Il campus The Holdsworth Center e il Palazzo di Giustizia di San Antonio raccontano la storia di un territorio
Lavorare con i materiali locali, sapendone apprezzare l’effetto al tatto e le rispettive potenzialità strutturali, è uno dei modi per progettare con il territorio. Con il Texas in questo caso. Creare un’architettura esperienziale, che sia alla base di un’esperienza olistica e di scoperta, dare vita a edifici “responsabili” e rispettosi dell’ambiente sono alcuni dei valori principali dello studio americano Lake Flato Architects, espressi sapientemente in due progetti realizzati proprio in questo esteso Stato al confine con il Messico. Sono il campus The Holdsworth Center, ad Austin, e il Palazzo di Giustizia di San Antonio.
Immerso in un territorio di oltre 44 acri sulle rive del lago Austin, il campus The Holdsworth Center è una casa a misura di insegnante, immerso nella natura fin quasi a nascondersi e a scomparire. Diversi edifici di dimensioni non imponenti e rispettose delle linee del contesto danno vita a un complesso diffuso pensato e realizzato appositamente per i docenti degli istituti pubblici dei distretti limitrofi, con l’obiettivo principale di valorizzarne il ruolo, il lavoro e l’impegno nei confronti delle nuove generazioni, educatori la cui missione di vita e professionale è rivolta a una platea di oltre 5,5 milioni di studenti.
Il valore dell’architettura si esplicita dunque nella sua capacità di enfatizzare dinamiche di relazione, di comunità e di socialità reciproca tra gli insegnanti residenti di The Holdsworth Center, ma anche nella sua propensione a incentivare una profonda sensibilità nei confronti dell’ambiente e della natura, nonché un più stretto legame reciproco nelle attività quotidiane. La sua stessa localizzazione rappresenta il punto di partenza di questa filosofia progettuale, sviluppata e arricchita poi dall’articolazione degli spazi e dalle rispettive dimensioni: il campus include infatti 15 diversi edifici per un totale di 173.000 m2, con 186 stanze, aule all’avanguardia e dotate di tecnologie di ultima generazione, una sala conferenze da 300 persone, un anfiteatro all’aperto e una particolarissima aula-molo su due piani protesa verso il pelo dell’acqua del lago.
Nella progettazione di The Holdsworth Center, un’attenzione particolare è stata riservata anche ai momenti di svago e alle attività ricreative: per questo sono stati realizzati una palestra, percorsi esterni per attività fisica o ricreativa, passeggiate nella natura, una piazza centrale.
Colori e materiali scelti, allo stesso tempo, rispondono parimenti alla necessità di dare vita a una struttura in armonia con il luogo: legno – sia all’esterno sia all’interno –, vetro e pietra conferiscono a The Holdsworth Center uno stile e una personalità specchio della sua terra. Quasi l’84% del sito è dedicato agli spazi all’aperto e alla loro conservazione. Tutto conduce dunque l’occhio verso il lago, favorendo al contempo una sensazione di benessere psicofisico e di tempo lento.
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Immerso in un paesaggio capace di raccontare la storia, la tradizione architettonica e l’artigianato autoctono di San Antonio, il nuovo Palazzo di Giustizia della città è un intreccio di simboli più o meno antichi da non disperdere, di elementi di design, di estetica e di funzionalità. Firmato dallo studio Lake Flato in collaborazione con Alta Architects (ex Munoz & Company), il progetto ha portato alla sostituzione dell’antica sede della corte della città texana, la John H. Wood Jr. U.S. Courthouse. Quest’ultimo edificio è stato infatti costruito nella seconda metà degli anni Sessanta come padiglione degli Stati Uniti per l’esposizione universale del 1968, per poi essere convertito in tribunale due anni dopo. A rendere importante il nuovo palazzo, realizzato a partire da un’interlocuzione fondamentale con le istituzioni cittadine, anche la zona nel quale è inserito, a pochi passi dal centro storico di San Antonio e dalla cattedrale di San Fernando: ricco di piante autoctone, il paesaggio rimanda alla storia agraria del sito e al suo ecosistema storico e regionale, così da far percepire un maggior legame tra territorio e cittadinanza.
Ma l’attenzione nei confronti della comunità ha riguardato anche la fase progettuale e costruttiva: la realizzazione del Palazzo di Giustizia ha infatti volontariamente sostenuto l’economia locale, attingendo alle sue professionalità, ai suoi artigiani e ai suoi materiali.
Pietra naturale locale di Lueders, terracotta, vetro e metallo sono i materiali caratterizzanti la struttura e già ben visibili dall’esterno dell’edificio, con gli ultimi due a dominare in particolare sul lato rivolto verso South Santa Rosa Avenue. Tale ingresso è infatti ritmato da un intreccio di differenti strutture in metallo, come le colonne, la schermatura orizzontale e la copertura, mentre la facciata verso nord è maggiormente giocata su pietra e vetro. I pilastri, alternati da vetri arretrati rispetto alla loro linea, sono appunto in pietra naturale: sono anche espressione metaforica della giustizia, dal momento che si innalzano verso l’alto con l’effetto di dodici fasce sovrapposte scandite da mattoni in terracotta (la maggior parte delle giurisdizioni americane richiede una giuria composta da dodici persone).
Ad accogliere i visitatori all’interno del Palazzo di Giustizia un lungo e luminoso atrio, il quale lascia vedere i livelli superiori con le rispettive balconate e che si allarga via via verso un murales dai mille colori firmato dall’artista Thomas Glassford. È in sua corrispondenza che si trovano le scalinate per salire al primo piano, con una vetrata aperta verso San Pedro Creek visibile anche dal basso. Il lato verso nord, dunque quello sinistro procedendo dall’ingresso verso il murales, rispecchia l’andamento ritmico della facciata esterna, con le balconate circondate e “riscaldate” da sottili doghe in quercia.
In quercia sono rivestite anche le aule del tribunale, dotate inoltre di cancelli in legno intagliato ispirati allo stile dell’artista e artigiano Lynn Ford. Qui, come in tutto il Palazzo, un ruolo fondamentale è giocato dalle finestre, in più spazi a tutta altezza per lasciar filtrare la maggior quantità di luce naturale possibile. Lungo tutto lo sviluppo dell’edificio, infatti, si susseguono numerosi lucernari.
Arte, architettura, design e scienza si sono qui fusi insieme per far fronte alle disponibilità economiche in campo, ma anche per portare il nuovo progetto lungo un percorso di sostenibilità e minor impatto ambientale: oltre alla certificazione LEED Gold, obiettivo individuato fin dalle prime mosse, la luminosità e il comfort sono stati due dei requisiti fondamentali per rendere l’ambiente di lavoro di miglior qualità possibile. I vari sistemi installati, poi, portano a una riduzione dei costi energetici di oltre il 20% e a un risparmio idrico di circa il 30%. Ultimo, ma non per importanza, la struttura comprende anche due stazioni di ricarica per i veicoli elettrici, così da incentivarne l’uso.
«I tribunali rimangono quel raro esempio di simbolo iconico della giustizia e dell’integrità ospitato in una presenza architettonica unica e ordinata – ha sottolineato David Lake, socio fondatore di Lake Flato –. In questo tribunale, il team di progettazione ha cercato di continuare questa tradizione realizzando forti pilastri e colonnati che attraversano l’interno e l’esterno. Tra i pilastri si trovano le aule di tribunale, che accolgono la luce proveniente dall’esterno. La luce del giorno non ha pregiudizi. Cade su di noi allo stesso modo. Illumina. Il team di progettazione ha realizzato un tribunale la cui chiarezza di intenti e la cui permanenza sono rafforzate dalla presenza della luce».
The Holdsworth Center
Location: Austin, Texas, USA
Architects: Lake Flato Architects
Built up area: 173.072 m2
Photography by Peter Molick and Casey Dunn, courtesy of Lake Flato Architects
San Antonio Courthouse
Location: San Antonio, Texas, USA
Architects: Lake Flato Architects
Construction Administration: Alta Architects (formerly Munoz & Company)
Design-Build Contractor: Brasfield & Gorrie
Design-Build Architect: SLAM Collaborative
Photography by Robert Gomez, courtesy of Lake Flato Architects