Un antico zuccherificio del 1828 rivive oggi in una galleria d’arte contemporanea grazie a un intervento di recupero
Celebrare la storia del Paese, dare valore alla propria identità e instaurare un legame sempre più forte con la cittadinanza attraverso l’arte: così un antico stabilimento industriale è stato trasformato in una galleria d’arte contemporanea. Il suo nome è Cukrarna, nato a Lubiana nel 1828 come zuccherificio. I duecento anni di storia che lo separano dalla sua fondazione a oggi lo hanno visto attraversare diverse trasformazioni e cambiamenti d’uso: da zuccherificio fu riconvertito in uno stabilimento di tabacco a seguito di un disastroso incendio, successivamente vi si insediarono una fabbrica tessile, una caserma militare e un rifugio per senzatetto.
L’edificio è uno dei simboli culturali dell’identità slovena, un monumento nazionale alla storia industriale della nazione tutelato come bene di interesse patrimoniale.
La trasformazione dell'edificio in uno spazio dedicato all'arte contemporanea risale al 2009, quando il Comunde di Lubiana decise di bandire un concorso di progettazione per il recupero di questo monumento nazionale: la proposta dello studio Scapelab si è aggiudicata il primo posto grazie a un programma rispettoso dell'identità dell'edificio.
Il progetto di Scapelab ha mantenuto inalterate le facciate, che sono state restaurate: l'aspetto massivo, le consistenze murarie, la geometria delle tante finestre quadrate e allineate una all'altra, la copertura a falde inclinate richiamano la tradizione architettonica industriale dell'Ottocento. All'esterno nulla sembrerebbe cambiato, ma a fare la differenza è il rafforzato rapporto con la città, creato dalla nuova piazza che fa da filtro all'accesso principale sul lato a sud dell'edificio. A nord, l'affaccio sul fiume Ljubljanica è stato valorizzato da uno spazio all’aperto dotato di sedute in cemento.
Se l’esterno è stato conservato quasi immutato, è all’interno che si esplica il cuore della trasformazione progettuale: l’edificio è stato completamente svuotato e ogni struttura presente è stata rimossa, per lasciare spazio a una scatola vuota da riprogettare completamente. Il piano terra è totalmente aperto, libero da ogni ingombro, a eccezione della colonna formata dall’ascensore e dalle scale, ma già da lì è possibile vedere le gallerie espositive superiori, pensate e realizzate come fossero cubi bianchi fluttuanti rivestiti in metallo traforato.
L’imponenza dell’architettura è massimizzata dall’altezza degli ambienti, la cui verticalità è enfatizzata dalle tante finestre allineate che conducono lo sguardo verso l’alto.
I piani superiori sono quindi dati dai volumi che levitano al di sopra del piano terra: si sviluppano su tre livelli e sono dedicati agli spazi espositivi e ad altri spazi multifunzionali per workshop e conferenze, ma anche per laboratori educativi e letture per i più piccoli; più un piano posto direttamente nel sottotetto in cui sono alloggiati gli impianti di trattamento dell’aria e quelli elettrici.
Per lasciare il piano terra libero da ingombri, i cubi sono appesi al soffitto mediante una struttura in acciaio. Questi, inoltre, sono rivestiti da un involucro metallico traforato, il quale rappresenta un elemento architettonico raffinato ed elegante in grado di alleggerire la presenza dei cubi fluttuanti in aria e di arricchire l’architettura del piano terra con un elemento funzionale. Il vantaggio, a tal proposito, è di potervi alloggiare gli impianti di riscaldamento e raffrescamento ad aria, oltre che di poterlo utilizzare come dispositivo di illuminazione e smorzatore acustico, riducendo il riverbero del suono. C’è poi la zona bar pensata come vero e proprio polo d’attrazione per la cittadinanza e i visitatori, ovvero il bar della galleria. Questo, disegnato come una sorta di palcoscenico, può trasformarsi in un jazz club o in un piano bar con musica live.
La Cuckrarna Gallery costituisce dunque un nuovo polo per la città di Lubiana: uno spazio in cui praticare l’arte contemporanea celebrando la storia e l’identità industriale del Paese.
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Location: Ljubljana, Slovenia
Completion: 2021
Architects: Scapelab (Marko Studen, Boris Matić, Jernej Šipoš)
Gross Built Area: 2.015 m²; Total usable space: 5.700 m²; Total Gross Area: 11.500 m²
Plot area: 6.000 m²
Client: Municipality of Ljubljana
General Contractor: Strabag
Structural engineer: Elea ic
Sustainability and energy concept: En Plus
HVAC engineer: Menerga
Lighting engineer: Arcadia lightwear
Fire safety engineer: Fojkar fire
Photography by Miran Kambič, courtesy of Scapelab