul retro, in posizione interna.
I colori, i volumi, i materiali sono studiati per inserirsi nel contesto in modo naturale, richiamando le caratteristiche delle architetture circostanti. In particolare, la composizione del volume più grande è studiata per creare una continuità tra la strada e l’edificio, con una forma a gradoni che gradualmente arretrano man mano che i piani aumentano.
La facciata è caratterizzata da forme geometriche e da una netta scansione regolare: le aperture a tutta altezza sono scandite dai pilastri che segnano sul prospetto tante lesene verticali mentre le fasce marcapiano, sporgenti rispetto al contorno dell’edificio, contribuiscono a creare un ritmo solenne e regolare. Il rivestimento della facciata aumenta la solennità della composizione, grazie alla matericità delle superfici. I biomattoni ecologici utilizzati richiamano la finitura degli altri edifici industriali della zona mentre la malta di calce con i giunti a filo sottolinea la monolicità della composizione.
L’edificio è completamente dotato di ventilazione naturale, grazie alla possibilità di aprire le grandi finestre che permettono agli utenti di vivere maggiormente il rapporto con la strada.
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La composizione a gradoni dell’edificio principale permette di ricavare ampie terrazze a ogni piano, dove gli utenti possono lavorare all’aperto. All’ultimo piano è inoltre presente un rooftop comune per i momenti di relax e di comunità.
La copertura dell’edificio più piccolo si compone invece di un tetto verde, uno dei molti espedienti studiati per aumentare la sostenibilità dell’architettura. A questi si aggiungono la presenza di pannelli solari, i sensori automatici di regolazione del comfort climatico e dell’intensità di illuminazione, le schermature solari automatizzate e l’uso di materiali locali o di origine naturale.
Location: Barcellona, Spain
Architects and concept: BAAS
Client: Conren Tramway
Completion: 2022
Gross Floor Area: 15,000 m2
Photography by Gregori Civera, courtesy of BAAS