Il complesso parrocchiale Nostra Signora di Fatima si situa nella zona pianeggiante del comune di Erice, in un’area urbana contermine a Trapani, in una continuità d’edifici che rende indistinguibile il confine fra i due comuni. Il complesso parrocchiale è frutto di una visione lungimirante, di una comunità che cerca elementi d’identità e si raccoglie attorno all’edificio della spiritualità, da un lato, e dall’altro attorno al senso comunitario che si esprime nelle attività catechistiche, educative e di accoglienza, svolte nelle aule del lungo corpo edilizio che segue il rivolto del complesso nella via laterale, nella sala parrocchiale, nei luoghi di condivisione propri di una comunità.
Si forma così un nucleo urbano dal valore fortemente aggregativo e portatore di una visione d’architettura urbana, che trasforma un quartiere e rende partecipe di una evoluzione architettonica per fondare un luogo che diviene città a tutti gli effetti. Un monumento della spiritualità che instaura un progressivo senso di appartenenza, di solidarietà, di vita comunitaria, con riflessi importanti sul vivere civile.
L’architettura si denota in un progetto che coniuga efficacemente ragioni della contemporaneità ed identificazioni di tratti storici tipici degli edifici della sacralità. E la coniugazione di senso architettonico e di valore urbano si palesa nella costruzione di un ambiente riconoscibile, in cui l’edificio della chiesa (e il complesso degli annessi di grande significato) sa orientare la prospettiva d’un luogo che deve essere partecipato, percorso, in cui la successione di corpi architettonici e di spazi aperti offre la forma della realtà che vive. L’edificio della chiesa è orientato secondo l’asse ovest-est che corrisponde all’inclinazione dei raggi solari il 13 maggio - ricorrenza di una delle apparizioni miracolose della Madonna a Fatima nel 1917 -, il che genera una rotazione della pianta quadrata della chiesa di qualche grado verso l’interno del lotto. Uno slittamento simbolico e una dinamica reale impressi dall’edificio che si ritrae lievemente dal tracciato stradale, radicandosi nella torre angolare a parallelepipedo: è il volume del campanile, che assume valore anche segnaletico, e corrisponde alla firmitas dei volumi dell’edificio sacro, fra pietra e intonaco. Si forma un sagrato che diviene piazza, un luogo protetto che induce ad un percorso aperto all’interno del complesso. Il prospetto della chiesa è ideato secondo una misurata eleganza che si unisce ad una forza dichiarativa, per scorrere nei materiali luminosi e nella reinterpretazione della composizione per volumi che accompagnano il grande portale, le cui stilizzate modanature in pietra incorporano la zona d’ingresso ed accolgono il rosone nel disegno dell’arco.
La chiesa evidenzia uno stretto rapporto con la luminosità: l’aula si sviluppa nella pianta quadrata, in cui i bracci della croce greca attenuano il loro tracciato, e si genera luce dalle aperture superiori e dalle “fessure” verticali che segnano le pareti. L’intradosso della copertura si libra senza incombere - nonostante la configurazione staticamente rafforzata - su uno spazio interno avvolgente, che si compone di una grande dilatazione nelle dimensioni lineari e di frammenti, di dettagli che contrassegnano gli elementi e i simboli liturgici, in un disegno prezioso di manufatti a valore scultoreo e materico, l’altare, l’ambone, la sedia presbiteriale; e il disegno di raffinate intersezioni fra l’assialità e la rotazione della pianta rende, nel rigore compositivo, luoghi di meditazione e di accento visivo le cappelle laterali, la cappella del SS. Sacramento e lo spazio per il fonte battesimale al lato della controfacciata, lungo la quale - al di sopra dell’ingresso - corre una musicale balconata aerea.
I prospetti esterni sulle vie a sud e ad est del complesso manifestano una composizione che amplifica il valore della volumetria con l’espressione di “intagli” nella parete, le aperture che danno luce laterale e le sottolineature del volume per la porzione absidale. Lungo la strada ad est il corpo lineare della porzione di aule catechistiche risalta come fronte urbano, che costituisce un frammento architettonico di una città che si trasformerà. Il lungo fronte sulla strada laterale è ritmato dai tagli verticali delle alte finestre sulla parete, dall’alto portale geometrico centrale che dà accesso alla corte secondaria del complesso, e si conclude con la sala parrocchiale comunitaria: un corpo a pianta quadrata, con pronunciata rotazione, il cui ingresso è rappresentato da un porticato retto da alte e sottili colonne, tracciato di geometrica levità ed eleganza, valori formali ed espressivi che denotano l’intero complesso parrocchiale.
Francesco Pagliari
Luogo: Erice (Trapani)
Anno di realizzazione: 2017
Committente: Parrocchia Nostra Signora di Fatima
Superficie costruita: 1.930 m2
Costo dell’opera: 3.280.869 €
Architetto: Icaro Progetti (Benedetta Fontana, Michele Fabio Granata)
Direzione lavori: Icaro Progetti (Benedetta Fontana, Michele Fabio Granata, Alessio Chirco)
Contractor: Co.Sa.Pi. & C.
Suppliers
Legno Lamellare: Mayr-Melnhof Holz
Illuminazione: Viabizzuno
Tegole: Wierer
Marmo: Santoro Marmi, Incammisa Marmi, Cusenza Marmi
Porte Interne: M.a.r. Trading
Calcestruzzo: Mannina Vito
Tetti Ventilati: Brianza Plastica
Sistema di Coibentazione: Saint-Gobain
Infissi: Indivest LT
Vetro: AGC Your Glass
Pavimenti in Ceramica: Marazzi Group
Fotografie: © Benedetta Fontana
Icaro Progetti
Icaro Progetti Studio Associato nasce dalla stretta collaborazione tra l’arch. Benedetta Fontana e l’ing. Michele Fabio Granata, convinti che sia possibile portare avanti una progettazione integrata tra architettura e ingegneria. L'idea che il progetto architettonico nasca in unità profonda con la struttura, affinché quest'ultima non sia giustapposta successivamente, è la base della loro ricerca. L’attività riguarda l'ingegneria civile, in particolare la progettazione di ponti, la progettazione architettonica, l’edilizia e il design.
Icaro Progetti ha progettato e realizzato il nuovo complesso parrocchiale Nostra Signora di Fatima ad Erice e diversi interventi di adeguamento nelle chiese, realizzando molti oggetti di design per questi luoghi sacri. Il team, di cui fa parte anche l’arch. Alessio Chirco, si è occupato della progettazione e realizzazione di diverse opere pubbliche e private e collabora con vari studi di architettura e ingegneria per la progettazione strutturale e la direzione lavori. Icaro Progetti porta avanti l’idea di un’architettura a chilometro zero, sempre integrata con il suo contesto, sia in fase di progettazione che in fase di realizzazione. Un’architettura che abbraccia i modelli della tradizione costruttiva della Sicilia. Scegliendo già in fase progettuale materiali locali, prodotti sul territorio da industrie ed attività artigianali consolidate e radicate. Propone l’utilizzo di componenti e sistemi edilizi legati al territorio, a basso impatto ambientale, dalla spiccata durabilità nel tempo e in grado di garantire elevate prestazioni in modo passivo, cioè ricorrendo ad un uso moderato degli impianti.